Giovane, spregiudicato e un po’ incosciente. Il Cagliari di Claudio Ranieri, in attesa di rinforzi di esperienza e leadership in difesa e in attacco, si presenterà così al via della prossima Serie A. Con la massima serie 2023-24 che sancisce anche il ritorno degli isolani dopo un anno di purgatorio in cadetteria. Una rosa ancora da completare e da testare a fondo per capirne il vero potenziale e i punti di forza e di debolezza, ma sicuramente una formazione che ha dalla sua un chiaro progetto basato su alcuni giovani di sicura prospettiva. Di questi diversi erano già in rosa, come Luvumbo o Obert e altri sono arrivati nel mercato, come Oristanio, Sulemana e il prossimo acquisto Prati.
Linea verde Cagliari
La Serie B è servita ai rossoblù per formare con maggiore calma alcuni prospetti passati dalla Primavera. Pensiamo su tutti a Obert, Luvumbo e Kourfalidis. Ma se volessimo allargare il cerchio ai nati dal 2000 in giù ci sarebbe anche Lella, detto che ormai per il calcio moderno a 23 anni non si è quasi più considerati dei giovanissimi. Analizzandoli uno a uno, per Obert questa sarà la stagione verità. Il Cagliari punta molto sul suo centrale 2002 slovacco, anche perché il ragazzo ha un profilo internazionale e ha già suscitato interesse non solo in Italia ma anche in Europa. Ora l’ex Sampdoria, preso dai sardi a zero con un’operazione davvero lungimirante, dovrà dimostrare di essere pronto anche per un’annata con pressioni da salvezza in A e con le attese del titolare. Bravo con i piedi e in crescita in marcatura e soprattutto nell’anticipo, nella prima uscita stagionale contro il Palermo in Coppa Italia ha ancora dimostrato della lacune sul posizionamento, specie sui tagli alti delle seconde punte e dei trequartisti, però gli ampi margini di crescita ci sono tutti. E l’impressione è quella che i rossoblù vogliano farlo partire, almeno nelle idee iniziali, come titolare con di fianco il profilo di curriculum che porterà il mercato. Un veterano che ne acceleri il percorso di maturazione, magari per poi usare Obert come pedina pregiata nel mercato in uscita dell’anno che verrà.
Il discorso è molto simile per Luvumbo. Le attese sul calciatore angolano sono altissime. Tutti si aspettano molto dopo un anno positivo in Serie B, pur se con alcuni passaggi a vuoto, culminato con la serata da assoluto eroe alla Unipol Domus nell’andata di semifinale contro il Parma. Esterno o seconda punta, Zito ha già dimostrato di poter essere letale in qualsiasi posizione. Per la Serie A servirà una maggiore attenzione tattica e migliorare la visione e l’alchimia con i compagni in ripartenza. La prima uscita stagionale contro i rosanero di Corini però ha subito messo in mostra un Luvumbo in grado di spaccare le partite: dribbling, attacchi rapidi alla profondità e anche l’assist per la rete decisiva di Di Pardo. L’impressione è quella che, almeno in teoria, per l’impatto con la Serie A sarebbe più utile averlo sempre così, come arma devastante a partita in corso, magari con davanti una punta di esperienza che arriverà dal mercato o con un altro giovane ma abile a fargli spazio con sportellate e lotta. Il Cagliari sa che dovrà gestirlo anche a livello umorale e di pressioni. In caso di amore a prima vista con la Serie A difficilmente un grande club l’estate prossima non busserà alla porta di Asseminello per il 2002 angolano ex Primiero de Agosto. Su Kourfalidis (2002) e Lella il discorso è simile: entrambi hanno bisogno di giocare tanto per continuare a mettere esperienza sulle spalle. Dei due quello più pronto e anche più duttile nel pre-campionato è parso Lella, per le idee di gioco di Ranieri. Anche se Kourfalidis a tratti ha mostrato delle caratteristiche e dei margini di crescita davvero importanti.
I nuovi
In linea teorica il nuovo Cagliari in A potrebbe giocare con 6 calciatori nati dal 2002 in giù titolari: Obert, Kourfalidis, Oristanio, Luvumbo, Sulemana e Prati. Fin qui il mercato dei rossoblù è stato chiaro in questa direzione: 4 milioni per Sulemana e 6 per Prati, gli acquisti più onerosi sono stati fatti solo ed esclusivamente per dei giovani di valore e futuribili. Con Ranieri abile insieme al Diesse Bonato a scegliere due suoi pretoriani a prezzo di saldo come Augello e Jankto. Il Cagliari giocherà la stessa scommessa giovane anche per l’attacco? Lasciando magari solo al ruolo di difensore centrale un acquisto verso un profilo già maturo. Tornare in A e dover lottare per la salvezza con una formazione che in alcuni ruoli chiave si affiderà a dei giocatori alla prima o al massimo alla seconda annata in massima serie è sicuramente un rischio, ma è anche una visione per il futuro del club. Con il Cagliari che mai come quest’anno sembra voler dettare una linea chiara in sede di programmazione. Il tanto chiacchierato progetto, spesso rimandato a causa di forza maggiore, potrebbe ora trovare solide basi con la campagna acquisti estiva. Le prime partite di campionato con le trattative ancora aperte influenzeranno le scelte di Giulini e dei suoi o il Cagliari sarà bravo a tenere la barra dritta verso un nuovo corso? Questa la vera prova del nove per una società che spesso è stata umorale nel calciomercato. In ogni caso scopriremo tutto tra qualche settimana.
Roberto Pinna