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Serie D | Il Cos continua a sognare, è crisi per Budoni e Latte Dolce

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Giornata negativa per le sarde impegnate nella Serie D. Unico risultato positivo del turno numero 14 del girone G è quello della solita Costa Orientale Sarda che, grazie al successo per 1-0 in casa contro l’Anzio, ha inanellato il dodicesimo risultato utile consecutivo di questa stagione. Sconfitta onorevole invece per l’Atletico Uri di Massimiliano Paba che, nonostante l’1-0 rimediato contro la Nocerina, può tornare in Sardegna soddisfatto per il tipo di prestazione fornita. Ancora a mani vuote invece Budoni e Latte Dolce: gli uomini di Mario Petrone concludono il weekend con il 2-0 subito tra le mura amiche contro il San Marzano, i sassaresi allenati da Mauro Giorico invece fanno ritorno dal Lazio dopo il 3-1 rimediato sul campo dell’Ostiamare.

Costa Orientale Sarda

Tre punti non scontati, che per utilizzare le parole del tecnico Francesco Loi valgono doppio per il Costa Orientale Sarda. Contro uno spigoloso Anzio alla ricerca di un risultato positivo per scacciare via la propria crisi, è bastato il destro di Demontis su punizione ai sarrabesi-ogliastrini per consolidare un secondo posto che resta ben saldo a Tertenia. E questo resta il fatto principe di un pomeriggio in cui il Cos, al risultato positivo consecutivo numero dodici e con diverse defezioni (da Loi a Gomez passando per Cadau), ha vissuto comunque diverse partite all’interno dei 90’ giocati. Con una partenza a mille premiata dal vantaggio seguita da minuti di bassa intensità nel tentativo di gestire la gara nei primi 45’ e una fame maggiore che si è fatta largo nel secondo tempo ma si è scontrata con la poca concretezza sotto porta. Un andamento che ha portato a un finale teso, in cui l’Anzio ha provato a buttare il cuore oltre l’ostacolo, senza però fare i conti con il pizzico di fortuna che ha aiutato gli audaci di casa. Situazioni a cui i sarrabesi-ogliastrini dovranno guardare per continuare a salire i gradini verso una maturazione che sembra vicina, non solo per i punti raccolti e per il passo in avanti netto nella fase difensiva, ma anche per l’atteggiamento mostrato in campo, specialmente da giovani come Scarafoni e Cabiddu, e il tentativo di far andare la gara ai propri ritmi. Una situazione che fa guardare con fiducia a un trittico di gare che prima della pausa natalizia metterà il Cos di fronte a degli esami di rilievo. Il primo ostacolo a San Marzano, contro una squadra in netta ripresa dopo l’inizio complesso, poi la gara interna con la Romana e infine la sfida infrasettimanale con il Cassino. Squadre che vogliono continuare a guardare verso la parte alta della classifica, a cui il Cos dovrà provare a far capire che non ha intenzione di fare passi indietro. (m.c.)

Atletico Uri

Sconfitta di misura per l’Atletico Uri, che si arrende alla Nocerina dopo aver disputato un buon match in cui gli episodi non sono girati a proprio favore. La sfortunata traversa di Attili al 7’ avrebbe potuto regalare il vantaggio ai sardi, aprendo nuovi scenari per il prosieguo dell’incontro. Ad ogni modo la formazione isolana ha imbrigliato la manovra dei rossoneri, i quali hanno trovato a fatica la rete del vantaggio, giunta solamente nella ripresa con la spizzata di Basanisi. I giallorossi hanno concesso davvero poco, riuscendo a pungere di rimessa la formazione di casa con i tentativi di Ansini, particolarmente ispirato. La doppia chance sul tramonto del match con Fangwa e Ankovic non ha permesso agli ospiti di tornare in patria almeno con un punto. Al di là del risultato, mister Paba può essere certamente soddisfatto per la prestazione sfoderata dai suoi al “San Francesco”, giocando alla pari e senza remore contro un avversario, sulla carta, qualitativamente superiore. L’Atletico Uri resta comunque saldo nel cuore della classifica del girone G di Serie D, distante appena tre punti dalla zona playoff. Un traguardo che, seppur ipotetico, potrebbe ingolosire i sardi solo dopo aver acquisito una certa consapevolezza dei propri mezzi e aver centrato a stretto giro l’obiettivo minimo della salvezza. I presupposti per fare bene ci sono, così come la rosa a disposizione del tecnico Paba: l’imperativo resta sempre quello del “testa bassa e pedalare”. Tenendo sempre e comunque salda la propria identità e affrontando gli avversari senza alcun timore, in un girone comunque equilibrato in cui le squadre, specialmente nel bel mezzo della classifica, sono tutte racchiuse in una manciata di punti. La prossima sfida interna contro un’altra campana, il Gladiator, dovrà necessariamente stimolare i giallorossi, che vorranno ritornare al successo tra le mura amiche dopo due ko di fila. (e.s.)

