agenzia-garau-centotrentuno

Dinamo Sassari, tempra e intensità difensiva: le chiavi della sfida di Brescia

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares
sardares
signorino

“Andremo a Brescia con la stessa mentalità che abbiamo messo in campo contro Milano”. Tra convinzione e stimolo ulteriore da mandare alla squadra, il coach della Dinamo Sassari Piero Bucchi ha chiarito in conferenza stampa quale dovrà essere lo spirito per infastidire la Germani Brescia attuale seconda forza del campionato. E continuare così un percorso di crescita che al momento sta tenendo le porte degli obiettivi di metà stagione ancora aperti.

Ricordi

Quello di Brescia non è un campo come gli altri per l’era Bucchi. Al PalaLeonessa, dove la Dinamo è andata vicino anche a conquistare una Supercoppa nella scorsa annata, sin dal primo anno del coach bolognese sulla panchina biancoblù le gare non sono mai state banali. A partire dal primo scontro vissuto nel 2021, finito 97-86 a favore della squadra di casa ma rimasto aperto fino all’ultimo periodo. In un anno che poi vide la Dinamo rendere il favore nella serie dei quarti playoff, strappando il fattore campo a Mitrou-Long e compagni in gara 2 con una prova corale che valse l’1-1 nella serie poi perfezionato dalle vittorie nelle due sfide successive al PalaSerradimigni. Ma importante fu anche il successo della scorsa stagione, la quinta prova di forza consecutiva, in cui i sassaresi resero chiaro il proprio status vincendo la gara 80-93 respingendo in ogni frangente gli assalti della Leonessa.

Momenti

Ad affrontarsi domenica 11, palla a due alle 16.30, saranno due squadre in un momento diverso, ma non più opposto perché la Dinamo sembra aver trovato il modo di assorbire le proprie difficoltà, a partire dall’assenza di Diop e quella sembra più probabile di Whittaker. Brescia è in piena fiducia, ha vinto quattro delle ultime cinque partite perdendo solo con la Virtus Bologna in un match deciso però solo nei minuti finali dell’ultimo quarto e ricco di polemiche per il metro arbitrale. Oltre che con le V Nere, la squadra di Magro ha conosciuto la sconfitta solo in un’altra occasione nella gara contro Trento. Da quella sfida è passato però oltre un mese, con la squadra di Magro che ha preso maggiori consapevolezze del proprio valore, potendo sfruttare anche il tempo a disposizione durante la settimana visto l’assenza di impegni europei. Brescia al momento è la miglior difesa della Serie A con 76,1 punti subiti a partita, ma anche il terzo attacco con oltre 87 punti ogni 40’ giocati e la squadra che perde meno palloni in tutta la Serie A (9,7). Numeri a cui si aggiungono quelli di un roster profondo, in cui i dieci uomini scelti per le rotazioni vedono l’uomo con il più basso minutaggio – Akele – andare per oltre 12’ sul parquet, sintomo della possibilità per coach Magro di distribuire al meglio gli sforzi. Qualcosa che non rende la Germani impossibile da battere, ma fa capire che per Sassari sarà necessaria una prova intensa su ambo i lati del campo per infastidire gli avversari che tra le proprie fila hanno due ex come Miro Bilan e Jason Burnell, con il primo che sarà uno dei principali focus della gara per i biancoblù.

Chiavi

Sassari ha mostrato contro Milano, ma ancor prima con Scafati, di poter fare il passo in più a livello difensivo. Ma oltre a non alzarsi sulle gambe nelle situazioni di uno contro uno, in cui ogni giocatore dovrà essere fortemente responsabilizzato, quello di Brescia sarà un esame dal punto di vista della collaborazione difensiva. Prima di tutto sull’asse play-pivot principale degli avversari composta da Christon e Bilan, con la carta degli show difensivi, osservati spesso negli ultimi tempi e resa più utilizzabile dalle caratteristiche momentanee del roster a disposizione, che potrebbe continuare ad avere un impatto positivo. Ma anche nelle situazioni in cui, sia l’ex Tortona che il centro croato proveranno a far pesare i propri centimetri e muscoli nelle situazioni di isolamento. Soprattutto sul nativo di Srebenico, il timing giusto degli aiuti e nelle rotazioni sarà fondamentale, con il primo lavoro importante che sarà dato dalla pressione dei piccoli sul pallone. Complicare le linee di passaggio ed evitare la creazione di vantaggi in post potrebbe essere il modo di far insediare qualche granello nei meccanismi della Leonessa. Il rischio è quello di concedere qualcosa in più sul perimetro, una soluzione che nonostante la presenza di tiratori come Della Valle e Petrucelli, Brescia tuttavia apparentemente non adora (212 i tiri tentati dall’arco in stagione, il minor numero di tutta la Lba e percentuali che sfiorano il 35%). Il lavoro sul proprio lato sarà poi probabilmente fondamentale: da una parte per provare ad alzare i ritmi in attacco quando possibile e consentire a Sassari di correre il campo e prendere così fiducia; dall’altra per impedire spesso alla squadra di Magro di prendere vantaggio dalle situazioni a difesa schierata in cui sta dimostrando di eccellere. La Dinamo però dovrà essere brava a non rendere statico il proprio attacco quando quest’ultima situazione si presenterà, avendo quella pazienza che può creare un tiro aperto e soprattutto in ritmo per chiunque avrà l’opportunità di prendersi senza timori le giuste responsabilità. Provando a premere il piede sull’acceleratore in quegli aspetti che sul proprio lato possono sembrare degli svantaggi, ma dall’altra possono diventare punti a favore, come il diverso passo tra Gombauld e Bilan o la capacità di aprire il campo sia di Charalampopoulos che di McKinnie e Treier. Anche perché quella di Brescia sarà una battaglia in cui anche i nervi faranno la loro parte, visto la presenza di giocatori di temperamento da parte bresciana come Gabriel e il solito extra-sforzo a rimbalzo che Sassari sarà costretta a compiere per non concedere troppe seconde opportunità a un avversario che in questa stagione si è ormai candidato a recitare un ruolo da protagonista in campionato.

Matteo Cardia

 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti