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Serie D | Cuore e voglia di riscatto, le armi salvezza dell’Atletico Uri

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Una tratta insidiosa, lunghissima, durata ben 9 mesi. Una storia dall’alto tasso di suspence con protagonista una barca a remi con bandiera giallorossa guidata e con una ciurma che di fronte alle difficoltà non si è mai arresa. Questo, utilizzando la metafora del condottiero Massimiliano Paba, è il racconto del campionato 2022/2023 dell’Atletico Uri, che grazie al 2-2 maturato nella sfida contro l’Ilvamaddalena, ha raggiunto il porto chiamato salvezza.

La stagione

Una stagione intensa e ricca di emozioni quella vissuta dall’Atletico Uri nel girone G della Serie D 2022/2023 che alla fine ha visto gli uomini di mister Paba ottenere una salvezza importante e che dà il giusto merito all’impegno e alla serietà con il quale la squadra e la piazza hanno affrontato questa annata. Tra le chiavi di questa salvezza c’è stata senza dubbio la capacità di saper reagire e affrontare le difficoltà dopo un girone di andata in cui su 17 incontri, i giallorossi, hanno collezionato solamente 2 vittorie (contro Arzachena e Costa Orientale Sarda). Con l’arrivo del nuovo anno Paba ha avuto il merito di saper guidare e condurre la sua ciurma mettendo a segno un filotto di 6 risultati utili consecutivi. Vittorie importanti, come il doppio 3-0 rifilato prima alla Cos e poi in trasferta sul campo della Paganese, hanno riacceso la fiamma e reso l’Atletico Uri una vera e propria mina vagante del girone G. Risultati che sono frutto del grande lavoro svolto dal tecnico ex Latte Dolce che ha saputo valorizzare i giovani, sia quelli più esperti come Demarcus, Loru e Melis, sia quelli che per la prima volta si affacciavano alla quarta serie nazionale come Fiorelli (classe 2005) e Fancellu. Il tutto con l’occhio vigile e paterno dei più esperti: a partire dalla triade giallorossa composta da Fadda, Piga e Ravot, passando per il bomber Aloia che grazie ai suoi 14 gol messi a segno (tra regular season e playout) ha saputo trascinare i compagni. C’è anche la voglia di riscatto nella ricetta salvezza dell’Atletico Uri, in particolare quella di Congiu e Masia. Il difensore centrale, reduce da un’esperienza non indimenticabile in Calabria, ha saputo dare concretezza e stabilità alla difesa giallorossa mentre il centrocampista, con leadership e gol pesantissimi (la doppietta nel 2-0 contro il Tivoli o il gol dell’1-0 nella vittoria contro l’Arzachena) è diventato un vero pilastro dello spogliatoio. Infine Falou Samb, cavallo di ritorno in giallorosso: “Falou, pensaci tu” chiedevano ieri i tifosi uresi e così il numero 9 giallorosso è stato, in particolare nel playoff contro l’Ilva, capace di rispondere presente nei momenti decisivi della stagione.

Futuro

L’obiettivo rimarrà la salvezza. Abbiamo giocato contro tante squadre dalla potenzialità economica indefinibile. Noi non possiamo permetterci grandi spese, dobbiamo mettere in campo le competenze, del mister e del direttore tecnico“. Il futuro in casa Atletico Uri è tracciato e a farlo è stato il presidente giallorosso Giampiero Pilo che, al termine del playout, ha delineato quale sarà l’obiettivo della sua società nella prossima stagione. Salvezza tranquilla, è questo quello che al Ninetto Martinez auspica la dirigenza urese sfruttando anche le modifiche all’impianto che verranno messe in atto in vista della terza stagione in Serie D dei giallorossi. Ora però è tempo di godersi il risultato ottenuto e quando sarà il momento di programmare e pensare al futuro l’Atletico Uri potrà guardarsi indietro e ripartire dalla tenacia e il calore della piazza che dopo due salvezze al cardiopalma vuole navigare in acque tranquille sulla barca a remi guidata da mister Paba.

Andrea Olmeo

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