Il Cagliari di Fabio Pisacane conquista un’importante vittoria in rimonta per 2-1 contro il Sassuolo, terza forza del campionato, centrando il decimo risultato utile consecutivo, considerando anche la Coppa Italia. Un successo che dà morale in vista del finale di stagione, con l’obiettivo playoff ancora pienamente aperto.
Sensazioni e segnali
È ormai chiaro a tutti: la squadra guidata del tecnico rossoblù ha intrapreso da qualche mese un nuovo cammino, segnando una netta svolta nel proprio percorso. Un gruppo capace di lottare, soffrire e concretizzare, dimostrando una crescita continua sotto ogni aspetto. L’impronta del tecnico napoletano si fa sempre più riconoscibile: organizzazione, determinazione e capacità di esaltarsi di fronte alle sfide più impegnative. Più alto è il valore dell’avversario, maggiore sembra essere la risposta della squadra, a conferma di una maturità ormai acquisita. Nella gara di ieri, domenica 27 aprile, il Cagliari ha dato un’ulteriore dimostrazione della propria crescita, imponendosi all’Enzo Ricci contro il Sassuolo, campione in carica del Campionato Primavera 2023/24. I rossoblù si confermano l’ammazzagrandi del torneo, capaci nell’ultimo mese di superare la Roma capolista, il Milan e la Juventus — sconfitta per ben due volte — oltre ad aver conquistato un importante pareggio a Milano contro l’Inter. Prestazioni che testimoniano il percorso di maturazione della squadra, sempre più solida e consapevole, capace di affrontare ogni sfida con l’atteggiamento e la mentalità delle migliori.
La prestazione
Un Cagliari ben disposto in campo conquista una vittoria importante allo Stadio Enzo Ricci contro un Sassuolo ostico, non certo l’avversario più facile da affrontare, confermando ancora una volta la forza del collettivo la qualità degli esterni ma soprattutto la solidità difensiva. Da diverse partite, Grandu e un ritrovato Langella si stanno affermando come elementi importanti, due giocatori capaci di coniugare corsa, intelligenza tattica e qualità tecnica. In particolare, il numero 16 si conferma come uno dei leader silenziosi del gruppo: sempre presente nei momenti complicati, è tra gli ultimi a mollare e rappresenta un punto di riferimento fondamentale. Determinante, come ormai da tempo, è stata anche la solidità difensiva, che continua a essere la maggiore certezza della squadra. Il reparto arretrato si è dimostrato compatto ed efficace, garantendo equilibrio e sicurezza per tutta la durata dell’incontro. Nonostante la vittoria, si è avvertita l’assenza di un elemento importante come Liteta, la cui mancanza si è fatta sentire sia in fase di costruzione che di protezione della linea mediana. Prestazione invece sottotono per Sulev, apparso meno brillante rispetto alle precedenti uscite in cui aveva convinto per dinamismo e qualità. Da sottolineare anche la prestazione in crescendo di Balde, che con il passare dei minuti ha preso in mano il centrocampo, imponendo ritmo e personalità, diventando un elemento centrale nella gestione del gioco.
La difesa
Uno dei principali punti di forza del Cagliari è la sua difesa, la migliore del campionato, che ha subito solo 37 gol in 35 giornate. Un vero e proprio fortino, che ha registrato ben 10 clean sheet in stagione. Il segreto di questa solidità risiede nel 3-5-2 di Mister Pisacane, dove i tre difensori — Franke, Pintus e Cogoni — si completano alla perfezione, garantendo un equilibrio perfetto tra compattezza, esperienza e velocità. Ogni difensore ha un ruolo ben preciso, ma tutti sono in grado di supportarsi a vicenda, creando una muraglia impenetrabile. A completare il reparto difensivo c’era anche l’ex Queretaro Carlo Soldati, titolare inamovibile che purtroppo ha dovuto fermarsi per un infortunio al crociato. In porta, Zari Iliev ha alternato ottime prestazioni con Auseklis e Ciocci, che, quando chiamati in causa, non hanno mai fatto rimpiangere il bulgaro, garantendo sempre una difesa affidabile.
Assenza Liteta
Come evidenziato in precedenza, l’assenza di Liteta ha avuto un peso significativo sull’andamento della gara. Pur non essendo un filtro difensivo classico, Liteta è un centrocampista capace di garantire presenza fisica, ritmo e continuità alla manovra, caratteristiche che risultano fondamentali nell’economia di gioco della squadra. La sua capacità di abbinare qualità tecnica a intensità consente ai rossoblù di mantenere fluidità nella costruzione e ordine nelle transizioni. Senza di lui, soprattutto nel primo tempo, la squadra ha faticato a trovare i giusti equilibri. È mancata quella figura capace di dare respiro alla manovra, di accompagnare l’azione con tempi di gioco corretti e di gestire i cambi di ritmo. I rossoblù hanno sofferto nella gestione del possesso, commettendo qualche errore di troppo in fase di uscita e subendo maggiormente la pressione avversaria. La situazione è migliorata nella ripresa grazie a un importante correttivo tattico: con l’uscita di Sulev, apparso meno brillante rispetto alle sue precedenti prestazioni, e l’ingresso di Simonetta, la squadra ha ritrovato maggiore ordine e solidità. Simonetta, pur con caratteristiche diverse, ha saputo dare equilibrio alla linea di centrocampo, consentendo ai rossoblù di accorciare meglio le distanze tra i reparti e di limitare le situazioni di sofferenza. Il suo ingresso ha permesso alla squadra di salire di qualche metro, gestendo con più lucidità sia i momenti di possesso che quelli di non possesso.
La classifica
Il Cagliari può ancora credere con forza in un posto nei playoff. Dopo 35 giornate, i rossoblù occupano il nono posto con 52 punti, a sole quattro lunghezze dal Verona, attualmente sesto e ultimo qualificato con 56 punti. La classifica resta comunque in continua evoluzione: la Lazio, che fino alla scorsa giornata occupava l’ultima posizione valida per l’accesso ai playoff, ha perso lo scontro diretto nel posticipo contro il Milan, rimanendo ferma a 54 punti, mentre i rossoneri sono saliti a quota 55. A tre partite dalla fine del campionato, il Cagliari ha bisogno di vincerle tutte e sperare in passi falsi delle dirette avversarie per i playoff. Il calendario appare favorevole, ma non va sottovalutato. Il 3 maggio, infatti, arriverà al Crai Sport Center il Bologna, in piena lotta per la salvezza. Nel 37° turno, invece, ci sarà l’ultima trasferta stagionale contro l’Atalanta, squadra che ha avuto un avvio difficile, ma che nell’ultimo mese e mezzo ha trovato ritmo con 5 vittorie, 1 pareggio e una sola sconfitta. Infine, nell’ultima giornata, il Cagliari affronterà l’Udinese, già retrocessa e fanalino di coda. Due degli incontri appaiono sulla carta abbordabili, mentre la trasferta a Bergamo contro l’Atalanta si prospetta più ostica. Ma questa squadra, per sua indole, non teme nulla e affronterà ogni sfida con coraggio e determinazione.
Matteo Cubadda