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Di Francesco, Giulini e Carta

Cagliari, Nainggolan e cessioni: cosa aspettarsi nel mercato di gennaio

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Filosofia. Se per Di Francesco equilibrio è la parola principe per il direttore sportivo Pierluigi Carta lo è filosofia. Il Cagliari inteso come società ha un’idea sottolineata spesso e volentieri, giovani da far crescere sotto lo sguardo vigile del tecnico abruzzese e la creazione di un’identità forte che sottintende anche cessioni limitate e mirate dei propri gioielli.

Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi – Gennaio è ormai a un passo, società e Di Francesco si guardano intorno e soprattutto dentro per capire se e quali correttivi apportare. Il se si potrebbe cancellare seguendo quanto dichiarato da Carta ai microfoni di Videolina: “Sicuramente in ingresso qualcosa andrà fatto”. Il nodo centrale resta ovviamente Radja Nainggolan, il belga vorrebbe come a ottobre tornare in Sardegna e il Cagliari lo accoglierebbe a braccia aperte. Nessun volo pindarico, altro mantra questa volta societario, il Ninja e il terzo matrimonio rossoblù dipendono oggi come allora dall’Inter. Un giocatore ai margini, niente Europa, un ingaggio pesante e un allenatore che se ne priverebbe volentieri. Gli ingredienti ci sono tutti per il ritorno, ma la maglia numero quattro prima di poter essere indossata da Nainggolan dovrà attendere il parere di Zhang. Il Cagliari per mere questioni economiche – e della famosa filosofia – difficilmente andrà oltre un prestito con riscatto, anche eventuali contropartite tecniche potrebbero rientrare in gioco – Ladinetti? – per chiudere la partita.

Clausole – A volte ritornano e come anticipato il 3 dicembre anche il direttore sportivo Carta ha confermato l’esistenza a oggi della clausola rescissoria di Nahitan Nández. Trentasei milioni di euro, interrotti per due settimane alla fine dello scorso mercato, e il desiderio di non cedere il León. Vigili Roma e soprattutto Napoli, Nández difficilmente farà le valige a gennaio anche se qualora i partenopei affondassero il colpo sarebbe difficile per il giocatore rifiutare. Clausole che tornano di moda quando si parla di Riccardo Sottil sempre più al centro del progetto di Di Francesco. La Fiorentina per bocca del direttore sportivo Pradè ha messo in chiaro la volontà di riportare il ragazzo in viola, il Cagliari riceverebbe così soltanto i tre milioni di differenza – una sorta di premio di valorizzazione – tra il riscatto e il controriscatto. Dipenderà molto dalla volontà della società di Commisso resa abbondantemente chiara e che lascia spazio a poche interpretazioni.

Stand-by – La situazione economica, il tour de force in campionato delle prossime due settimane, le ultime valutazione da fare in concerto con Di Francesco. Ascoltando Pierluigi Carta il Cagliari sarebbe in ritardo o meglio starebbe aspettando l’inizio del mercato ufficiale per capire come muoversi. Difficile da credere che il tecnico e la società pensino sia “prematuro fare dei bilanci per capire dove intervenire o meno”, gennaio è dietro l’angolo e sono abbastanza chiare le necessità della rosa. Il centrocampo corto anche solo per semplici questioni numeriche, come da lista dei convocati, ha bisogno di nuova linfa e rimanere scoperti in caso di mancato arrivo di Nainggolan sarebbe un peccato. In difesa le cessioni di Ceppitelli – non è stata presa alcuna decisione in merito, gennaio si avvicina e valuteremo il suo futuro, così Carta – o Pisacane appaiono dentro la logica, così come capire quale destino riservare a Pereiro e riaprire la pista Brian Rodriguez, al momento in stand-by ma pronta a riaprirsi.

Nel probabile o nei probabili innesti del Cagliari di gennaio resterà comunque in copertina la filosofia del club rossoblù, tolto Nainggolan il target sarà ancora una volta il giovane di prospettiva e senza grossi investimenti se non proiettati al futuro.

Matteo Zizola

 

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