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Cagliari, la chiamata di Liverani e la voglia di riscatto: è l’ora di Falco

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Filippo Falco è stata la ciliegina sulla torta del mercato estivo ragionato del Cagliari post retrocessione. Archiviata l’avventura  alla Stella Rossa di Belgrado, è tornato in Italia per cercare nuovi e prestigiosi traguardi. La società di Via Mameli gli ha dato questa importante opportunità e ora la voglia di tornare ad incidere, stavolta in rossoblù, per il “Messi del Salento”, come viene soprannominato, sale sempre di più con il passare delle settimane.

Voglia di riscatto e la chiamata di Liverani

Ventisei presenze in Super Liga, quattro in Europa League, quattro in Champions League (fase preliminare), due in Kup Srbije (l’equivalente serbo della Coppa Italia), con 6 gol e 4 assist complessivi in due stagioni (dove ha messo in bacheca anche 2 scudetti e 2 coppe nazionali). Un bagaglio sicuramente maggiore in termini di esperienza internazionale, ma che in realtà nasconde una gran voglia di riscatto. Per due mesi, sapendo già di dover andare via, Falco si è allenato in solitaria con un preparatore atletico al seguito, in attesa di una nuova chiamata. Poi però l’arrivo del suo mentore Fabio Liverani alla guida del Cagliari ha cambiato radicalmente il suo futuro. Il corteggiamento è durato a lungo e alla fine l’allievo e il suo maestro si sono ritrovati. In queste settimane, il numero 25 ha cominciato a respirare l’ambiente rossoblù, mettendo i primi allenamenti nelle gambe, con l’obiettivo di rimettersi fisicamente al passo nel più breve tempo possibile. In cuor suo, Falco sa bene che c’è tanta concorrenza in attacco, reparto che già comprende voci sicuramente di primo piano, ma la cosa pare non lo spaventi più di tanto. “C’è un reparto offensivo molto importante sicuramente e non conteranno i minuti ma la qualità dei minuti in cui si gioca. Abbiamo un attacco di qualità, io sono sempre a disposizione del mister. Qualsiasi sia il minutaggio io sono pronto”, aveva dichiarato nel giorno della sua presentazione da nuovo giocatore del Cagliari (insieme ad un altro neo rossoblù come Elio Capradossi).

Tecnica e duttilità

“[Falco è] un ragazzo capace ancora di divertirsi con il pallone tra i piedi, dote sempre più rara nel mondo del calcio”, diceva di lui Benny Carbone, suo allenatore ai tempi del Pavia. Considerato il “Messi del Salento” per un suo gol col Lecce dopo un’irresistibile azione in solitaria condita da un bellissimo slalom, l’ex Stella Rossa è dotato di notevole velocità, rapidità e reattività. Ma è negli ultimi 30-35 metri che il 30enne tarantino riesce a fare la differenza. Grazie alla sua corsa, al dribbling e al controllo palla, il numero 25 rossoblù può diventare l’arma in più per il Cagliari di Liverani. Dal punto di vista prevalentemente tattico, invece, Falco può essere definito come un giocatore poliedrico. La sua duttilità tattica potrà tornare sicuramente utile ai sardi nel corso del campionato di Serie B. Chi lo conosce bene sa perfettamente che l’ex Stella Rossa e Lecce ama giocare come ala offensiva destra, rientrando dentro al campo per sfruttare il suo mancino. Tuttavia Falco, oltre all’esterno alto, può essere anche la carta da schierare sulla trequarti (in alternativa a Mancosu), come seconda punta (al fianco di uno tra Lapadula e Pavoletti) oppure, come adattato ma con predisposizione offensiva, nel ruolo di mezzala destra a piede invertito.

Sabato alla Domus l’esordio con la maglia rossoblù?

Il campionato di Serie B sta per riprendere e il Cagliari, dopo la sconfitta interna per 1-0 contro il Bari di due settimane fa, vuole rifarsi proprio davanti al suo pubblico. Alla Domus arriverà il Venezia, avversario contro cui i rossoblù hanno salutato la Serie A dopo 6 anni di militanza. Le scelte di Liverani per questa importante partita non sono ancora note ma non è escluso, in caso di match bloccato, che il tecnico dei sardi possa chiedere l’aiuto del suo “fedelissimo”. L’estro e la fantasia di Falco potrebbero avvantaggiare il Cagliari, aprendo nuovi scenari di gioco ma soprattutto rappresenterebbero un’ulteriore opzione di qualità per servire adeguatamente gli attaccanti. La fiducia da parte di società, allenatore e staff tecnico c’è e i tifosi sono curiosi di vedere il suo impatto con la 25 rossoblù sulle spalle. Riuscirà Falco ad imporsi di nuovo al servizio del suo mentore Liverani come ai tempi del Lecce?

Fabio Loi

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