Latte Dolce

Difficile commentare il risultato dei biancocelesti al termine del match sul campo dell’Ostiamare perso per 3-1. Un risultato figlio di alcune disattenzioni che hanno di fatto indirizzato la gara a favore della formazione biancoviola. La risposta chiesta dal direttore generale dei biancocelesti Adriano Fantoni, al termine dei novanta minuti del precedente turno contro il Trastevere, non è arrivata. L’errore in disimpegno di Patacchiola, unita a un’uscita non brillante di Congiunti – che poi si è superato nel provare a mettere una pezza ma senza avere il sostegno dai compagni di reparto – sono valsi l’uno-due che ha deciso la gara. Nelle ultime cinque giornate il Latte Dolce sembra solo un lontano parente di quella squadra brillante e capace, grazie alle ripartenze, di far male ad avversarie come Costa Orientale Sarda e Cynthialbalonga. Quattro sconfitte (contro Ischia, Atletico Uri, Trastevere e Ostiamare) e una sola vittoria (contro il Gladiator) che sono valsi il 15° posto in campionato per rendimento in questi ultimi cinque appuntamenti. Cambiare atteggiamento per ripartire e lasciarsi alle spalle questo momento difficile, uno step in avanti alla voce maturità che sarà necessario fare per riprendere a macinare punti importanti in ottica salvezza. Se queste ultime giornate hanno messo in mostra una squadra in difficoltà, guardando in maniera più ampia la classifica la situazione dei sassaresi al momento è tranquilla: 12° posto a quota 18 punti, a 3 lunghezze dalla zona playout (ricoperto dal Flaminia nella casella numero 13) e a 4 da quella playoff. Ora, prima del giro di boa, tre sfide importanti in cui servirà andare oltre le difficoltà per passare al meglio le vacanze natalizie e recuperare le energie per affrontare con maggiore serenità e i giusti stimoli il girone di ritorno. Domenica 10 dicembre infatti Cabeccia e compagni riceveranno la visita della Nocerina di Marco Nappi – in fiducia dopo aver ritrovato il successo contro l’Atletico Uri -, per poi volare nel Lazio e affrontare il Nuova Florida il 17 dicembre. Infine, prima delle due settimane di riposo ci sarà da ospitare il Flaminia (mercoledì 20). Un trittico di impegni in cui i biancocelesti avranno l’obiettivo di trovare la giusta continuità, per riprendere a stupire e divertire come fatto nella prima parte di questa stagione. (a.o.)

Budoni

Gara a due facce quella tra Budoni e San Marzano. Primo tempo equilibrato e divertente, con i sardi che hanno avuto maggiormente il pallino del gioco creando varie chance per trovare la via del vantaggio. Nella seconda frazione invece è venuta fuori la formazione campana che, mettendo a segno due reti in pochi minuti, ha conquistato l’intera posta in palio. Dai buoni segnali mandati da Quintero – all’esordio con la maglia biancoazzurra -, alla buona prestazione di Spano passando infine per qualche guizzo di Lancioni: sono queste le note positive della formazione gallurese. Un momento difficile, in casa Budoni che dopo aver iniziato alla grande conquistando quattro risultati utili consecutivi, dalla sfida persa per 4-0 contro l’Ischia al 5° turno di campionato ha collezionato solamente 1 vittoria, 3 pareggi e 7 sconfitte. Un ruolino di marcia che va assolutamente invertito in quel del Pasquale Pinna con la società che, nonostante il cambio di guardia in panchina, – con il passaggio di consegne tra Cerbone e Petrone – non è riuscita a dare la scossa tanto attesa. Le attenuanti ci sono: come i tanti cambiamenti all’interno della rosa o i vari assenti che ancora non hanno permesso al tecnico ex Pisa di poter lavorare con la squadra al completo. Se questi fattori, come è lecito che sia con sole due settimane di allenamenti alle spalle dal cambio di panchina, non consentono al Budoni di cambiare marcia in termini di prestazioni, serve farlo sotto l’aspetto dell’atteggiamento. Curando maggiormente i dettagli e tenendo alta la concentrazione durante tutti i novanta minuti, questa squadra – come ha dimostrato a inizio stagione – ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo salvezza. Ora nel cammino di Ortenzi e compagni ci sono tre sfide cruciali: due scontri salvezza contro Boreale (10 dicembre) prima e Anzio (20 dicembre) poi in cui sbagliare sarà vietato e in mezzo a questi test importanti, domenica 17 dicembre, ci sarà la gara contro il Cassino (5° in classifica). Il tempo è dalla parte dei ragazzi di Petrone, ora però serve tornare al successo per ridare morale e fiducia a un gruppo che sì, ha potenziale, ma anche bisogno di consapevolezze. (a.o.)

La Redazione

TAG:  Serie D
 
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