Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. La Torres si dirige verso la 17^ giornata del Girone B della Serie C 2024/2025, potenzialmente decisiva sotto diversi punti di vista. Domenica 1 dicembre alle ore 15:00, tra le mura del Vanni Sanna arriva l’Ascoli, retrocesso la scorsa stagione dalla Serie B e alla ricerca di continuità dopo un periodo travagliato (clicca qui per numeri e precedenti della gara). Fondato nel 1898, l’Ascoli è, al pari della Vis Pesaro, la squadra più antica del girone, seguito proprio dalla Torres. Nella propria storia, la formazione bianconera ha partecipato per 16 volte alla Serie A, la prima nel 1974, nel segno del presidentissimo Costantino Rozzi e di Carlo Mazzone, che hanno portato l’Ascoli dalla Serie C alla massima divisione nel giro di tre anni. Tra chi ha indossato la maglia bianconera ci sono Anastasi, Mandorlini, Giordano, Bierhoff, Pagliuca, Barzagli, Brienza, Quagliarella e in tempi più recenti Dimarco, Frattesi e Orsolini. Nomi illustri si sono seduti sulla panchina marchigiana. Dal citato Mazzone a Boskov, da Bersellini a Castagner e Tesser. Ma anche Cristian Bucchi, che in carriera ha guidato pure la Torres. Tra le due formazioni, anche diverse storie di trasferimenti di mercato. Come Luigi Lavecchia, che nell’estate del 2002 passa dal rossoblù al bianconero. Ma anche Massimo Demartis, andato da Ascoli a Sassari nell’estate del 2005, e Stefano Guberti, che ha fatto il percorso inverso nell’estate successiva insieme a Simone Pesce. Tra gli ex, anche altri due nomi di spicco come Andrea Luci e Giovanni Roccotelli. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei rossoblù nel prossimo turno.
L’allenatore e il modulo
Dopo la decisione di concludere il rapporto con l’ex Juventus Massimo Carrera e dopo l’unica gara con Cristian Ledesma, ex Lazio e allenatore dell’Ascoli Primavera, sulla panchina bianconera, la dirigenza ha deciso di affidare, dall’8^ giornata, la panchina marchigiana ad un profilo esperto come quello di Domenico Di Carlo. Il suo curriculum infatti parla chiaro, con più di 450 panchine maturate tra Serie A e Serie B, alla guida di diverse piazze importanti, tra cui Parma, Sampdoria, Chievo, Livorno, Cesena, per quanto riguarda le formazioni allenate nel massimo campionato, ma anche Mantova, Vicenza, Spezia e Novara.
Nella passata stagione Di Carlo ha allenato, pur con un periodo di allontanamento, un’altra neoretrocessa, la SPAL, che ha portato ad un punto dalla zona playoff dopo essere ritornato sulla panchina con la squadra al terzultimo posto. Compito analogo a quello che gli si chiede di fare in questa stagione con l’Ascoli. Dal suo arrivo, Di Carlo ha puntato con decisione su una difesa a quattro, allontanandosi da quanto fatto da Carrera in precedenza, ovvero proporre il più delle volte un trio difensivo. I bianconeri di Di Carlo si sono così presentati in campo prevalentemente con un 4-2-3-1, in rari casi declinato o in un 4-4-2 o addirittura in un 4-3-1-2.
Tra i pali
La retrocessione ha portato, come è naturale che sia, diversi cambiamenti nella rosa. Il ruolo di portiere non si sottrae a questo dato. A difendere la porta bianconera è arrivato Alessandro Livieri, cresciuto nel Milan e reduce da una stagione tra Catania e Cremonese. Per lui, anche 15 presenze in Serie B con il Pisa, oltre a numerose presenze in Serie C. Alle sue spalle un giovane del vivaio dell’Ascoli, Matteo Raffaelli, che ha esordito tra i professionisti proprio in questa stagione.
La difesa
La guida della retroguardia è il capitano Riccardo Gagliolo, centrale di difesa con enorme esperienza, come dimostrano le sue 142 apparizioni in Serie A (con Carpi, Parma e Salernitana) e le più di 170 in Serie B. Difensore duttile, mancino, nasce infatti come terzino sinistro, ma interpreta senza problemi anche il centrale di difesa. Nonostante non raggiunga le altezze di molti suoi colleghi del girone (1,80m), Gagliolo sa prendere bene i tempi per svettare sui palloni alti, abilità che mette in pratica con frequenza anche nell’area avversaria. Al suo fianco, dall’arrivo di Di Carlo, si sono visti diversi interpreti. Come Quaranta, difensore imponente ex Olbia che con la maglia dell’Ascoli ha messo insieme 92 apparizioni in Serie B. Ma anche un volto nuovo come Damiano Menna, arrivato in estate dal Giugliano e in grado di giocare anche come terzino. Lui e già sceso sul prato del Vanni Sanna con la maglia dell’Avezzano nel 2017, al fianco di Cristian Fabriani, che domenica ritroverà da avversario.
