Tre, ventiquattro, ventinove, il terno sulla ruota di Cagliari è servito. Tre come i giocatori acquistati a titolo definitivo dopo aver esercitato l’opzione collegata al prestito dell’estate scorsa, ventiquattro come i milioni – euro più euro meno – investiti in totale per le operazioni, ventinove come l’anno di scadenza dei contratti firmati con i protagonisti. Elia Caprile, Michel Ndary Adopo e Roberto Piccoli sono diventati ufficialmente rossoblù, un’esperienza in Sardegna destinata a continuare in attesa che il mercato possa esprimere le proprie sentenze.
Valutazioni
Un investimento importante, con l’aggiunta dell’obbligo di riscatto già scattato lo scorso febbraio per l’acquisto di Gianluca Gaetano dal Napoli per sei milioni di euro. Trenta milioni totali per quattro giocatori, un segnale non da poco del Cagliari in vista della prossima stagione. Segnale che, secondo quanto trapela dal club rossoblù, diventa ancora più forte pensando al futuro. Perché per il presidente Tommaso Giulini gli acquisti di Caprile, Adopo e Piccoli non sarebbero un primo passo per un’eventuale cessione a stretto giro, tutt’altro. Bensí un punto di partenza sul quale costruire la squadra da affidare a Fabio Pisacane, allenatore scelto direttamente dal patron e che alla sua prima esperienza in Serie A ha necessità di maggiori certezze. Come, appunto, il portiere arrivato dal Napoli per 8 milioni e i due ormai ex Atalanta confermati con una spesa di circa 4 milioni per il centrocampista e di circa 12 per l’attaccante. E se il mercato chiama con voci che arrivano da più parti, ecco che il Cagliari risponde alzando la posta. Per Caprile la società rossoblù ha fissato una base d’asta di 25 milioni, per Adopo di 9 e, infine, per Piccoli di 30. Cifre elevate che sono il simbolo di una politica chiara: ripartire dai tre nuovi acquisti a meno di offerte, appunto, irrinunciabili. Fermo restando che sarà poi il mercato a definire valutazioni e prospettive. Come nel caso del centrocampista francese il cui ingaggio ridotto rispetto alla media della rosa porterà a riflessioni nelle prossime settimane, seppur secondo quanto appreso dalla nostra redazione l’intenzione del Cagliari sarebbe quella di trattenere Adopo e rispedire al mittente le richieste di adeguamento dell’accordo firmato la scorsa estate. O come per Piccoli, con club come Fiorentina, Como, Bologna e da ultimo il Torino che per provare l’assalto all’attaccante bergamasco dovranno giocoforza mettere sul piatto un’offerta che si avvicini ai 30 milioni di partenza. Mentre su Caprile il muro da 25 milioni appare come una chiara volontà di continuare con il ventitreenne veronese piuttosto che sedersi al tavolo delle trattative. Tanto che il Torino, squadra da tempo con gli occhi sull’estremo difensore classe 2001, avrebbe già spostato l’obiettivo su altri profili più economici.
Matteo Zizola