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Caduta e rinascita a Venezia, Carboni sfida il Cagliari e il suo passato

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Una prima volta inaspettata, frutto di combinazioni del destino. L’ultima volta il 25 febbraio, ma al Penzo e non alla Unipol Domus. Come la notte del 22 maggio, retrocessione con la maglia rossoblù addosso e novanta minuti proprio contro il Venezia, la sua attuale maglia. Una domenica particolare e inattesa solo poche settimane fa, Andrea Carboni è pronto a tornare a Cagliari da avversario nella sfida valida per il turno preliminare dei playoff del campionato di Serie B.

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Riavvolgendo il nastro sono diversi gli incastri che hanno portato al ritorno del centrale di Tonara alla Unipol Domus dall’altra parte del campo. L’estate del 2022 aveva portato il trasferimento al Monza, quattro milioni di euro e una “scelta per ambizione“, per citare le sue parole il giorno della firma del contratto con i brianzoli. “Mi hanno voluto fortemente e io ho voluto fortemente loro” disse Carboni il 30 giugno scorso. Le aspettative, però, non sono state rispettate. Solo sei presenze totali con la squadra prima di Stroppa e poi di Palladino, quattro in Serie A e due in Coppa Italia, appena 310 minuti in campo. A gennaio il prestito al Venezia, in una squadra che viaggiava nei bassifondi della classifica e lontana dalla zona playoff. Anche grazie al suo innesto i lagunari hanno scalato posizioni, fino a raggiungere il turno preliminare che li vedrà di fronte agli uomini di Claudio Ranieri. Tre reti per Carboni in sedici presenze tutte da titolare, solo quattro le sconfitte in campionato dal suo arrivo. Fino a pochi secondi dal fischio finale dell’ultima giornata – altro gioco del destino – i rossoblù avrebbero dovuto affrontare il Palermo, ma il gol di Canotto della Reggina ha rimescolato le carte facendo scivolare i neroverdi all’ottavo posto. Cagliari-Venezia, dunque, e Carboni pronto a tornare in Sardegna da avversario per la prima volta.

Incastri

Cinquantadue gare in Serie A con la maglia rossoblù, l’esordio il 23 giugno del 2020 contro la Spal, la prima da titolare quattro giorni dopo alla Unipol Domus contro il Torino. Carboncino – così lo chiamo Walter Zenga, allenatore della sua prima con il Cagliari – visse da protagonista la rimonta con Semplici in panchina della stagione successiva, per poi diventare titolare nel 21-22, l’anno della retrocessione. Nello 0-0 della gara di ritorno in questo campionato Carboni ha affrontato per la prima volta i rossoblù da avversario, ma la sfida da dentro o fuori di sabato prossimo sarà un banco di prova emozionale non da poco per il centrale di Tonara. Sentimenti contrastanti quelli dell’ambiente dopo il suo addio, sacrificato sull’altare del bilancio e dell’indice di liquidità da una parte, ma a parole voglioso di una nuova opportunità. Come diceva l’ex Fabio Liverani, per una cessione si devono incontrare le volontà delle tre parti coinvolte, le due società e il calciatore. Un addio probabilmente voluto da tutti, ma che nel caso di un prodotto del vivaio lascia maggiormente il segno. Nonostante due settimane prima del passaggio al Monza ci fosse stato il rinnovo del contratto con vista 2027, dettaglio che però tante volte prelude proprio a un trasferimento.

Persa due volte in pochi mesi la Serie A, Carboni è ripartito dalla cadetteria e sicuramente proverà a riconquistarla con la maglia del Venezia. Per poter sognare la promozione, però, dovrà giocare contro il proprio passato e davanti al suo vecchio pubblico e cercare di vincere per raggiungere le semifinali. Qualcosa probabilmente di imprevisto lo scorso gennaio quando firmò per i lagunari In uno stadio che potrebbe accoglierlo in modi contrastanti, fischi sullo sfondo per chi avrebbe abbandonato la nave pur se in una cessione funzionale al bilancio. Probabilmente Carboni più che all’impatto emozionale starà lavorando sul come fermare Lapadula, vero e proprio incubo sul campo. Per farlo non avrà la possibilità di condividere la prima domenica da avversario alla Unipol Domus Luca Ceppitelli, altro grande ex che però sarà assente per squalifica. Occhi dunque tutti per Carboncino nella sfida tra passato e presente, novanta minuti per continuare a sognare e raggiungere il Parma al turno successivo. Una sfida dal doppio valore per il Cagliari – il ricordo della retrocessione sempre vivo – ma anche per il classe 2001 di Tonara, non una rivincita ma sicuramente l’occasione per farsi rimpiangere e voltare pagina definitivamente.

Matteo Zizola

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