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Mercato Cagliari, Driussi-Simeone e gli incastri in attacco

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Due certezze, un sempre più probabile ritorno, le possibili partenze. Le prime sono rappresentate da Joao Pedro e Pavoletti, alle loro spalle si attende luglio per l’atteso rientro in rossoblù di Radja Nainggolan, le valigie sono pronte per Giovanni Simeone e potrebbero diventare tali anche per Gastón Pereiro e Alberto Cerri. L’attacco del Cagliari che verrà potrebbe così cambiare alla voce rincalzi.

Dopo il colombiano Santos Borré è ancora il River Plate a tornare sulle pagine del mercato. Questa volta a ricordare il passato del possibile nuovo obiettivo in casa rossoblù, l’esterno d’attacco argentino Sebastián Driussi, di proprietà dello Zenit San Pietroburgo. Cresciuto con la maglia dei Millonarios, classe ’96, Driussi può giocare sia come trequartista (a sinistra o al centro) e all’occorrenza anche come seconda punta. Negli ultimi giorni prima dalla Russia, poi dai colleghi di TMW è rimbalzata la notizia dell’interesse del Cagliari per l’ex River Plate. Conteso anche dalla MLS – ci sarebbe l’Austin FC su di lui –Driussi potrebbe far parte di un affare tra il club rossoblù e lo Zenit, con Giovanni Simeone a fare il percorso inverso secondo quanto rivelato dal giornalista russo Pavel Gorodnitsky. Il Cholito, peraltro, era già finito nei radar del club di San Pietroburgo nel giugno del 2020, senza che però la trattativa avanzasse in maniera decisa.

Restano però dubbi sull’affare, sia per la tipologia di giocatore rappresentata da Driussi, sia per la volontà di Simeone, con il Cholito che sarebbe più orientato verso campionati come la Liga spagnola e la Premier League. Abbiamo chiesto al collega Dmitry Zimin, del portale russo Championat.com, un parere sulla situazione vissuta dal trequartista dello Zenit e sul possibile avanzamento della trattativa.

Cedibile
“Driussi sogna di lasciare la Russia da due anni: il club lo ha comprato quando in panchina c’era Roberto Mancini, fu lui a volerlo. Quando l’attuale ct azzurro ha lasciato lo Zenit sono iniziati i problemi di Driussi, soprattutto a livello di ambientamento. Un’altra nazione, un’altra mentalità. Un anno e mezzo fa l’Inter Miami lo avrebbe voluto comprare: l’offerta era buona, ma il club ha rifiutato perché si aspettava un suo contributo in Champions League, cosa che non è poi effettivamente accaduta”.
Da lì in poi si è vissuta una situazione di stallo, come conferma Zimin: “Da quel momento il giocatore ripete che vorrebbe andarsene, ma il club attende un’offerta importante visto che fu pagato 15 milioni di euro dal River Plate e vogliono cederlo senza perderci. È arrivata anche un’offerta dall’Argentina, ma lo Zenit ha rifiutato anche quella perché il River non era disposto a pagare la somma richiesta”.

Sul valore di Driussi: “Credo che lo Zenit voglia almeno tra i 10 e i 12 milioni e non so se il Cagliari possa essere disposto a investire una cifra di questo tipo, ma se così fosse allora potrebbe partire una trattativa. Driussi è un buon giocatore, semplicemente non si trova bene in Russia”.

Sul possibile scambio
Una trattativa che coinvolga Simeone sarebbe un’opzione incredibile per lo Zenit, ma non penso che sia possibile. Driussi non ha grandi richieste, non offre prestazioni importanti ormai da tempo. Credo che lo Zenit voglia mandarlo in Argentina in prestito per un anno dopo avergli rinnovato il contratto che scadrà nel giugno del 2022. A quel punto potrebbe ritrovarsi e attrarre offerte importanti. Ora Driussi non vale i 10-12 milioni richiesti, al massimo 5-6 milioni. Dipenderà anche dalle capacità di chi lo rappresenta”.

Un nuovo obiettivo per l’attacco del Cagliari dunque? Sono tanti i tasselli a dover combaciare perché Driussi possa avvicinarsi alla Sardegna, dallo stipendio – il giocatore ha un contratto da oltre due milioni di euro – all’accordo tra i club, senza dimenticare il contratto in scadenza nel 2022 che potrebbe, comunque, aiutare la causa rossoblù. C’è infine il tema tattico: Semplici ha la volontà di portare avanti il 3-4-2-1 visto nell’ultima parte della stagione, con Driussi che sembrerebbe difficilmente collocabile in un contesto di questo tipo.

Matteo Zizola

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