A disposizione di Di Carlo c’è anche il colosso sloveno Tavcar, arrivato in Italia per la prima volta nel 2021, proprio all’Ascoli, dopo le esperienze in patria. Fuori dai giochi per infortunio invece un centrale esperto come Curado, arrivato in estate dal Catania e con alle spalle trascorsi importanti in Serie B con Perugia, Frosinone e Crotone. Capitolo terzini. Sulla fascia destra corre Alagna, vero e proprio jolly difensivo, capace di giocare sia come centrale che come terzino su entrambe le fasce. Classe 2002, questo è il suo quarto campionato di fila nel Girone B, dopo le esperienze con Fermana e Lucchese. Fisicità, corsa, bravura nell’inserimento e nei colpi di testa sono i tratti principali del numero 23 bianconero. La corsia sinistra è invece di proprietà di Cozzoli, classe 2004, mancino, del vivaio bianconero che alla prima stagione tra i professionisti si sta ben comportando, con anche una rete trovata.
Il centrocampo
La colonna del centrocampo è il nuovo arrivato Ivan Varone, elemento di assoluto spessore per la categoria. Reduce dalla promozione conquistata con la maglia del Cesena, ha alle spalle anche un’esperienza nel massimo campionato greco con il Panetolikos e diverse presenze in Serie B tra Reggiana, Cosenza e Ternana. Esperto, fisico, bravo negli inserimenti, Varone porta in mediana qualità e quantità. Al fianco della sua esperienza si può muovere l’esuberanza del Bando, classe 2006 cresciuto nelle giovanili dell’Ascoli. Nella sua prima esperienza tra i professionisti ha già realizzato due gol, figli del talento e di un grande destro di un giovane che fa ben sperare la società bianconera. Nella coppia di mediani può agire anche Bertini, centrocampista strutturato cresciuto nella Lazio e la scorsa stagione alla SPAL. Mediano di sostanza e qualità, dispone di un destro educato, che sa ben sfruttare anche da calcio di punizione.
Più avanti, per il ruolo di trequartista, Di Carlo può giocarsi più carte. Una è Luca Tremolada, tra i colpi di mercato estivi. Giocatore di comprovata esperienza, con 217 presenze in Serie B con anche Modena e Ternana, la qualità del numero 32 bianconero non ha molti rivali nella categoria. Soprattutto su punizione, dove può usare il suo mancino per dipingere traiettorie letali. Visione di gioco, tiro dalla distanza, estro sono tutte di categoria superiore. Al suo posto può giocare anche Andrea Silipo, talento scuola Roma arrivato dopo l’annata trascorsa al Monterosi (Girone C). Per lui esperienze anche alla Juve Stabia e al Palermo, con cui ha trionfato nei playoff di Serie C del 2022. Mancino, può giocare su entrambe le fasce, ma nasce come ala destra, proprio per rientrare sul piede forte, anche dalla distanza. La sua qualità, unita a rapidità e abilità nel dribbling gli consente di destreggiarsi pure dietro le punte.
L’attacco
Per quanto riguarda gli esterni del trio dietro la punta, sulla destra, detto di Silipo, nella gestione Di Carlo si è visto spesso l’ex Sassuolo Claud Adjapong, esterno dirompente capace di giocare su tutta la fascia, dal ruolo di terzino a quello appunto di esterno offensivo. Dotato di tecnica e ottime capacità di corsa, Adjapong è sceso per la prima volta in Serie C dopo 115 apparizioni tra Serie A e serie cadetta, oltre a 3 presenze in Europa League con i neroverdi. Se in forma, è tranquillamente uno dei migliori esterni del girone. Sulla fascia sinistra Di Carlo punta sul talento e l’esperienza di Davide Marsura, vero e proprio jolly offensivo, capace di giocare in ogni ruolo dell’attacco. Centimetri, abilità palla al piede, progressione e gran tiro dalla distanza, sono le carte a disposizione dell’attaccante bianconero. Per lui, dopo la stagione al Catania, si tratta di un ritorno all’Ascoli, con cui ha disputato parte delle 165 gare in Serie B della sua carriera. Modena, Pisa, Livorno, Carpi, Venezia e Brescia le altre. Ai due citati sopra, si può alternare Tirelli, capace di giostrare su entrambe le fasce, oltre che come prima punta. Il classe 2002 è ritornato nella terza serie dopo l’esperienza al Ravenna in Serie D.
La punta, oltre che faro offensivo e carismatico del gruppo, è Simone Corazza, arrivato dopo aver conquistato la Serie B con la maglia del Cesena. Giocatore che fa del dinamismo il suo punto forte, sono diversi i modi in cui può concludere a rete. Letale nell’area di rigore, abile nel coordinarsi per il tiro anche in situazioni complicate e bravo nel colpo di testa. Senso della posizione, ottime doti tecniche ed esperienza completano il profilo di uno degli attaccanti più forti della categoria. E infatti il Joker, come viene soprannominato, è partito alla grande, con 9 reti siglate sino ad ora. Dietro di lui è pronto anche Luigi Caccavo, giovane classe 2004 decisamente più fisico di Corazza, cresciuto tra Monza e Torino.
Andrea Finiu