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Serie A | Dal Cagliari alle altre, il calendario della lotta salvezza ai raggi X

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Sei giornate al termine della Serie A, cinquecentoquaranta minuti per stabilire chi potrà festeggiare la salvezza e chi, al contrario, dovrà prepararsi per una nuova stagione in cadetteria. Due le poltrone rimaste che nessuna delle concorrenti vorrà occupare, con il Monza che ha ormai virtualmente salutato dopo tre campionati consecutivi la massima serie. Solo la matematica tiene in vita i brianzoli di Alessandro Nesta, così come solo la matematica non ha ancora sancito la permanenza in Serie A del Como da neopromossa. Dal Verona con 32 punti alla coppia Venezia-Empoli con 24, passando per il Cagliari a 30, il Parma a 28 e il Lecce a 26: sono rimaste in sei a contendersi la salvezza, con sei scontri diretti ancora da giocare e una quota che potrebbe aggirarsi tra i 32 e i 34 punti. Andiamo dunque ad analizzare il calendario di ogni squadra impegnata nella battaglia per non retrocedere, partendo dal basso per salire fino all’Hellas, ricordando che i valori attuali potrebbero cambiare da qui all’ultima giornata a seconda delle differenti motivazioni di chi affronterà le diverse concorrenti, perché chi in questo momento ha ancora obiettivi di classifica potrebbe non averne tra un mese, così come le gare contro il Verona di Empoli, Lecce e Cagliari potrebbero non essere più scontri diretti quando verranno disputate.

Empoli 24 punti – Livello calendario medio-facile
I toscani di Roberto D’Aversa non vincono una partita in campionato dal lontano 8 dicembre 2024, quando passarono al Bentegodi contro il Verona con il punteggio di 4-1. Era la quindicesima giornata di Serie A, da quel momento diciassette gare senza tre punti con cinque pareggi e ben dodici sconfitte. Tanti infortunati, un momento che di descrive da sé – e che chiamare momento appare limitativo – e prospettive che passeranno inevitabilmente dal prossimo weekend pasquale quando l’Empoli ospiterà il Venezia al Castellani. Due le partite dal coefficiente di difficoltà elevato nel percorso che i toscani affronteranno nelle ultime sei giornate, con il derby in trasferta contro la Fiorentina nel trentaquattresimo turno e la gara casalinga contro la Lazio una settimana dopo. Tre invece gli scontri diretti, partendo proprio da quello contro i Lagunari domenica prossima 20 aprile alle 15, quindi  la sfida casalinga contro il Parma a tre giornate dal termine e, infine, gli ultimi novanta minuti della stagione sempre al Castellani contro il Verona. Empoli che è l’unica delle concorrenti a poter usufruire del “bonus” Monza, con la trasferta in Brianza alla penultima giornata che potrebbe rappresentare un bivio fondamentale per la salvezza degli uomini di D’Aversa. Oltre a essere l’unica con un calendario “asimmetrico” tra casa e trasferta, quattro i match al Castellani e due quelli lontani dal proprio stadio. Volendo fare una proiezione sulla carta, i toscani potrebbero raccogliere nella peggiore delle ipotesi 6 punti e nella migliore addirittura 12.

Venezia 24 punti – Livello calendario difficile
Tutto in novanta minuti. Se le speranze dell’Empoli passano dallo scontro diretto proprio contro la squadra di Eusebio Di Francesco, ma con un calendario che lascerebbe comunque uno spiraglio in caso di sconfitta, per il Venezia la sfida del prossimo turno contro i toscani è senza dubbio ancora più importante. La ragione è semplice: dopo la trasferta in Toscana, infatti, i Lagunari avranno tre gare complicatissime in casa – Milan alla trentaquattresima, Fiorentina alla trentaseiesima, Juventus all’ultima – e due trasferte contro il Torino dell’ex Paolo Vanoli (aspetto da non sottovalutare) e contro il Cagliari che, chissà, potrebbe non essere più uno scontro diretto. Venezia che però vive un momento di forma positivo che la vede come la migliore delle ultime cinque giornate tra le pericolanti assieme al Verona con 6 punti, davanti a Cagliari e Parma con 5 e, soprattutto, a Empoli con 2 e Lecce con appena un punto. Un dettaglio da non sottovalutare per una squadra che fa sì enorme fatica a segnare – tre reti nelle ultime cinque – ma che allo stesso tempo ha la miglior difesa della zona bassa di classifica con appena tre gol subiti sempre nelle ultime cinque e la tredicesima difesa di tutta la Serie A guardando a quelle totali (44). Il Venezia potrebbe raccogliere (sempre sulla carta) cinque punti nella migliore delle ipotesi, appena due nella peggiore proiezione per le ultime sei giornate.

