Giornata senza vittorie per le cinque squadre sarde impegnate nel girone G della Serie D. A spiccare tra tutte è sicuramente l’Atletico Uri di mister Massimiliano Paba che sul proprio campo conquista un punto prezioso frutto di un pari pirotecnico contro la Gelbison seconda in classifica. Pareggio, seppur amaro, anche per l’Olbia di Zé Maria che sul campo del Real Monterotondo, con in palio tre punti per il potenziale aggancio alla zona salvezza non va oltre lo 0-0. Sconfitte invece per Latte Dolce, Ilvamaddalena e Costa Orientale Sarda che cadono rispettivamente contro Sarnese, Cynthialbalonga e Cassino.
Ilvamaddalena
La lotta salvezza è fatta anche di dettagli, con la differenza tra fare punti e rimanere a bocca asciutta data da piccoli episodi. È quello che capita da alcune gare a questa parte all’Ilvamaddalena, reduce dal terzo ko di misura per 1-0 nel suo difficile cammino per tentare di tirarsi fuori dalla zona più calda della classifica. Prima Savoia, poi Tertenia con la gara contro la Costa Orientale Sarda decisa da un autogol e infine la sconfitta casalinga contro la Cynthialbalonga: i Leoni, privi dello squalificato capitan Diego Di Pietro, hanno tenuto bene il campo in una vera battaglia contro la squadra di Ferazzoli, ben organizzata e con una difesa molto solida. Pochissime le occasioni da rete per i maddalenini che hanno subìto gol a metà ripresa dal solito Ingretolli, abile a insaccare con un colpo di testa alle spalle di Manis, su una punizione battuta da Bensaja concessa per un fallo di Lobrano, dopo un intervento giudicato forse troppo severamente dall’arbitro della gara. Ilvamaddalena che aveva poi reagito trovando anche il gol del pari con il colpo di testa di Martinoli, con il difensore argentino però partito in posizione di fuorigioco e l’annullamento della rete che è stato un duro colpo per i padroni di casa: nonostante l’attacco pesante nel finale composto da Okitokandjo e Touray, i maddalenini non sono riusciti ad acciuffare il pari, rimanendo poi in 10 uomini per l’espulsione di Dominguez negli ultimi minuti dopo un parapiglia in mezzo al campo, frutto anche di una gestione non perfetta del direttore di gara. Un rosso che ha messo ancora più in salita la partita degli isolani, costretti a lottare anche con il vento contro nella ripresa: c’è da dire che però l’Ilvamaddalena non è stata in grado di portare grandi pericoli dalle parti di Boschi lungo tutto il corso della gara, vuoi per i meriti della Cynthialbalonga vuoi per la giornata non brillante di qualche elemento chiave della squadra di Fascia. Ora serve una scossa, cosa che sa bene anche la dirigenza dei biancoazzurri che proprio in queste ore sta valutando il da farsi mettendo sotto la lente di ingrandimento la posizione del proprio tecnico. Ripartire in particolare considerato il prossimo turno, gara assume i connotati di uno degli ultimi treni su cui saltare per un rilancio in classifica, con Di Pietro e compagni che faranno visita al Terracina, terzultimo con 22 punti. Non vincere significherebbe complicare e non di poco le speranze di salvezza di una squadra che per diversi sprazzi di campionato ha dimostrato di meritare questa categoria. (m.p.)
Latte Dolce
Risultato e prestazione, due facce di una medaglia che non sempre è la stessa. Uno scenario che ben si addice alla sconfitta per 0-1 di ieri 2 febbraio incassata dal Latte Dolce sul proprio campo contro la Sarnese. Una gara ben condotta dai sassaresi che con personalità hanno affrontato una tra le squadre migliori del campionato, fornendo una prestazione di buon livello e incassando la rete che è valsa il ko per un’ingenuità, o incomprensione, tra Marano e Mudadu. In termini di carattere il tecnico dei sassaresi Gabriele Setti ha poco da rimproverare perché i suoi hanno subito rialzato la testa dopo il gol incassato e con calma hanno continuato a proporre il loro calcio alla ricerca del pari. Però nel calcio capitano quelle partite maledette in cui il pallone ha vita propria e decide che mai entrerà nella porta avversaria. Quella di ieri contro i campani è una di queste: rigori sbagliati, traversa colpita, interventi miracolosi del portiere avversario. “Abbiamo fatto tutto noi”, così mister Setti con un sorriso amaro ha commentato la gara. “Il risultato è bugiardo, abbiamo tenuto il pallino del gioco e abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, ora testa alla prossima per provare a vincere anche lontano dalla Sardegna”. In estrema sintesi questa è l’analisi del match fatta dal tecnico biancoceleste, giustamente dispiaciuto per la sconfitta ma allo stesso tempo soddisfatto per il tipo di gara fatta dai suoi. Strada indicata dal tecnico per le gare fuori casa, come quella della maggiore cattiveria e della continuità, ma allo stesso tempo da capitan Cabeccia che ha guardato con fiducia al futuro e dando valore alla prestazione fornita dai suoi come via per questo finale di stagione. Ed è forse proprio la cattiveria, dimostrata a più riprese durante il campionato, che è mancata nella gara contro la Sarnese, un inciampo in termini di risultato, ma un’ulteriore dimostrazione del potenziale di questa squadra che sul campo del Cynthialbalonga, in vista della prossima giornata di campionato, è chiamata a sbloccarsi fuori casa. Una gara per archiviare il doppio ko consecutivo nel girone G, ma allo stesso tempo un’occasione da non sbagliare per evitare di sentire il fiato sul collo da chi, dalle retrovie, sta provando a togliersi fuori dalla zona playout.
