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Lancioni deposita in rete il pallone del 2-1 durante Budoni-Atletico Uri | Foto Davide Ungredda

Serie D | Il Budoni continua a volare, per il Cos un pari che sa di lezione

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Nuova domenica, nuovo turno nel girone G di Serie D. Il Budoni vince il secondo derby del suo percorso battendo l’Atletico Uri, la Costa Orientale Sarda assapora soltanto la vittoria ma si ferma sul pari, seconda sconfitta invece per il Latte Dolce. Una giornata dolceamara per le squadre isolane.

Atletico Uri

Una sconfitta che fa male quella subita per 2-1 sul campo del Budoni. Un risultato difficile da digerire in casa Atletico Uri, non tanto in termini di classifica quanto per come è maturato. Se nella precedente giornata la vittoria per 1-0 contro l’Ardea aveva mostrato una squadra grintosa, matura e decisa, in questo turno di campionato queste caratteristiche si sono viste a tratti. Tante disattenzioni in fase di impostazione, dovute anche all’ottimo pressing portato dagli avversari sul primo possesso dei giallorossi, uniti ad alcuni interventi fatti con troppa leggerezza che, come accaduto in occasione delle due reti subite, sono stati pagati a caro prezzo. Una sfida che ha visto tante novità messe in campo dall’Atletico Uri, a partire dal modulo adottato dal proprio tecnico. Si è passati dal 3-4-1-2 al 4-3-3, con Pisano e Barracca sugli esterni e Ravot a fare da ala offensiva. Un test interessante quello fatto da mister Paba, che però ancora deve essere metabolizzato bene dalla squadra. Infatti, nella seconda frazione, quando Fadda e compagni si sono schierati con la classica veste tattica, si è visto un miglioramento tale che ha portato alla rete del pareggio di Fangwa. Certo reagire dopo aver subito una rete quando si è in fase di crescita durante i 90’ non è semplice, specie se si è un gruppo giovane. Guardando al futuro questa sconfitta può far più bene che male, anche perché il percorso di crescita di un organico composto da vari componenti alla prima esperienza in Serie D passa anche da questi momenti. Ora al Ninetto Martinez arriva la Boreale, un banco di prova importante per i giallorossi per capire come la squadra saprà reagire alle pesanti assenze dei due espulsi: l’allenatore Paba e l’esperto centrale difensivo Esposito.

Budoni

Avanti tutta, la vera sorpresa di queste prime tre giornate è il Budoni. Maturità, solidità e personalità, queste le caratteristiche principali dimostrate dalla squadra gallurese. “Dobbiamo rimanere concentrati, lo schiaffo è dietro l’angolo”, predica calma e attenzione mister Cerbone al termine della gara. Parole sagge, che mirano a far tenere alta la concentrazione della propria squadra che fino a questo momento è quella che ha stupito di più nel girone G. Ossatura importante quella della società del patron Giovanni Sanna, con Marano che partita dopo partita sta dimostrando più sicurezza tra i pali, Demoleon che è un vero e proprio muro della retroguardia, passando per gli infaticabili e insostituibili Ortenzi e Santoro in mediana, con Gueye in avanti a dare profondità, gol e muscoli. Ancora la strada da fare per il Budoni è tanta, in particolare nella gestione del pallone, soprattutto sul primo possesso. Per poter sfruttare il dinamismo e le doti tecniche della propria squadra serve uscire dal pressing con maggiore rapidità anche perché le soluzioni sono tante, dal passaggio in profondità alla ricerca del lavoro di sponda di Gueye, al gioco sugli esterni, con Raimo e Stefanoni. Adesso i ragazzi di Cerbone sono chiamati a un ulteriore step, in particolare alla voce cinismo. Troppo spesso in avanti, nonostante le tante occasioni prodotte, la freddezza sotto porta non è stata l’arma in più dei galluresi. Il prossimo step nel percorso di Farris e compagni sarà il match contro il Trastevere, una trasferta mai semplice, una sfida in cui carattere e mentalità non basteranno, servirà anche maggiore qualità nel gioco e un pizzico di cinismo in più. Una partita utile per capire fin dove si potrà spingere questo Budoni.

Costa Orientale Sarda

Una vittoria, una sconfitta e infine un pareggio. Il Costa Orientale Sarda nelle prime tre giornate di campionato ha conosciuto quello che è nelle sue potenzialità e quello che non dovrà fare. Dopo la pesante sconfitta con il Latte Dolce, il tecnico Francesco Loi aspettava delle risposte da un gruppo che ancora sta prendendo le proprie misure nonostante le qualità e l’esperienza presenti al suo interno. Contro l’Ischia è arrivato un 2-2 che è la fotografia del momento. Un primo tempo da squadra che sa il suo valore, capace di aspettare il momento giusto per colpire, approfittare degli episodi e creare con determinazione i presupposti per il vantaggio. Il rigore ben trasformato da Ladu e il piattone al volo di Loi nei primi 45’ sembravano aver indirizzato la partita. Poi, nella seconda frazione, si è vista una squadra che deve trovare la giusta maturità, troppo leggera quando invece avrebbe dovuto essere ancora cattiva contro un avversario arcigno. Il resto l’hanno fatto l’episodio del rigore trasformato da Talamo e la bravura di Giacomarro nel tiro che ha consegnato il 2-2 ai campani. Quella giocata a Tertenia diventa una partita che così può essere da lezione per il gruppo sarrabese-ogliastrino, di quelle necessarie per un campionato ancora praticamente tutto da giocare. Il primo tempo, il punto in più in classifica, ma anche la prestazione dei giovani – bene Piras sulla destra e decisivo Tommasino tra i pali in due occasioni – sono gli aspetti principali da cui ripartire. Con l’idea che già dalla prossima gara contro il Gladiator sia quella giusta per ritrovare la vittoria. 

Latte Dolce

Un gol subito a inizio gara, quasi come una doccia fredda necessaria per entrare in partita, e uno nel finale, a chiudere una gara che forse avrebbe potuto avere altra sorte se alla cattiveria messa in campo il Latte Dolce avesse abbinato la precisione sotto porta. La formazione guidata da Giorico si lascia alla spalle Cava de’ Tirreni con qualche rammarico, perché il 2-0 subito dalla Cavese è un risultato pesante viste le diverse occasioni non sfruttate dalla squadra biancoceleste, a cavallo tra primo tempo – il tiro di Muscas dal limite dell’area su tutte – e secondo tempo. Il gol dell’1-0 dei campani è il secondo consecutivo subito nei primi 10’ di gara, dopo quello contro la Cos che aveva tuttavia aperto a una reazione che aveva aperto ai biancocelesti la strada verso il successo per 4-2. Un andamento delle gare che da una parte sottolinea la capacità del gruppo di saper reagire alle avversità, ma dall’altra qualche problema nell’approccio alle gare. Lacuna che sarà importante colmare per evitare di mettere più in salita le proprie gare. Un obiettivo da porsi già contro il San Marzano, squadra diretta concorrente per la salvezza e che arriverà a Sassari con la voglia di conquistarsi una vittoria ancora mancante nel proprio percorso.

Andrea Olmeo – Matteo Cardia

TAG:  Serie D
 
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