Lecce 26 punti – Livello calendario difficile
Senza dubbio la squadra più in crisi tra le pericolanti, addirittura sotto l’Empoli per punti raccolti nelle ultime cinque giornate. Il cambio di guida tecnica – unica assieme al Parma ad aver deciso per l’esonero dell’allenatore che aveva cominciato la stagione – aveva inizialmente illuso, ma la scossa data da Marco Giampaolo si è rivelata nel lungo termine tutt’altro che efficace. Peggior attacco di tutta la Serie A con appena 23 gol segnati, terza peggior difesa con 52 reti subite (solo Monza e Verona ne hanno concessi di più), più un altro dato che ha del clamoroso: tolto Krstovic, infatti, sono appena cinque i giocatori del Lecce ad aver realizzato almeno un gol, uno dei quali (Dorgu) non è più parte della rosa salentina. Il calendario è tutt’altro che favorevole, partendo da una delle due gare che potrebbero regalare una vittoria, ossia quella contro il Como al Via del Mare del prossimo turno. Detto che la squadra di Cesc Fabregas non sembra filosoficamente orientata a mollare gli ormeggi nonostante la salvezza praticamente raggiunta. Dopo la sfida contro i lariani, nelle ultime cinque giornate il Lecce troverà tre partite dal coefficiente di difficoltà elevatissimo (Atalanta a Bergamo alla trentacinquesima, Napoli in casa una settimana dopo, Lazio all’Olimpico all’ultima), uno scontro diretto (contro il Verona alla terzultima) e la sfida casalinga contro il Torino alla penultima. Nella migliore delle ipotesi la proiezione sulla carta vedrebbe i salentini raccogliere nove punti, nella peggiore appena tre, con la sensazione che le prestazioni recenti spostino la bilancia più verso il basso che verso l’alto e che arrivare a 32 punti sarebbe già una stima positiva.

Parma 28 punti – Livello calendario difficile
Cinque pareggi consecutivi, una sola sconfitta in sette partite da quando Cristian Chivu ha rimpiazzato Fabio Pecchia in panchina. Il Parma è la squadra in questo momento più regolare tra le concorrenti alla salvezza e viene da chiedersi dove sarebbe oggi se il cambio di allenatore fosse arrivato con qualche settimana di anticipo. Soprattutto perché le ultime sei giornate per i ducali saranno tutto fuorché una passeggiata di salute. Fermo restando che gli ultimi due risultati positivi contro squadra di alta classifica – il 2-2 in casa contro l’Inter e lo 0-0 di Firenze – potranno cambiare ogni discorso sui pronostici sulla carta, con i gialloblù pronti a smentire ogni previsione. Resta però un rettilineo finale in salita, partendo dal prossimo turno che vedrà il Parma ospitare la Juventus al Tardini. La squadra di Chivu troverà di fronte nelle ultime sei giornate ben quattro delle prime sei in classifica, perché oltre ai bianconeri arriverà in Emilia il Napoli alla penultima, mentre saranno in trasferta le gare contro la Lazio (alla trentaquattresima) e l’Atalanta (ultima giornata). Le speranze di raccogliere più punti possibili, al netto di risultati inattesi nelle partite indicate, sono affidate alle restanti due sfide: quella casalinga contro il Como alla trentacinquesima e lo scontro diretto di Empoli nel turno successivo. Il vantaggio di quattro punti sulla zona rossa dà qualche margine, ma volendo fare una previsione negativa il Parma potrebbe mettere in cascina appena due punti, mentre nella migliore delle ipotesi sei che dovrebbero bastare per restare in Serie A.

