“Non esiste un caso Robinson e non esiste un caso Jones, si sono allenati fino a venti giorni fa e ora riprenderanno“. Con alcune dichiarazioni rilasciate a La Nuova Sardegna, il Gm della Dinamo Sassari Federico Pasquini scaccia via tutti i dubbi sulla situazione dei due giocatori statunitensi rimasti fuori dalle rotazioni dei diversi tornei precampionato giocato dai biancoblù e conclusosi il 17 settembre con la finale e il secondo posto raggiunto nell’Areas Cup.
Problemi
Robinson e Jones saranno due dei tasselli fondamentali della Sassari di Piero Bucchi, che già aveva anticipato il ritorno dei due al lavoro per martedì 20 settembre, giorno della ripresa dopo il viaggio e le partite giocate nel nord della Francia. In settimana tornerà sicuramente al lavoro anche Stefano Gentile, rimasto a riposo contro Gravelines e Paris, mentre mancheranno sicuramente il capitano Jack Devecchi e Kaspar Treier, ancora alle prese con i rispettivi infortuni più lunghi da smaltire. La Dinamo non dovrebbe intervenire sul mercato per sostituire l’ala estone, come confermato dal presidente Sardara in una recente intervista. Il condizionale resta d’obbligo, con Tommaso Raspino che dopo essere sembrato in crescita – più minutaggio e più concentrazione nei tornei di Cagliari e Gravelines rispetto alla prima uscita nonostante rimanga qualche amnesia – si potrebbe giocare le proprie carte almeno per le prime partite di campionato nonostante non sia ancora stato tesserato.
Passi in avanti
La settimana che i biancoblù hanno davanti sembra quella più importante. Non solo perché vedrà il rientro di tre giocatori che allungheranno le rotazioni, dando respiro a uomini come Bendzius, Kruslin e Dowe, tanto utilizzati nelle diverse partite giocate, ma perché metterà ancora energia nelle gambe e idee nella mente di una squadra che dal 28 settembre in poi inizierà ad avere un calendario folto di impegni. Sassari si giocherà con Tortona l’accesso alla finale di Supercoppa a Brescia del 29 settembre, poi avrà subito l’esordio in campionato con Varese, in trasferta il 2 ottobre, mentre il 5 ci sarà la prima gara di Champions League con la squadra che uscirà dal raggruppamento di qualification round che si giocherà a Malaga a partire dal 21 settembre e che vede proprio l’Unicaja come favorita per approdare nel gruppo G.
Difesa
“In precampionato è facile. Di positivo c’è la collaborazione del gruppo e la difesa, nonostante con tanti assenti importanti abbiamo ancora alcuni equilibri da sistemare” ha ammonito Pasquini tra le colonne del giornale sassarese. Come sottolineato da Bucchi, malgrado le difficoltà la Dinamo ha provato a fare un passo avanti in difesa nelle ultime uscite. Già a Cagliari si era visto qualche miglioramento naturale rispetto al torneo di Oristano, con una migliore capacità di lettura delle situazioni che hanno portato ad aiuti più pronti e anche a più cattiveria agonistica. Anche in Francia la voglia di aiutarsi è stata evidente, con alcuni passaggi a vuoto normali con le gambe più pesanti nella seconda serata dove i biancoblù hanno trovato anche un avversario più capace di punire determinante mancanze. Gli spartiti in difesa sul pick&roll sono stati vari nelle diverse settimane, con la squadra che ha provato il contenimento, lo show difensivo ma anche a portare in alcune situazioni il palleggiatore verso il fondo negando la collaborazione con il bloccante. I risultati sono stati diversi e solo il tempo dirà qualcosa in più, specialmente quando Onuaku avrà portato all’apice la propria condizione fisica e il gruppo – come anticipato da Pasquini – sarà al completo e potrà trovare un buon bilanciamento nella propria metà campo. La zona vista spesso nella passata stagione è stata praticamente inutilizzata, ma potrà tornare utile soprattutto con il ritorno di Jones sul parquet, che per alcune caratteristiche potrebbe ripetere il lavoro un tempo affidato a Jason Burnell.
Matteo Cardia