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Cagliari | Toh, chi si rivede: Prati cerca una maglia da titolare a Roma

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“Ha fatto una partita intelligente e di qualità. Sta crescendo fisicamente e questo è importante”. Così Davide Nicola si è espresso su Matteo Prati dopo l’1-1 del Cagliari contro il Genoa, ottavo pareggio stagionale per i rossoblù che hanno portato a casa un punto prezioso per la classifica, ancor più dopo i risultati delle concorrenti per la lotta salvezza. 

Naftalina
Parole che farebbero ben sperare in un impiego maggiore in futuro del talento di Ravenna, che nel campionato in corso ha trovato pochissimo spazio: soltanto 7 presenze, per un totale di 268 minuti. Una miseria per uno dei calciatori più futuribili della rosa rossoblù, reduce dalla prima annata in Serie A sotto la guida di Claudio Ranieri, curiosamente il prossimo avversario del Cagliari nella sfida di domenica 16 marzo a Roma. Voluto fortemente da Tommaso Giulini, colonna dell’Italia Under 21 di Carmine Nunziata – di cui è attesa la convocazione, nonostante lo scarso utilizzo in campionato –, Prati chiuse la scorsa stagione con il gol salvezza di Reggio Emilia, il primo dei due gol segnati dal Cagliari contro il Sassuolo nella gara che sancì la permanenza matematica dei rossoblù nella massima serie. Sembrava essere solo l’inizio di una carriera da protagonista in Sardegna, anche con l’arrivo di Davide Nicola in panchina al posto di Sir Claudio. Il tecnico piemontese lo ha subito inserito come perno centrale del 3-5-2 impostato a inizio estate: subito in gol all’esordio in Coppa Italia contro la Carrarese, nella prima trasferta stagionale a Lecce quella che doveva essere la stagione della consacrazione per Prati si è trasformata in un incubo. Il ko alla caviglia subito al Via Del Mare per un intervento killer di Dorgu lo ha tenuto fuori dalle rotazioni per quasi due mesi, fino alla sfida d’andata contro il Bologna, del 29 ottobre scorso. Il play 21enne giocò da titolare in una squadra con tutti i palleggiatori insieme – a centrocampo lui, Marin e Gaetano sulla sinistra, più Viola sulla trequarti – che venne spazzata dalla verve dei felsinei di Italiano, abili a sfruttare le lacune tattiche di quella formazione per portarsi a casa la posta piena. Da allora la bellezza (si fa per dire) di 16 partite vissute interamente in panchina, più le briciole nel finale di Cagliari-Lazio a risultato ormai acquisito. La gestione di Prati è certamente una delle “colpe” che da mesi la piazza cagliaritana attribuisce a Nicola, che non ha sfruttato il giovane regista né nel centrocampo con due centrali, né con il passaggio a tre visto contro Atalanta e Juventus. Meglio corsa e grinta del duo Adopo-Deiola ai lati dell’imprescindibile Makoumbou, che pure aveva dimostrato la scorsa stagione di poter coesistere con l’ex Spal in una mediana a tre.

Redivivo
Dimenticato in panchina, spesso neanche mandato a scaldarsi a partita in corso: il destino di Prati sembrava ormai segnato, nonostante le belle parole spese nei suoi confronti da Nicola in più di un’occasione. Invece, a mezz’ora dalla fine del match contro il Genoa, quando il tecnico piemontese ha deciso di rinnovare la sua mediana non ha chiamato Razvan Marin ma proprio il 2003 ravennate, dentro al posto di Makoumbou. Una prestazione non proprio indimenticabile, come dimostrano i numeri della sua gara (22 tocchi con 11 passaggi riusciti su 17 tentati, con il 64,7% di accuratezza), ma che rappresenta comunque un passo avanti rispetto al recente passato a livello di impiego. Tanto che in vista dell’impegno di domenica 16 a Roma Prati potrebbe anche ritrovare una maglia da titolare che gli manca da 20 settimane, dalla già citata Cagliari-Bologna 0-2 del 29 ottobre 2024. Un’eternità nella carriera di un 21enne, che con Ranieri in panchina nella scorsa stagione aveva dimostrato di poter essere un giocatore di sicuro affidamento. E chissà che proprio contro una Roma lanciatissima verso le zone alte della classifica, soprattutto di fronte a chi lo ha gestito al meglio alla sua prima annata in Serie A, l’ex Spal non possa riprendere il cammino verso quel ruolo di protagonista che, a inizio campionato, sembrava poter rivestire. Geometrie, tecnica e ordine, unite a una discreta capacità offensiva: queste le fiches che il play rossoblù potrà giocare in vista di un finale di stagione delicato per il Cagliari, in cui Nicola sarà chiamato a recuperare pienamente alla causa i giocatori poco utilizzati. A cominciare dallo stesso Prati, fino a Gaetano e Marin, elementi di maggiore qualità di una rosa che nell’ultimo periodo ha visto il tecnico piemontese privilegiare la quantità e sacrificio. Mosse che toglierebbero certamente un po’ di pressione dell’ambiente su Nicola e le sue scelte, ma soprattutto darebbero all’ex allenatore di Empoli e Salernitana la possibilità di valutare “in partita” e non soltanto nel lavoro in settimana la condizione di chi fin qui ha giocato meno. Anche per dare seguito alle parole pronunciate da Nicola in sala stampa: “Come sempre vi ho detto, ci saranno le condizioni per cui (Prati, ndr) non possa giocare solo uno scampolo di partita”. Il campo darà la risposta, forse già a partire dalla sfida dell’Olimpico.

Francesco Aresu

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