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Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini in primo piano

Cagliari, Giulini e gli acquisti…à la Cellino

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L’estate in corso ha mostrato un deciso cambio di rotta nella gestione del mercato da parte del club rossoblù, con più di qualche analogia con la passata gestione.

Domenica alla Sardegna Arena arriverà il Brescia per la prima partita della Serie A del Cagliari di Maran. Dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Chievo, ritorno al passato del tecnico rossoblù, lo scontro contro le rondinelle sarà soprattutto quello fra i due presidenti: il presente, Giulini, e il passato, Cellino, si ritroveranno di fronte per la prima volta dal passaggio di consegne del 2014. Proprio quest’estate è stata, probabilmente, la più celliniana dell’attuale patron del Cagliari dal punto di vista del mercato: se nei primi cinque anni di presidenza Giulini la filosofia era stata incentrata su acquisti di esperienza, fra svincolati dal passato importante e colpi più di nome che di sostanza, in questa sessione il presidente rossoblù ha cercato giocatori che potranno un domani fruttare delle succose plusvalenze.

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Investimenti importanti, come mai (o quasi) si erano visti sotto la conduzione di Cellino, ma che guardano anche al futuro e non solo al breve termine. Nández e Rog sono il perfetto esempio di questa filosofia, una ventata di novità che ha portato tantissimo entusiasmo nell’ambiente, ma che porta con sé anche l’idea di un primo passo verso una crescita esponenziale. Il centrocampista uruguaiano, dall’alto dei 18 milioni spesi per strapparlo finalmente al Boca Juniors, potrebbe diventare nel giro di due stagioni una plusvalenza dal doppio (almeno) del valore investito. L’ex Dinamo Zagabria (pagato 2+13 milioni di euro) è una scommessa che sfrutta due stagioni in ribasso e la voglia di riemergere e, se vincente, capace a superare abbondantemente quanto pagato dal Napoli tre anni fa. Ecco perché anche il tema della seconda punta porta dritto a un profilo con caratteristiche economiche simili, un prestito con riscatto, giovane e capace di rivalutarsi in rossoblù: non Defrel, difficilmente etichettabile come investimento su cui lucrare e ormai prossimo a vestire il blucerchiato, ma più probabilmente o un’occasione di rientro dall’estero o, chissà, quel Simeone che ricorderebbe come profilo economico la spesa fatta per Rog.

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Dopo tante scommesse per ora perse (Ceter, Despodov, Bradaric fra gli altri) ecco che Giulini ha alzato il tiro: la sfida con Cellino passerà al campo fra poco più di 48 ore, ma intanto la corsa per rimpiazzarlo nel cuore di quella parte di tifosi ancora nostalgici del passato è già iniziata.

Matteo Zizola