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L'esultanza di Zito Luvumbo dopo il gol in Bologna-Cagliari | Foto Valerio Spano

Cagliari, i dribbling di Luvumbo per uscire dalla crisi di risultati

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Solitario in contropiede va. Ci fosse un cartone dedicato a Zito Luvumbo, una delle frasi del ritornello non potrebbe che essere questa. E d’altronde il giovane angolano del Cagliari è tra le principali note liete del gruppo di Claudio Ranieri in questo inizio in salita in Serie A. E pensare che l’ex Primeiro de Agosto, almeno nei piani, doveva essere un duttile comprimario e invece si è ritrovato fin qui a caricarsi quasi in solitaria il peso offensivo dei sardi in massima serie.

Impatto

Suo l’unico gol realizzato fin qui dal Cagliari in A, nella sconfitta per 2-1 a Bologna. Sempre sua la firma nelle principali azioni rossoblù: assist per il tiro di Shomurodov e per la traversa di Oristanio più l’episodio del rigore contestato, solo per rimanere all’ultima sfida persa per 2-0 dai ragazzi di Sir Claudio a Bergamo contro l’Atalanta. Luvumbo è l’unico elemento di imprevedibilità per un Cagliari che in attacco fin qui è parso davvero a corto di idee tra assenze, assetti tattici da ritrovare e condizioni atletiche lontane dal giusto livello per la massima serie. L’angolano si è conquistato a suon di buone prestazioni il ruolo di punto fermo nello schieramento di Ranieri, pur dovendo ancora crescere tatticamente e nella scelta delle linee di passaggio. Ogni tanto si intestardisce palla al piede e soprattutto nella ricerca del contatto con l’avversario, elemento che gli ha creato anche una certa fama tra i fischietti nostrani. Tanto che spesso gli interventi su di lui vengono valutati in modo superficiale, come provato a raccontare nell’ultimo focus fatto dal nostro Matteo Zizola (clicca qui per l’articolo completo). Luvumbo però sembra l’anima di un Cagliari che vuole andare oltre l’ostacolo e c’è un dato che riguarda l’angolano che fa ben sperare nella risalita in zona gol per i sardi.

Il dato

In pochi in Serie A dribblano con l’efficacia di Zito Luvumbo. Il classe 2002, ex Primavera rossoblù, ha l’abilità naturale di puntare l’uomo e attaccare diretto la porta giocando sulla propria velocità. Zito è il sesto miglior giocatore per dribbling riusciti di tutto il campionato e in media un dribbling ogni due è positivo e gli permette di saltare l’avversario e creare un’azione pericolosa. Nella classifica dei dribblomani del torneo, stilata dalla Gazzetta dello Sport, il primo è il genoano Albert Gudmundsson con 13 dribbling riusciti su 21 tentati. Per Luvumbo invece da inizio Serie A sono 10 quelli positivi su 20 tentativi di dribbling fatti. In questa speciale graduatoria c’è anche il milanista e, turnover permettendo, prossimo avversario del Cagliari Rafael Leao. Terzo gradino del podio degli estrosi per il portoghese con 12 dribbling riusciti da inizio torneo.

La Redazione

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