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Da Godín a Nández, il Cagliari studia se essere ancora “uruguaiano”

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Dal clima frizzante di Pejo all’inverno uruguaiano, tra chi in Trentino cerca la strada verso il riscatto e chi in vacanza in Sud America si distrae in attesa di capire il proprio futuro. Quattro giocatori, quattro destini diversi, un’unica bandiera. Da una parte Gastón Pereiro e Christian Oliva, dall’altra Diego Godín e Nahitan Nández.

Voglia di rilancio
La speranza è quella di aver messo alle spalle definitivamente la sfortuna che lo ha accompagnato da quando si è vestito di rossoblù. Il Tonga, al secolo Gastón Pereiro, affronta con rinnovata verve una stagione che rappresenta l’occasione per dimostrare il proprio valore. I primi allenamenti parlano di un giocatore concentrato, in palla, pronto a mettersi in mostra. Arrivato nel gennaio del 2020, l’esperienza di Pereiro in Sardegna è stata contrassegnata da una serie di eventi contrari che gli hanno permesso solo a tratti di mostrare le proprie qualità. Il Tonga non ha mai avuto di fatto continuità, non nelle gare ufficiali né tantomeno negli allenamenti. Come dichiarato alla radio uruguaiana Sport890, Pereiro punta deciso verso il prossimo campionato, consapevole che il poter vivere finalmente una stagione normale possa essere la chiave per aprirgli le porte dell’undici titolare. O, comunque, per riuscire a far vedere quei numeri che lo resero fondamentale con la maglia del PSV Eindhoven, gli stessi che portarono Giulini a investire su di lui senza attendere la scadenza del contratto e battere così l’eventuale concorrenza. Nei primi allenamenti il ruolo di collante tra centrocampo e attacco, un po’ numero dieci e un po’ mezzala, con sprazzi di garra uruguaiana la cui mancanza era apparsa come uno dei limiti del giocatore in questo anno e mezzo in rossoblù. Perché tra il primo gol italiano contro la Roma e i due colpi salvezza – il tiro a giro e l’assist a Cerri nella vittoria contro il Parma – Pereiro ha già fatto vedere di cosa può essere capace. Una questione di testa e di condizione fisica, perché le qualità sono fuori discussione. E il Tonga è pronto a metterle in campo con la maglia rossoblù, sfortuna permettendo.

Lotta in mezzo
Con Semplici potrebbe arrivare l’occasione anche per Christian Oliva. Il centrocampista arriva da un’esperienza tutt’altro che positiva nel Valencia e ora deve trovare il modo di rilanciarsi in rossoblù, al contrario una nuova cessione diventerebbe un’opzione più che concreta. L’ex Nacional Montevideo ha avuto alti e bassi nella sua vita calcistica in Sardegna, tra poche apparizioni che ne hanno mostrato le qualità da mediano più che da regista classico e tanta panchina. Il tecnico toscano potrebbe aiutarlo grazie all’utilizzo nello scacchiere del Cagliari più di un frangiflutti che di un playmaker, basti pensare al ruolo di Deiola nella parte finale della scorsa stagione. D’altra parte proprio il centrocampista di San Gavino e soprattutto il nuovo arrivato Kevin Strootman sembrerebbero in vantaggio nelle gerarchie e Oliva ha nel ritiro di Pejo la possibilità di dimostrare la sua utilità. Al momento appare più probabile una sua partenza verso altri lidi, con la Grecia rifiutata in passato per la Spagna che potrebbe tornare in auge.

