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L'esultanza al gol di Lika in Arzachena-Real Monterotondo | Foto Emanuele Perrone-Ufficio Stampa Arzachena Academy Costa Smeralda

Analisi Serie D | Arzachena e Uri in fiducia, crisi nera per Cos e Ilva

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Un nuovo turno di campionato sotto il cielo della Serie D è andato agli archivi e, come ogni lunedì, arriva puntuale un nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale dedicata alle quattro formazioni sarde impegnate nel girone G della LND ovvero Arzachena, Ilvamaddalena, Costa Orientale Sarda e Atletico Uri.

Arzachena

Missione compiuta. Quella contro il Pomezia era una partita da non sbagliare per l’Arzachena che ha cancellato la delusione della sconfitta contro la Lupa Frascati dello scorso turno. Un’altra prova di maturità per i ragazzi di Marco Nappi che hanno battuto di misura i rossoblù di Ferazzoli. Decisiva la rete di Luca Manca, sempre più chiave nel centrocampo biancoverde, arrivata quando i fantasmi del pareggio interno stavano iniziando a comparire dopo una partita quasi dominata su un Pomezia coriaceo e ben messo in campo. Più che promossa la difesa con il quartetto Dicorato-Sosa-Marinari-Bonu che non ha quasi mai sofferto due attaccanti di categoria come Massella e Teti: Fusco (attento nelle uscite e nelle letture) è stato rare volte impensierito e la porta è rimasta imbattuta ancora una volta, mentre in attacco un Loi in fiducia è stato una spina nel fianco sulla fascia sinistra. Un reparto che contro il Pomezia non ha sofferto la pesante assenza di Nino Pinna, ben sostituito dal giovane Lika e che ha come riferimento un Sartor che come al solito ha dato battaglia contro l’organizzata difesa ospite comandata da Sossai. Per la squadra di Nappi si è trattato del superamento del primo dei tre esami di cui vi avevamo parlato nella scorsa puntata della nostra rubrica: le prossime due partite contro Tivoli (nel Lazio) e quella casalinga contro la Vis Artena, saranno sulla falsa riga di quella vinta contro i pometini. Due formazioni di medio-bassa classifica che non lasceranno varchi all’Arzachena che mai ha rinunciato a giocare in questo campionato e che ha segnato con un circoletto rosso sul calendario la sfida al Sorrento di inizio marzo. Da queste gare passeranno le speranze playoff di Bonacquisti e compagni. (Matteo Porcu)

Ilvamaddalena

Anno nuovo, vita nuova si direbbe solitamente. Non per l’Ilvamaddalena, almeno non fino a questo momento. Perché per i maddalenini, dopo una prima parte di stagione molto positiva, con lo scoccare della seconda parte di campionato qualcosa sembra essersi interrotto. Nessuna vittoria e tre sconfitte nelle prime cinque partite del girone di ritorno, l’ultima quella di ieri, domenica 12 febbraio, contro la vicecapolista Sorrento per 1-0. Un’andatura che ha portato la squadra di Gardini, ferma a 25 punti e ora quattordicesima in classifica, a finire dentro un gruppo di dieci squadre che si giocherà la salvezza fino all’ultimo turno. La sconfitta di misura subita in Campania è stata figlia di un primo tempo in cui il Sorrento ha spinto senza interruzione fino a trovare la rete del vantaggio con La Monica, con il solo Ansini dall’altra a creare qualche preoccupazione. Di positivo resta la reazione isolana nel secondo tempo, indebolita però dal mancato cinismo sottoporta. Almeno tre le occasioni nitide per il pareggio non sfruttate, in un momento in cui un pari avrebbe ridato fiducia a una squadra che ha perso qualche consapevolezza. Tuttavia, proprio dalla voglia della seconda frazione l’Ilvamaddalena – che nel prossimo turno riavrà Cacheiro rimasto a casa per squalifica – dovrà ripartire. Anche perché sullo sfondo c’è già lo scontro diretto con l’Aprilia, il primo impegno di un mese complesso in cui spiccano i match importanti in ottica salvezza con Nola e Costa Orientale Sarda entrambi in trasferta e ricchi di insidie. (Matteo Cardia)

