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Il Cagliari e il “fatal finale”: quanti punti persi negli ultimi 15 minuti

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Come dei piccoli, pericolosi blackout. Totali momenti di buio nei finali di gara che, finora, hanno largamente compromesso il cammino del Cagliari di Eusebio Di Francesco verso la tanto sperata salvezza.

Analizzando i dati relativi alle 22 giornate di campionato finora disputate, è possibile identificare quella che potrebbe essere definita come una sorta di “zona d’ombra rossoblù”. Quei 15 minuti prima del triplice fischio dell’arbitro durante i quali, in alcune occasioni, gli isolani sembrano quasi aver staccato la spina. Stop, gol subito e punti fino a un momento prima accarezzati andati in fumo in una semplice manciata di secondi. Questione di attimi, certo. Ma attimi fatali per la banda rossoblù.

Punti svaniti

In vantaggio in casa del Sassuolo all’andata e nella sfida della Sardegna Arena dello scorso 31 gennaio contro i neroverdi, i rossoblù hanno subito rispettivamente il gol del pari con la punizione battuta da Bourabia al minuto 87 e sono poi stati scossi dalla doccia fredda fatta partire dal piede di Boga al 94′. Nel 2-2 interno con lo Spezia, invece, gli uomini di Di Francesco (in vantaggio di 2-1) sono stati ancora una volta raggiunti al quarto minuto di recupero dal centro su rigore di Nzola. Il 13 dicembre, poi, ecco l’1-0 con l’Inter capace di reggere fino al 77′. Prima dell’amaro gol dell’ex di Barella e della definitiva rimonta nerazzurra per mano di D’Ambrosio e del solito Lukaku. Nella scorsa giornata, infine, ecco la magia del bergamasco Muriel al 90′ per spezzare gli equilibri della Sardegna Arena. Sassuolo, Spezia, Inter e Atalanta. In poche parole, otto punti persi dal Cagliari in quei fatidici 15 minuti finali da incubo. Numero che, attualmente, sembra pesare come un macigno sulla schiena di una formazione rossoblù bloccata al terzultimo posto in classifica e sempre più invischiata nella difficile lotta salvezza.

Differenze

Secondo quanto riportato dalla piattaforma Understat.com, il Cagliari ha finora subito 10 reti nell’ultimo quarto d’ora di partita, con il dato che sale addirittura a 11,05 considerando gli Expected Goals totali creati dall’avversario di turno di Joao Pedro e compagni in quel determinato lasso di tempo. Numeri alla mano, soltanto l’arco di gara compreso tra il 31′ e il 45′ si avvicina in termini di gol incassati a quello dei complicati finali di gara isolani. Spezzoni di match in cui, al contrario, il Cagliari è riuscito a mettere a referto soltanto tre centri e far registrare 5,81 occasioni da rete potenziali. Differenze sostanziali per una formazione rossoblù che, dopo l’amarezza dell’ultimo k.o. interno contro l’Atalanta, spera di invertire questo pericoloso trend nel prossimo, decisivo scontro salvezza con il Torino.

Alessio Caria

 
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