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Orgoglio Mancosu: “La Sardegna è una nazione!”

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Marco Mancosu ha parlato a L’Unione Sarda pochi giorni dopo la promozione in Serie A col Lecce.

“Ancora non ci credo, un’emozione incredibile, ancora non me ne rendo conto. È qualcosa di inaspettato, già sognavo la Serie B, un campionato in cui non riuscivo a tornare. Liverani è stato fondamentale, mi ha insegnato il calcio dei grandi pur avendo 27 anni. In questi due anni ho capito cosa vuol dire fare il calciatore. Il passaggio al Cagliari a gennaio? Volevo la A a tutti i costi, dovevo solo capire se da gregario col Cagliari o da protagonista col Lecce. Come mi ero sudato la B, dovevo sudarmi la A quindi ho deciso di stare qui. Lecce dopo la mia famiglia è la mia vita. Mi ha dato tutto e la categoria dopo 12 anni pensavo di non tornare”.

Una promozione divisa a metà con un altro sardo, il portiere Mauro Vigorito: “Siamo amici veri, èun portiere da Serie A. Non pensavamo di ritrovare il Cagliari da avversari. Abbiamo festeggiato con la bandiera dei quattro mori, la Sardegna è una nazione. A Lecce siamo visti più come sardi che come giocatori. Per me è un orgoglio e non dimentico da dove vengo. Diciamo che la Sardegna è come la mamma, ma Lecce èun a moglie quindi le amo entrambe”.

“Quando ci sarà il calendario, la gara contro il Cagliari sarà la prima partita che cercherò- conclude il centrocampista-. Sono andato via presto, senza mai essere protagonista. Ora potrò sfidarlo da uomo. Per me esitato uno stimolo, insieme al fatto di giocare a San Siro o contro Cristiano Ronaldo. Mi sento pronto per la Serie A, Cagliari-Lecce sarà emozionante ma non sarà una rivalsa. Sarà come dimostrare a tuo padre di essere cresciuto”.

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