Costa Orientale Sarda

Terza sconfitta consecutiva, la dodicesima totale, peggio di ogni altra squadra del girone G della Serie D nonché la terza partita di fila senza alcun gol all’attivo. L’allarme in casa Cos suona e molto forte, soprattutto per quell’ultimo posto in compartecipazione con il Nola a quota 23 punti che probabilmente nessuno avrebbe pronosticato per i ragazzi di Francesco Loi a questo punto del campionato. Lo stesso tecnico degli ogliastrini, a inizio torneo, era stato fin troppo esplicito e chiaro: l’obiettivo è la salvezza e per raggiungerlo bisognerà fare quanti più punti possibile, giocandosela a viso aperto su tutti i campi. Allo stato attuale, però, il traguardo è ancora lontano dall’essere definitivamente raggiunto. La battuta d’arresto nell’ultimo turno di campionato allo Stadio San Ciro contro un Portici in ripresa (dopo 2 sconfitte e 1 pari nelle precedenti 3 gare prima dei successi contro Ilvamaddalena e appunto la stessa Cos) brucia e tanto perché sa di ennesima occasione persa per lanciare un segnale forte a tutte le dirette concorrenti per la salvezza. Per il tanto agognato cambio di passo, servirà una decisa inversione di tendenza da parte di tutto il gruppo, in particolare dal punto di vista caratteriale e dell’approccio alla partita. Difatti, in diverse occasioni, la Costa Orientale Sarda ha cercato il bello e la qualità del gioco – non a caso la squadra di Loi è il terzo miglior attacco del torneo a quota 35 (meglio hanno fatto soltanto Casertana con 38 e Palmese con 37) – ma ora dovrà necessariamente provare a trasformarsi in una squadra maggiormente cinica, sporca e nel contempo cattiva, senza più cadere, come spesso è fatalmente accaduto in questa stagione, nelle disattenzioni difensive o in errori individuali che ne hanno compromesso risultati che potevano cambiarne decisamente il destino in termini di fiducia ma soprattutto di classifica. Quel che è certo è che i risultati latitano e il rendimento in questo inizio 2023 degli ogliastrini è da brividi, con un terzultimo posto che fa sicuramente rumore, con appena 4 punti nelle ultime 5 partite (peggio hanno fatto soltanto il Tivoli con 3 e l’Ilvamaddalena di Aldo Gardini con 2). Nonostante ciò, non tutto è perduto perché la squadra di Francesco Loi è ancora in corsa e la salvezza senza passare dall’insidia spareggi playout dista solamente tre lunghezze (dove attualmente c’è la Vis Artena con 26 punti). In tal senso i punti in palio saranno ancora più pesanti per la Cos che, nei prossimi tre turni di campionato, avrà due scontri diretti ad altissima tensione contro Angri e Aprilia per poi affrontare una delle prime della classe, vale a dire la Palmese.

Atletico Uri

Rimonta di cuore, cattiveria e passione. L’Atletico Uri conferma a tutto il girone G della Serie D, se mai qualcuno avesse ancora dei piccoli dubbi, che i buoni risultati recenti non sono frutto del classico fuoco di paglia. Il 2-2 contro la Lupa Frascati, quarta forza del campionato, al Ninetto Martinez certifica il cambio di rotta alla voce mentalità e concentrazione per la rosa di mister Massimiliano Paba, che solo poco più di un mese fa era ultima nel torneo. Il pari contro i laziali lascia comunque un pizzico di rammarico perché senza un approccio di qualità ma con troppe disattenzioni in fase di non possesso forse l’Uri sarebbe anche riuscito a portare a casa i tre punti dalla sfida. Detto questo resta il fatto che nelle ultime due gare contro Paganese e Lupa Frascati l’Atletico ha segnato 5 reti subendone 2. Un andamento sicuramente non scontato per una squadra che deve salvarsi con le unghie e con i denti contro avversari che puntano al salto di categoria o ai playoff. Altra nota positiva per i giallorossi è quella di aver fatto un’ottima prestazione, sia mentale che tattica, nonostante alcune pesanti assenze in rosa, come gli squalificati Fadda e Masia e l’infortunato dell’ultima ora Pinna. Un plauso va fatto al tecnico Paba che nell’intervallo e durante la ripresa con diversi cambi tattici e alcune indicazioni ha saputo ribaltare l’animo dei suoi. Ora viene da chiedersi se questo gruppo riesca a trovare continuità, non tanto di risultati ma di equilibrio durante l’arco dei 90 minuti. L’Uri è una squadra di categoria, che gioca un calcio che può appassionare e ha un pubblico casalingo che spinge a prescindere i calciatori. Sembrano esserci tutte le basi per fare uno step di crescita. Servirà però che giocatori, allenatore e società puntino all’obiettivo più lontano. Intanto il prossimo futuro parlerà ancora laziale con la gara in trasferta a un Cassino in leggero calo (tre pareggi e una sconfitta nelle ultime quattro giocate) ma che all’andata passò per 3-2 a Uri. (Roberto Pinna)

Fabio Loi

TAG:  Serie D
 

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