Atletico Uri
Un punto importante perché da continuità all’ottimo percorso fatto registrare da gennaio, fatto di cinque risultati utili consecutivi frutto di due vittorie e tre pareggi. Un punto pesante perché conquistato contro una delle pretendenti al primo posto in classifica. Un punto d’oro che permette all’Atletico Uri di agganciare l’Atletico Lodigiani in classifica e non perdere terreno dalla zona salvezza ricoperta dal Real Monterotondo. Un risultato e una prestazione che lasciano parecchia soddisfazione e che permettono ai giallorossi di togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo quanto accaduto all’andata, sia per il largo ko incassato, sia per quanto avvenuto fuori dal rettangolo di gioco. Sorrisi ritrovati, ma questi già da tempo, in particolare con il ritorno a casa, o meglio, da quando Fadda e compagni hanno fatto ritorno al Ninetto Martinez per le partite casalinghe. Coincidenza che si è trasformata in un fattore e che ha permesso all’Atletico Uri di fare del proprio campo un fortino. Un bel pareggio che però, a voler essere pignoli e a voler cercare il pelo nell’uovo, lascia quel briciolo di rammarico se si guarda a come si è evoluta la gara. Tre volte infatti i ragazzi di Paba sono passati in vantaggio, con la rete del momentaneo 3-2 realizzata in superiorità numerica pochi minuti dopo l’espulsione di Coscia. Però, nonostante tutto, rimane un risultato importante quello conquistato dall’Atletico Uri che dopo le difficoltà di fine 2024, grazie a un De Cenco in formato super – che con la doppietta di ieri ha toccato la doppia cifra in campionato – ha imboccato la giusta strada verso la salvezza. Ora serve continuare a spingere, continuare su questa via, perché al prossimo turno ci sarà un’altra gara impegnativa e dall’alto tasso di difficoltà. Ovvero il match con la Sarnese capace di vincere su uno dei campi più difficili del girone G, quello del Latte Dolce.
Costa Orientale Sarda
Vittoria meritata da parte del Cassino, ma allo stesso tempo risultato troppo largo e severo quello che ha visto i laziali imporsi per 3-0 su una rimaneggiata Costa Orientale Sarda. I ragazzi di mister Sebastiano Pinna e lo stesso allenatore hanno fatto il possibile considerate le tante assenze e il valore dell’avversario di giornata. E dire che la partenza era stata incoraggiante con i gialloblù abili nel contenere la capolista per buona parte del primo tempo, ma allo stesso tempo sfortunati nell’incassare la rete del momentaneo 1-0 a pochi secondi dal fischio finale e su autogol. Una doccia fredda che però non ha spento la voglia di rivalsa dei sarrabesi-ogliastrini che hanno cercato di riportare il risultato in equilibrio. Purtroppo senza riuscirci, con il Cassino abile nel colpire dei sardi sbilanciati alla ricerca del pari. Una gara che lascia a secco di punti gialloblù, ma che allo stesso tempo dimostra che il Cos sia una squadra viva e che ha le potenzialità per puntare alla salvezza passando per i playout. Il percorso però non è dei più semplici e di fronte ai ragazzi di mister Pinna, dopo la visita del Guidonia a Tertenia di domenica prossima e la trasferta sul campo del Trastevere, ci saranno una serie di scontri diretti per la salvezza che lasciano aperte diverse possibilità. Come la gara contro il Real Monterotondo il 23 febbraio, passando per il match contro l’Atletico Lodigiani il 2 marzo. Una serie di partite da non sbagliare per riuscire ad agganciare la zona playout. Il destino, per fortuna del Cos, è ancora tutto da scrivere con il mese di febbraio che sarà decisivo per trovare il giusto slancio che permetta di dare un lieto fine a una stagione da incubo.
Olbia
Occasione sprecata dall’Olbia di mister Zé Maria in occasione dello scontro diretto sul campo del Real Monterotondo. Un’occasione ghiotta per agganciare il dodicesimo posto che i bianchi si sono lasciati sfuggire dalle proprie mani. Un passo indietro rispetto alla convincente vittoria contro l’Anzio con il primo tempo che tanto aveva gradito il tecnico dei galluresi non all’altezza di quello andato in scena al Fausto Cecconi. Però c’è fiducia circa le possibilità di una salvezza diretta da parte dei bianchi, così come detto dallo stesso tecnico: “Oggi siamo una squadra, siamo consapevoli del nostro potenziale, abbiamo carattere e non molliamo mai”. Un aspetto importante quello sottolineato a margine del match, ma allo stesso tempo la necessità di lavorare da parte dell’Olbia che, sempre a detta di mister Zé Maria, è mancata nella lettura dei vari momenti di gioco e nelle tempistiche da rispettare in fase di pressing. Tutti accorgimenti che una squadra cambiata tanto considerati i nuovi arrivi nel mese di gennaio appena trascorso, ha la necessità di conoscersi meglio. Un pari comunque da non buttar via e che permette ai bianchi di non perdere terreno dalla zona salvezza diretta, però del rammarico è giusto che ci sia perché la salvezza passa anche da vittorie sporche negli scontri diretti. Nel futuro dei bianchi ci sono due sfide dall’alto tasso di difficoltà, la prima contro la capolista Cassino sabato 8 febbraio, poi la difficile trasferta sul campo della Paganese domenica 16. Due gare dall’alto tasso di difficoltà che saranno un banco di prova importante anche per testare i passi in avanti fatti dai sardi.
Andrea Olmeo