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Cagliari-Inter: si lavora su Nandez, Nainggolan e i baby nerazzurri

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Estate fa rima con Nández, soprattutto dalle parti di Cagliari. Fin dal 2019, anno del suo arrivo in Sardegna dopo una telenovela durata oltre un mese. Due anni dopo è il pezzo pregiato del mercato rossoblù, tanti occhi su di lui con una squadra su tutte pronta all’assalto, l’Inter.

Mezze smentite, mezze verità

Non credo che Nández possa rientrare nel discorso Nainggolan, ora è prematuro parlarne“. Così parlò Tommaso Giulini dopo l’assemblea di Lega, tanto che “con l’Inter abbiamo parlato d’altro“, ha aggiunto il presidente. Non si è esposto il patron rossoblù, ma che il León piaccia ai nerazzurri non è un mistero. Il Ninja e Nández due affari staccati, nessuna “trattativa bilaterale” ha dichiarato il numero uno del Cagliari. Eppure dietro ogni smentita, soprattutto nel calciomercato, si nasconde spesso un fondo di verità. In fin dei conti la presenza in Sardegna dell’agente di Nández lo scorso weekend è un dettaglio che non si può sottovalutare. Trovare la quadra l’obiettivo, perché il giocatore vorrebbe crescere e il club di Via Mameli arrivare al pareggio di bilancio. Magari con formule inconsuete ma che possano far incastrare tra loro le tessere del puzzle, volontà e desideri reciproci.

Progetto d’accordo

Nainggolan al Cagliari a costo zero, come da strada segnata ormai da settimane. Nández a fare il percorso inverso. Finita qui? Per nulla, perché uno scambio alla pari non è un discorso praticabile. Con in mente il bilancio e le difficoltà nerazzurre a mettere sul piatto contanti sonanti, ecco che la soluzione potrebbe arrivare da un tris di giovani. Da Milano in Sardegna, contropartite che in totale porterebbero il valore di Nández sopra i trenta milioni come da base di partenza nota da tempo. Il Cagliari ha individuato in Pirola, Agoume e Sebastiano Esposito le contropartite adatte a chiudere il cerchio. Il primo è difensore centrale mancino, che può adattarsi anche largo, e che arriva da un’ottima stagione al Monza. E su di lui attenzione proprio al club brianzolo, con Adriano Galliani che, uscendo in serata dall’incontro con i dirigenti nerazzurri, ha ammesso di voler confermare il giovane difensore anche nella prossima stagione: “Speriamo di riavere sia Di Gregorio che Pirola, vediamo se riusciamo a fare anche lui. Siamo interessati alla sua permanenza, ma vediamo”, ha detto l’ex ad del Milan ai cronisti presenti. Il secondo un regista che ha già assaggiato la Serie A con lo Spezia nel campionato appena concluso. Il terzo una punta, pallino di Giulini, promessa con un gol in Serie A in nerazzurro e fresco di promozione con la maglia del Venezia. Tutti giovani, anzi giovanissimi, classe 2002 e da tempo etichettati come futuri campioncini.

Cifre

Valore totale dell’operazione, come detto, oltre i 30 milioni perché, per quanto staccato dalla trattativa, anche Nainggolan entrerebbe di fatto nel via vai tra Cagliari e Milano. Pirola, Agoume ed Esposito, dal canto loro, arriverebbero in Sardegna con i nerazzurri pronti a tenersi il diritto di riacquisto. C’è poi la possibilità di aumentare la carne al fuoco con uno tra Matías Vecino e Andrei Radu. Difficile il centrocampista uruguaiano, sia perché con l’arrivo di Inzaghi sono aumentate le sue quotazioni per una permanenza all’Inter sia per un ingaggio importante da considerare. Senza dimenticare che il contratto in scadenza nel 2022 toglie dalle possibilità quella del prestito. Il portiere invece potrebbe sostituire il partente tra i pali rossoblù, sia esso Cragno o Vicario.

I vari fronti

Cagliari e Inter lavorano su più fronti, traguardo comune la riuscita di un affare complesso, ma voluto da tutte le parti. La volontà primaria del club resta quella di fare cassa dalla cessione dell’uruguaiano ma se questa strada non fosse possibile l’idea di una trattativa complessa ma variegata, e con tanti profili giovani pronti a vestire il rossoblù, stuzzica in via Mameli. Giorni intensi, forse settimane, con altri club sullo sfondo ma che appaiono al momento staccati. Il mercato decide, il mercato darà la sua sentenza. Lo sa Giulini, lo sa Capozucca, lo sanno i bilanci.

Roberto Pinna – Matteo Zizola

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