A volte non è necessario avviare una totale rivoluzione per avere risultati. Anche solo pochi correttivi possono essere la ricetta vincente per uscire dai momenti difficili. Proprio con questo modus operandi, il Cagliari Primavera di Fabio Pisacane è riuscito a sbloccarsi in questo inizio di Primavera 1. Dopo aver conquistato un punto nelle prime quattro partite, il gruppo dei giovani rossoblù ha infatti trovato il primo successo stagionale, battendo per 1-0 ad Asseminello la Fiorentina (clicca qui per la cronaca del match).
Rinascita
Il Cagliari Primavera, con in testa il suo allenatore, erano consapevoli del fatto che, rispetto alle ultime uscite, bisognava trovare un certo tipo di equilibrio differente nell’approccio alla gara. Da qui la scelta di una formazione di grande intensità e pronta eventualmente a colpire negli spazi. Una strategia potenzialmente rischiosa ma che, a lungo andare, ha ripagato. Un’intuizione che ha visto i rossoblù di Pisacane colpire proprio nel momento in cui la Fiorentina stava gestendo sia il possesso palla che il pressing portato con insistenza dai sardi. La nota lieta, a coronamento di questa strategia di intensità e cinismo, è stata il primo acuto stagionale di un Vinciguerra apparso a suo agio anche nel ruolo di seconda punta. Una prestazione, quella dell’attaccante campano, caratterizzata anche da tanto sacrificio in copertura e da tanta corsa a cercare palloni giocabili. Oltre alla rete che ha consentito al Cagliari di conquistare il primo successo in campionato, c’è anche da sottolineare la crescita che ha avuto il gruppo per l’atteggiamento messo sul terreno di gioco. Il gruppo di mister Pisacane è apparso infatti maggiormente convinto dei propri mezzi, nonostante una rosa profondamente cambiata dallo scorso anno e ancora in piena fase di assestamento su alcuni concetti di gioco. Tecnicismi a parte, i rossoblù sono riusciti a ritrovare uno dei fondamentali che Pisacane ha sempre chiesto a gran voce fin dal suo arrivo, ovvero il giusto mix di agonismo e carattere. Una parola, quest’ultima, che all’apparenza può sembrare banale, ma che in realtà ha fatto capire ancora una volta la vera indole del Cagliari in Primavera 1. Una squadra che non punta per forza alla bellezza o allo spettacolo fine a se stesso ma alla concretezza, al cinismo e soprattutto alla continuità di rendimento nei novanta minuti. Il primo successo in stagione, seppur con interpreti diversi rispetto al passato, può rappresentare per i rossoblù una delle chiavi di volta per proseguire al meglio il campionato, provando a soffrire meno verso la salvezza in confronto all’ultimo anno.
Scelte
Equilibrio, compattezza e costanza. Si sono basate principalmente su questi tre elementi le scelte di Pisacane anche contro la Fiorentina. Una ricerca semplice nella sua composizione ma che si è dimostrata efficace. La rivoluzione estiva rossoblù, dopo un inizio complicato, sta cominciando a dare dei riscontri positivi, sebbene Pisacane e il suo staff sappiano bene che c’è ancora tanto lavoro da fare. Nello specifico, oltre a fare un lavoro sulla testa del suo gruppo, l’allenatore isolano è riuscito a trovare la giusta amalgama in tempi brevi. Un segnale certamente significativo che può essere il viatico per un nuovo inizio. Nella gara di Asseminello contro la Fiorentina, oltre al primo gol in questo Primavera 1 di Vinciguerra, sono state diverse le note liete in casa Cagliari. Gol vittoria a parte, sono state le scelte a sorpresa di Pisacane a dare quel quid in più al Cagliari Primavera. In difesa ha assolutamente ben figurato Cogoni. Aggregato dopo la stagione con il Cagliari U18, il nuovo numero 13 rossoblù non si è fatto vincere dall’emozione del debutto e ha tirato fuori una prestazione di personalità, segnale importante anche in prospettiva futura. Tuttavia il vero cuore pulsante di un Cagliari ritrovato è stato il centrocampo. Per il reparto nevralgico del campo, Pisacane ha davvero sparigliato le carte rispetto al passato. Il tecnico rossoblù ha infatti messo momentaneamente in soffitta la quantità e la sostanza per mettere dentro la qualità e la fantasia. Un abito del tutto nuovo quello indossato dai rossoblù, non solo con capitan Carboni trequartista ma anche per la contemporanea presenza dall’inizio di due play di impostazione e di garra come Conti e il neo arrivato Marcolini. Una scelta che ha riportato il Cagliari, tatticamente parlando, allo storico e tanto amato 4-3-1-2, con una proposta di gioco più diretta e immediata. Non è invece più una sorpresa lo zambiano Kingstone in attacco. L’ex Atletico Lusaka, a secco contro la Fiorentina, è diventato il vero riferimento per il reparto avanzato rossoblù, ruolo in cui il Cagliari dello scorso anno ha palesato delle evidenti lacune.
Maturità
Quelli conquistati contro la Fiorentina sono tre punti che fanno bene al morale, come ha sottolineato nel post partita ai nostri microfoni mister Pisacane. Il Cagliari, tuttavia, è ancora nel gruppone di squadre a 4 punti in classifica e ha altrettanto margine sull’ultima della classe ovvero il Frosinone. Una situazione, quella dei rossoblù, che non si può certamente definire ancora del tutto tranquilla. Ora i sardi dovranno dimostrare di aver ritrovato definitivamente quella costanza nel rendimento e nei risultati che è fin qui mancata in questo inizio di Primavera 1. Per dare un ulteriore seguito al successo contro la Fiorentina il calendario può dare una mano al Cagliari. Il prossimo impegno nell’immediato per i ragazzi di Pisacane si chiama Bologna. I felsinei hanno attualmente gli stessi punti in classifica dei rossoblù (4), così come quelli di Monza, Hellas Verona e Genoa, tutte avversarie che il Cagliari affronterà nel mese di ottobre. Per la squadra isolana, dopo un inizio difficile di stagione, c’è la grande chance di conquistare punti pesanti e di proseguire sulla giusta rotta.
Fabio Loi