C’è chi segna e chi, di mestiere, impedisce agli altri di farlo ed esultare. Compiti che legano indissolubilmente le figure di Alessio Cragno e Salvatore Sirigu, amici e compagni in Nazionale ma nemici domani nel faccia a faccia dell’Unipol Domus tra Cagliari e Genoa. Uno scontro salvezza importante dal retrogusto quasi di un duello tutto azzurro per i due portieri.
Intrecci
Nelle ultime sessioni di mercato si è parlato spesso dell’ipotesi di un ritorno di Sirigu nella sua Sardegna. Un’eventualità che sembrava potesse prendere quota dopo le voci che davano l’addio di Cragno sempre più possibile. Poi, alla fine, il nulla di fatto. Il Cagliari si è affidato ancora una volta al suo talentuoso estremo difensore e il trentaquattrenne di Siniscola, svincolatosi dal Torino dopo tre stagioni e mezzo in granata, si è trasferito al Genoa allenato dall’ex rossoblù Ballardini. Un intreccio da film per due giocatori che, domani pomeriggio, cercheranno di chiudere a doppia mandata le proprie porte e condurre le loro squadre al primo successo in questo campionato.
Reduce da un turno di stop in casa del Milan a causa di una distrazione di primo grado all’ileopsoas, l’ex Benevento è tornato a disposizione di Semplici ed è pronto ad occupare di nuovo il posto tra i pali contro il Grifone. Un match in cui il ’94 isolano cercherà di rubare la scena a quel Sirigu che, secondo quanto riportato dalla Lega Serie A, è al momento il portiere con più interventi in questa Serie A (10, al pari di Belec della Salernitana e Zoet dello Spezia). A suon di tuffi e salvataggi, nella scorsa stagione Cragno è stato uno degli uomini chiave per la rincorsa salvezza isolana. Ri-osservare, per credere, le statistiche del suo ultimo campionato di A, chiuso con 34 presenze, soltanto 360 minuti totali non disputati e il secondo posto nella classifica dei “numeri uno” con più parate effettuate. Ben 130, una in meno del collega Andrea Consigli, portiere del Sassuolo e primo in questa particolare graduatoria. Numeri-sinonimi di quelle prestazioni importanti che hanno portato il 22 rossoblù ad un solo, piccolo passo da Euro2020.
Sfida azzurra
La mancata convocazione ai primi europei itineranti della storia da parte di Roberto Mancini brucia ancora. Il ct azzurro ha testato Cragno, lo ha schierato titolare nel test dell’allora Sardegna Arena contro San Marino ma ha poi preferito i centimetri del napoletano Meret all’esplosività dell’estremo difensore rossoblù per la tournée continentale. Una beffa atroce alla quale si è aggiunto il recente infortunio del ventisettenne, arrivato a sbarrargli le porte della Nazionale nelle sfide di qualificazione mondiali contro Bulgaria, Svizzera e Lituania. Deciso ad evitare al suo Cagliari le vertigini delle montagne russe affrontate nello scorso campionato e lasciatosi alle spalle l’ultimo stop, Cragno è ora pronto al tutto per tutto in una stagione 21-22 con vista sull’azzurro, obiettivo chiaro nella mente del numero 22 rossoblù. Una missione tutta italiana che partirà già domani dal duello a distanza con l’amico Sirigu, secondo di Donnarumma in Nazionale e uomo di esperienza al quale Mancini non fa mai a meno. Un test stimolante per Cragno, deciso a trascinare ancora una volta il suo Cagliari verso la salvezza e fare al più presto suo un posto sull’aereo azzurro verso il Qatar.
Alessio Caria