Tira e molla
La querelle più famosa dell’estate cagliaritana, la radio che rilancia dichiarazioni su onde lunghe che dalla Sardegna arrivano all’Uruguay e ritorno. Diego Godín è il caso dei casi. Tra la parole di Capozucca sulla necessità di liberarsi dell’ingaggio da tre milioni e mezzo del Faraone e quelle del capitano della Celeste che parlano della sola voglia di restare rossoblù è evidente un braccio di ferro senza al momento vincitori. Il Mondiale del 2022 in Qatar è l’obiettivo di Godín, arrivarci con la maglia del Cagliari addosso il desiderio unico e quasi insindacabile. Si dice che la virtù stia nel mezzo, ecco perché la società di Via Mameli starebbe provando a convincere il giocatore a rivedere il suo contratto sulla stessa falsariga di quello offerto a Nainggolan a livello economico, differente per quel che riguarda la lunghezza. Anche perché proprio Giulini ha espresso dispiacere per la situazione, confermando di fatto che il valore del giocatore – sia tecnico che umano – non è in discussione. Un milione e seicentomila euro per un anno con opzione sul secondo, questo quanto il Cagliari starebbe cercando come via per dissotterrare l’ascia di guerra. Le sirene russe e la nostalgia di un possibile ritorno in Sud America sono state per ora allontanate dal Faraone, anche se nell’ambiente Boca Juniors Godín resta un sogno da provare a rendere realtà. Il giocatore, forte del contratto firmato la scorsa estate, giura fedeltà al Cagliari, ma la battaglia dialettica non può non aver lasciato il segno. Futuro incerto, nel frattempo, dopo la Copa America, Godín si gode le vacanze nella sua Uruguay con l’idea di salire sull’aereo per tornare in Sardegna e raggiungere i compagni nella seconda parte del precampionato. Sempre che alla fine si trovi l’accordo alla voce ingaggio, unico nodo da sciogliere.

In vetrina
Uomo mercato, pezzo pregiato, estero o Italia. Nahitan Nández ha ricevuto una promessa da Tommaso Giulini, quella di poter fare le valigie verso lidi più importanti. Nel fine settimana appena passato dall’Inghilterra si era parlato del direttore sportivo del Leeds Victor Orta e di un aereo in direzione Sardegna per trattare l’acquisto del León. Al contrario però di quanto abbiamo riportato attraverso fonti inglesi, nessun emissario del club dello Yorkshire è arrivato nell’isola. Anche perché, non va dimenticato, appare difficile che Nández si possa muovere verso l’estero prima di agosto. Questione di tassazione, solo il prossimo mese il León completerà i due anni di residenza italiana che gli garantirebbero gli effetti del famoso decreto crescita. Il Leeds resta comunque opzione valida, anche se la clausola da 36 milioni permane uno scoglio difficile da superare. Il Cagliari vorrebbe monetizzare, rispettare i patti ma senza scendere a patti (economici) come d’altronde dichiarato dal presidente Giulini nella conferenza stampa di Pejo. Un prezzo importante che ha allontanato al momento le possibili pretendenti, pur restando valida l’opzione cash più contropartite sulla quale si è lavorato – e si continua a lavorare – con l’Inter. Da un lato, infatti, il presidente rossoblù vorrebbe incassare, ma dall’altro “poi però dobbiamo prendere in considerazione altre situazioni”. Nel frattempo Nández si gode le vacanze a Punta del Este in attesa di capire se il suo futuro sarà ancora rossoblù, almeno nella seconda parte del precampionato, oppure se arriverà l’occasione di cambiare maglia. Bielsa lo stima, Victor Orta non disdegnerebbe di accontentare il Loco, i nerazzurri ci pensano provando a mettere sul piatto non solo contanti sonanti, ma anche alcuni giocatori che possono essere apprezzati da Semplici e soprattutto da Giulini, “contropartite tecniche di immediata utilità”. Non vanno poì esclusi dal novero i possibili terzi incomodi, dalla Premier alla Liga fino alla Roma di Mourinho alla quale non mancano le contropartite tecniche gradite.

“Abbiamo bisogno di fare almeno un’uscita, ma non è ancora arrivata l’offerta”, perché tutti sono sul mercato con una proposta congrua. Parola del presidente Giulini, tra il problema di ingaggi importanti e pezzi pregiati per i quali si attendono le pretendenti con soldi sul piatto. Pereiro, Oliva, Godín, Nández, il Cagliari uruguaiano aspetta il proprio futuro.

Matteo Zizola

 
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