Cagliari 30 punti – Livello calendario medio
Se il Parma può sorridere per via del cuscinetto da quattro punti sulla zona rossa, ancora di più possono fare i rossoblù di Davide Nicola con sei punti di vantaggio sulla coppia Venezia-Empoli. La media di un punto a partita nelle ultime cinque – e quasi identica nel complesso – fa sì che mantenendo lo stesso percorso da qui a fine stagione la salvezza possa arrivare con discreta tranquillità. Quello che può preoccupare il Cagliari è più che altro l’aspetto mentale partendo dalla prossima giornata: l’eventuale vittoria di una tra toscani e veneti nello scontro diretto potrebbe ridurre a tre punti il distacco sulla zona rossa qualora il Lecce riuscisse a uscire indenne dalla sfida contro il Como e arrivasse una sconfitta nella prossima giornata in casa contro la Fiorentina. Un aspetto che metterebbe pressione agli uomini di Nicola che, però, possono contare su altre due gare casalinghe relativamente favorevoli. Dopo la sfida contro i toscani di Raffaele Palladino, infatti, alla Unipol Domus arriveranno un’Udinese senza obiettivi alla trentacinquesima e il Venezia alla penultima. Da tenere d’occhio la gara di Verona del trentaquattresimo turno, una partita che potrebbe ricalcare quella appena giocata dall’Hellas contro il Genoa con un pareggio interlocutorio che accontenterebbe entrambe. Attenzione anche alle ultime due trasferte, prima quella di Como a tre dal termine e quindi quella di Napoli all’ultima: nel primo caso resta valido il discorso sulla squadra di Fabregas apparentemente poco avvezza al rilassamento, nel secondo conterà molto la situazione di classifica del momento, con i partenopei che potrebbero giocarsi il titolo e il Cagliari, chissà, essere già salvo. Nella peggiore delle proiezioni i rossoblù potrebbero raccogliere appena 3 punti – che comunque surrealmente basterebbero con la giusta concatenazione di risultati altrui – e nella migliore dieci, raggiungendo così la fatidica quota 40 e salvandosi con tranquillità.

Verona 32 punti – Livello calendario medio-facile
La salvezza a un passo, un traguardo che a metà stagione sembrava molto più complesso di quanto appaia oggi. Il Verona di Paolo Zanetti ha costruito sugli scontri diretti e sui pochi pareggi (cinque, il numero più basso in tutta la Serie A) la propria classifica e ora può guardare al rush finale con discreta serenità. Addirittura a fine stagione si potrebbe scoprire che l’Hellas è già salvo oggi con 32 punti, ma per avere più garanzie ne serviranno almeno tre da qui all’ultima giornata. Impresa non impossibile, tutt’altro. La trasferta di Roma nel prossimo turno non sembra avere le sembianze del match point, così come quella di Milano contro l’Inter alla trentacinquesima non dovrebbe portare punti. In mezzo la gara casalinga contro il Cagliari nella quale il pareggio appare il risultato più probabile, quindi alla trentaseiesima toccherà al Lecce far visita Bentegodi per uno scontro diretto che potrebbe sancire la salvezza matematica dei gialloblù di Zanetti. Le ultime due gare diventerebbero così una sorta di passeggiata, prima il Como sempre al Bentegodi e poi l’Empoli in trasferta, una gara da ex per l’allenatore dell’Hellas con l’esonero della scorsa stagione in Toscana ad aggiungere pepe. Nella peggiore delle ipotesi il Verona potrebbe raccogliere tre punti nelle ultime sei, bottino che sembra bastare, mentre nella migliore sarebbero otto i punti da aggiungere agli attuali 32, portando così i gialloblù a raggiungere i 40 per una salvezza senza patemi.

Matteo Zizola

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