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Nodo Bendzius: l’arma silenziosa e letale che può cambiare faccia alla Dinamo

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Verba volant, scout manent. Se nelle prime partite Eimantas Bendzius è sembrato in parte fuori dai meccanismi offensivi della Dinamo Sassari, le statistiche rimangono ben impresse nei pensieri di coach Cavina che del lituano non può già fare a meno.

Lavoro silenzioso
Nel primo quarto dell’esordio in Supercoppa contro la Vanoli Cremona di sabato, Bendzius – insieme a David Logan – ha provato a dare il primo strappo alla gara, chiudendo i primi ’10 con 7 punti. Poi tanto lavoro di cucitura del tessuto di squadra ancora da perfezionare. Meno vistoso dei punti sul tabellino, comunque 12 a fine partita, ma ugualmente importante. Come testimonia lo scout: l’ala sassarese è il giocatore che è rimasto più tempo in campo, 33 minuti, e quello che ha chiuso la prima gara ufficiale dell’anno con la miglior valutazione, 19, e un plus-minus di 20, il valore più alto tra gli uomini ruotati dall’allenatore emiliano. A questi numeri vanno aggiunti i 4 assist, i 6 rimbalzi e le 3 palle recuperate, migliore della squadra insieme a un altro giocatore ancora poco visibile a referto ma fondamentale – specialmente in difesa – come Burnell.

L’ importanza non cambia
È vero che la Dinamo ha un gioco differente rispetto a quello visto negli ultimi anni. È un cambiamento necessario per rispettare le caratteristiche di un roster con abilità e punti forti differenti, soprattutto sotto il punto di vista di atleticità e fisicità. Una Sassari più perimetrale, votata più al gioco in transizione che al gioco a difesa schierata e che fa tanto affidamento sull’uno contro uno, anche a causa del punto della stagione in cui si trova. Proprio per la poca conoscenza tra gli interpreti diventa fondamentale il lavoro dei giocatori con più esperienza e rimasti a Sassari dalla scorsa stagione. Bendzius ha QI cestistico e personalità che gli permetteranno, con il tempo e una migliore condizione fisica, di trovare gli spazi migliori in attacco per essere più dentro la gara, anche con la specialità del tiro dai 6.75. La capacità del lituano di aprire il campo e di dare un’opzione in più giocando spalle a canestro saranno cruciali nel lungo periodo, anche per tamponare le problematiche dovute a un pacchetto lunghi inesperto, che ha bisogno di tempo per crescere e dare il suo contributo con concretezza. Tempo che servirà anche a Cavina per cercare ulteriori soluzioni per porre più a suo agio un giocatore in grado di dare equilibrio, oltre che punti, alla sua squadra.

Silenzioso ma letale. Potrà essere diverso rispetto alla scorsa stagione ma Eimantas Bendzius rimarrà uno punti fermi della Dinamo, anche nella stagione 2021-2022. Coach Cavina e tutta Sassari ne sono già consapevoli.

Matteo Cardia

 
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