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Toni Katic con la maglia del Cedevita

La Dinamo Sassari sceglie Katic: un altro fedelissimo per il Poz

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Una sorpresa ma non troppo: la Dinamo Sassari ha annunciato oggi la firma di Toni Katic, playmaker croato che prenderà il posto di Vasa Pusica nel roster di Gianmarco Pozzecco.

Dopo l’infortunio della combo belgradese nella partita contro l’Iberostar Tenerife – oggi è stato annunciata la rottura del crociato –, il Banco aveva immediata necessità di individuare un sostituto, in un reparto già falcidiato dalle assenze di Gentile e Kruslin. La sorpresa sta nella rapidità con cui Sassari si è mossa, ma senza improvvisazione: con Kruslin e Bilan, infatti, Katic completa il terzetto di giocatori già allenati dal Poz nella sua esperienza da assistente di Veljko Mrsic al Cedevita Zagabria.

Chi è Toni Katic – Classe 1992, nativo di Makarska, vicino Spalato, è un playmaker abbastanza classico per caratteristiche di 188 centimetri per 82 chili. Con il Cevedita ha vinto due titoli e ha avuto modo di giocare in Eurolega ed Eurocup, mentre l’ultima stagione l’ha disputata con la maglia del Cibona Zagabria. La media dello scorso anno in Aba Liga – la competizione regionale che vede fronteggiarsi i principali club delle ex repubbliche jugoslave – non è delle più incoraggiati: 6,5 punti e 2,7 assist di media. Katic, peraltro, non era chiuso da un play americano che gli mangiava minuti, ma dallo sloveno Matic Reber, un onesto mestierante ora a Rouen.

Attacco al ferro, visione e braccia lunghe – Abbastanza diverso per struttura e skill rispetto a Marco Spissu, cui dovrà alternarsi ma anche – perlomeno a tratti – condividere minuti sul parquet, Katic è un giocatore di letture e visione di gioco. Il suo crossover da sinistra a destra è di livello e ama la penetrazione per chiudere al ferro con la sua mano destra, sia quando è in possesso di palla, ma soprattutto quando riceve off the ball in caso rapido ribaltamento sul lato debole di un attacco. Testa alta e buon gioco in pick’n&roll, oltre a un automatismo che dovrebbe essere già consolidato con Bilan viste le partite giocate al Cedevita e con la nazionale croata, dovrebbero consentirgli di inserirsi rapidamente nell’attacco sassarese. Non ama tirare dall’arco – in molti casi preferisce un’esitazione per crearsi vantaggio e battere il diretto mancare con il primo passo – ma ha la mano slava, e questo dovrebbe essere una garanzia. In difesa le sue braccia lunghe possono diventare un fattore, soprattutto contro guardie di piccole dimensioni.

Lello Stelletti 

 

 
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