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Gabriele Zappa in Cagliari-Lazio | Foto Emanuele Perrone

Cagliari che rivoluzione: è la seconda squadra più giovane della A

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Questo Cagliari ha fatto un botox. La rivoluzione iniziata in rossoblù con l’arrivo di Di Francesco ancora fatica a rendere bello e attraente il club di via Mameli, risultati alla mano, ma un segno evidente di questa estate è il ringiovanimento della rosa.

Mercato verde – Sono arrivati i vari Tripaldelli, i fratelli Tramoni, Sottil, Zappa e Luvumbo. I più “vecchi” sono dei classe ’99 mentre l’acquisto della prima ora Marin ha appena 24 anni. L’esperto fin qui tra i nuovi arrivi è il solo Diego Godin. Il profilo giusto per aiutare nella crescita una squadra che ha messo in pianta stabile tra i titolari un 2000 come Walukiewicz e che a partita in corso sta dando diverso spazio a un altro 2000 come Caligara. Sia chiaro: da Marin in giù tutti i ragazzi terribili di questa campagna acquisti nelle prime settimane hanno faticato. Come è normale che sia per dei giovani o giovanissimi con pochissima esperienza in Serie A. Per loro servirà tempo e pazienza. Non solo per adattarsi alla categoria ma anche ai compiti richiesti dal tecnico pescarese. Ma non è un caso che tutti abbiano scelto Cagliari a occhi chiusi proprio per la presenza di Di Francesco in panchina, ritenuto da più parti l’allenatore perfetto per far crescere i giovani.

Balzo in avanti – Pierluigi Carta, nuovo direttore sportivo rossoblù, lo aveva annunciato già il giorno della sua presentazione: “Faremo un mercato basato soprattutto su giocatori giovani e futuribili”. Il Cagliari che arriva da due bilanci in rosso ha bisogno di reggersi sulle proprie gambe in futuro creando in casa dei giocatori che possano avere mercato. Pochi rischi calcolati di minusvalenza dunque, come potrebbe essere per Nainggolan. Con i “vecchi” che serviranno per aiutare i nuovi Under 21 rossoblù a farsi trovare pronti da qui al prossimo anno. Un progetto, una linea da seguire ma servirà pazienza e barra dritta. Perché con i giovani il percorso non è mai lineare. Dovrà essere bravo il tecnico a trovare il tempo giusto per il loro inserimento, dovranno essere fiduciosi i tifosi ma soprattutto dovrà essere salda la dirigenza a credere nel cammino intrapreso senza alzate di testa. Intanto, aspettando il gioco e i risultati, un primo cambio di rotta rispetto alle passate stagioni si è già visto. Il Cagliari è la seconda squadra più giovane di questa Serie A. Dopo tre anni passati a essere stabilmente nel podio delle rose più “anziane” del campionato. I rossoblù versione 2020-2021 hanno un’età media di 24.9 anni. Solo il Milan con 23.8 è più giovane dei sardi. E se guardiamo all’età delle formazioni schierate in queste prime due giornate il Cagliari è sempre secondo alle spalle del Milan. Rossoneri che hanno giocato con un 11 titolare di 23.8 anni mentre rossoblù che a Sassuolo hanno messo in campo una formazione da 25.9 anni in media. Giovani, con la voglia di spaccare il mondo ma un po’ sbarbatelli e con la necessità di un leader (Godin, e forse Radja) a guidarli in campo. Sarà questo il Cagliari di Di Francesco o dopo le prime due uscite tra poche luci e diverse ombre la società virerà la rotta negli ultimi giorni di mercato?

Roberto Pinna

 
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