agenzia-garau-centotrentuno

Le Pagelle di Cagliari-Genoa: Luperto sottotono, Nicola perde a scacchi con Vieira

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Queste le nostre valutazioni sulla prestazione fornita dal Cagliari di Davide Nicola in occasione della sfida pareggiata per 1-1 alla Unipol Domus contro il Genoa in occasione del turno numero 28 di Serie A.

Le Pagelle

Caprile 5,5: primo tempo da quasi spettatore, non deve compiere parate pur se vede passare almeno due palloni pericolosi dalle sue parti. Nella ripresa può poco sul gol e lascia qualche dubbio in alcune uscite mancate in una serata non esattamente da lui.

Zappa 5: partita diligente e senza particolari sbavature fino al gol in apertura di ripresa quando è in netto ritardo sulla diagonale a chiudere Cornet. Sbaglia anche numerosi appoggi, non è un periodo esattamente positiivo.

Mina 6,5: mette in campo la più classica delle sue leggi, attaccato all’avversario diretto non lascia spazio ed è protagonista anche di alcune chiusure in recupero da sottolineare. Sbaglia poco o nulla nonostante alcune disattenzioni sulle quali si rifà sempre prontamente.

Luperto 5: un po’ meno pulito del solito, non appare in serata di grazia nemmeno quando nel primo tempo riesce a contenere chi passa dalle sue parti. L’esempio perfetto arriva sul gol del pareggio genoano, sverniciato da Ekuban e con la sensazione che nemmeno il tagliafuori sia fatto ad arte, anzi.

Obert 6,5: decisivo sul gol annullato a Piccoli, fa partire anche l’azione dell’1-0 evitando il rinvio per spazzare con un lancio preciso. Sempre attento anche in difesa, risulta tra i più positivi (dal 78′ Pavoletti 5,5: entra per dare peso al reparto offensivo, non la vede praticamente mai e non aggiunge nulla a un attacco che non crea pericoli).

Deiola 5,5: inizio che provoca mugugni per alcuni palloni spinosi toccati male o appoggiati all’indietro, poi entra in partita e cresce soprattutto nel filtro davanti alla difesa, riuscendo anche a essere più pulito in costruzione. Nella ripresa rientra nuovamente male, alcuni errori e poca presa di responsabilità (dal 78′ Adopo 5,5: deve dare più muscoli e intensità, non riesce nel compito).

Makoumbou 5,5: corre in continuazione e lo fa con intelligenza tattica superiore, cadendo a volte in un cincischiare con il pallone che provoca qualche malumore sugli spalti. Nella ripresa non entra in campo, non fisicamente, ma mentalmente, sparendo dal gioco e facendo il possibile difensivamente (dal 61′ Prati 6: entra bene e inizia fin dai primi palloni a dare più verticalità, non toglie mai la gamba e cerca di dare un senso alla sua stagione. Non è aiutato da compagni che lo cercano poco, ma dimostra comunque di poter dare garanzie).

Zortea 6: gara di sacrificio nel duplice ruolo di incursore sulla destra e di quinto a supporto di Zappa. Senza infamia e senza lode, ma sempre dentro la partita nonostante alcuni errori tecnici comunque giustificabili. Non ha lo spunto, ma è anche costretto più a rincorrere che correre.

Viola 6,5: parte con alcune giocate a caccia del numero che però non riesce, facendosi però notare per la voglia e la presenza tra le linee. Il Genoa lo capisce poco, lui ne approfitta e asseconda la grande giocata di Piccoli sul gol dell’1-0. Esce piano piano di scena senza risultare più incisivo (dal 61′ Gaetano 5,5: provarci ci prova, lo spunto sembra esserci, ma manca sempre un centesimo per fare l’euro. In questo modo difficilmente può essere determinante, delude ancora una volta).

Coman 6: non ha grandi occasioni per incidere, ma si nota per la presenza fisica nei duelli. Oltre che per il palo su punizione che quasi sorprende Leali. Deve abbandonare dopo appena mezz’ora a causa di una distorsione alla caviglia, sfortunato nel suo esordio dal primo minuto (dal 30′ Augello 5,5: il suo ingresso abbassa il Cagliari fisiologicamente, ci mette la solita esperienza ma appare distratto e senza grandi sussulti. Insipido, in sostanza.

Piccoli 6,5: prestazione da centravanti moderno totale, tiene impegnata tutta la difesa del Genoa con la sua capacità di leggere e reggere il gioco. Il suo gol viene annullato per un fuorigioco millimetrico, con un’azione simile per uso del corpo crea quello regolare di Viola. Nella ripresa paga la poca verve di tutta la squadra, non vedendola praticamente più e riducendo la propria valutazione.

Nicola 5: la squadra fa un discreto primo tempo, le scelte sembrano azzeccate e il vantaggio è logica conseguenza. Imposta la partita con Coman per essere più offensivo, ma dopo l’infortunio sceglie di ripuntare su Augello abbassando l’intensità dell’attacco. Vieira lo mette in difficoltà con i cambi, lui reagisce in ritardo e non sembra trovare più la quadra. I fischi a fine partita un brutto segnale di un momento che anche l’ambiente non vive con serenità. Certo, come diceva il suo predecessore, quando non si può vincere meglio non perdere, però ci si aspettava un secondo tempo più propositivo che non è arrivato.

Matteo Zizola

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
22 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti