Quarta giornata del girone G della Serie D che va in archivio per le cinque sorelle sarde. Un fine settimana che ha visto solamente l’Ilvamaddalena portare a casa l’intera posta in palio, con Atletico Uri e Latte Dolce abili nel conquistare un punto importante rispettivamente contro Terracina e Savoia. Giornata da dimenticare invece per il Costa Orientale Sarda, sconfitta contro i ragazzi di Carlo Cotroneo per 2-0, ma in particolare per l’Olbia che rimedia un altro ko che certifica la crisi e l’esonero di mister Marco Amelia.
Ilvamaddalena
Da bella ma poco incisiva, a solida e concreta. L’Ilvamaddalena di mister Carlo Cotroneo vince e convince contro il Costa Orientale Sarda: lo fa giocando con cattiveria, difendendo con attenzione e sfruttando le varie occasioni capitate durante la gara. Passi in avanti importanti nel giro di una sola settimana che hanno permesso ai biancoazzurri di cambiare totalmente volto e conquistare il secondo derby del campionato raggiungendo quota 6 punti in classifica. “I ragazzi a mio avviso oggi non sono stati perfetti come la scorsa partita ma molto più pratici quindi bene così. Io preferisco la praticità alla bellezza”. Queste le parole al termine della gara di un soddisfatto Cotroneo, che proprio al termine della sfida contro il Savoia si era lamentato per la poca concretezza dimostrata dai suoi. Detto, fatto: Francia ha sbloccato la gara con un gol da vedere e rivedere, con Dessena che nel finale ha chiuso definitivamente i giochi, grazie anche a un lavoro difensivo che ha permesso a Di Pietro e compagni di soffrire poco e niente. Come detto, quindi, passi in avanti concreti, ma allo stesso tempo servirà mantenere i piedi per terra. Perché è in questi momenti che deve riaffiorare il ricordo di quanto vissuto solamente due stagioni fa. Con un’annata approcciata in maniera più che positiva, ma un girone di ritorno insidioso che è costato la dolorosa retrocessione. Lo step di crescita più importante a cui è chiamata l’Ilvamaddalena è quello di dare continuità nel lungo termine a quanto di buono fatto finora, perché il campionato è lungo e in un girone G equilibrato come quello che si sta delineando ogni minimo passo falso può costare caro. Avversario della prossima giornata sarà il Cynthialbalonga, un’occasione importante per trovare punti importanti anche lontano dalla Sardegna contro una squadra in forma reduce da due vittorie consecutive per 2-1 contro Atletico Uri e Gelbison.
Olbia
È crisi in casa Olbia. I bianchi dopo quattro giornate di campionato si trovano al 17° posto in classifica con un solo punto conquistato, così come il Real Monterotondo fanalino di coda in seguito al minor numero di reti realizzate rispetto ai galluresi. L’esordio shock con la sconfitta per 0-3 nel derby contro l’Ilvamaddalena, il pari dal doppio volto conquistato a Sassari contro il Latte Dolce per 2-2, la sconfitta di fronte ai propri tifosi contro il Guidonia per 0-1 in cui qualche passo in avanti si era visto. Infine il terzo ko incassato sul campo dell’Anzio. Quella giocata a Cisterna di Latina è stata una gara approcciata bene dai sardi che con De Grazia sono riusciti a trovare la rete del vantaggio, salvo poi incrinare il buon esito della sfida con l’ennesima espulsione della stagione (la terza in quattro gare). Da lì l’Anzio ha trovato coraggio, Di Chiara ha tenuto viva la squadra finché ha potuto, ma poi i padroni di casa hanno portato a casa l’intera posta in palio. Un filotto di risultati negativi che sono costati la panchina ad Amelia, colpevole ma fino a un certo punto, con la società gallurese ha indetto il silenzio stampa fissando l’allenamento alle 7 del mattino il giorno successivo, ovvero oggi 30 settembre. Scelta punitiva ma che allo stesso tempo ha l’obiettivo di risvegliare l’orgoglio dei bianchi che, in questi primi appuntamenti, sono apparsi a volte molli, a volte disattenti, dando l’impressione di non essersi a pieno calati nella realtà in cui si trovano ovvero la Serie D. Ed è forse questo il primo grande passo che dovranno fare i calciatori per riuscire a dare una svolta a questa stagione: servirà dimenticare il passato, capire dove si è per poter intraprendere il giusto percorso. Perché la storia dell’Olbia merita di più di quello che si è visto finora sul campo in questo campionato.
Atletico Uri
Un punto importante quello conquistato dall’Atletico Uri di Massimiliano Paba. Un punto che dà morale dopo un inizio di stagione poco fortunato in cui non si è riuscito a raccogliere quanto realmente voluto. Un pareggio che ha visto i giallorossi trovare finalmente la rete di un reparto offensivo che in questi primi appuntamenti del girone G della Serie D è apparso ancora da rodare. Nella gara giocata a Usini, gli uresi hanno provato a dare una svolta a questo inizio di campionato, cambiando modulo e abbandonando la difesa a tre tanto casa al tecnico ex Latte Dolce in favore di uno schieramento a quattro. Una decisione, come detto dal vice allenatore dei sardi Francesco Mura ai nostri microfoni, dettata dalla condizione atletica ancora non adatta per quel tipo di veste tattica. Un nuovo modo di scendere in campo che comunque ha pagato, in particolare in termini di solidità difensiva. “Dopo quattro partite senza vittorie è normale che si lavori con qualche pensiero in più. Siamo sulla giusta strada, dobbiamo continuare così e il risultato arriverà”. Ed è proprio questo, come detto ai nostri microfoni dall’attaccante dell’Atletico Uri Caio De Cenco, ciò che manca ai giallorossi per imboccare la giusta via. Sembrerà banale scriverlo, ma ritrovare il feeling con la vittoria per una squadra umorale e che fa del carattere e del senso di appartenenza uno dei suoi punti di forza è fondamentale. Però il punto conquistato contro il Terracina è di quelli che pesano, specie perché Ravot e compagni hanno sfidato una delle uniche due squadre imbattute del girone G della Serie D (insieme alla Puteolana). Ora alla prossima giornata Fadda e compagni faranno visita alla Gelbison, una sfida contro una delle piazze più blasonate del girone, contro un’avversaria alla ricerca di riscatto dopo la sconfitta di fronte al proprio pubblico contro il Cynthialbalonga (2-1), una partita da Atletico Uri in cui andare alla ricerca della svolta per indirizzare nel giusto verso una stagione iniziata in salita.
Costa Orientale Sarda
Tempi difficili per il Costa Orientale Sarda di mister Francesco Loi, che nell’arcipelago ha incassato la seconda sconfitta consecutiva del campionato per mano dell’Ilvamaddalena. Un netto 2-0 in cui i gialloblù hanno faticato sia nell’essere incisivi che nello sfruttare le tante qualità presenti nella propria rosa, facendosi battere dalla maggiore determinazione messa in campo dai biancoazzurri. Un aspetto determinante in una categoria come la Serie D in cui fame e grinta possono essere decisive lontano da casa. “Per noi è un momento di difficoltà. Penso interverremo per rinforzare l’organico perché la categoria è difficile e abbiamo necessità di avere qualcosa in più”. Queste le parole di mister Francesco Loi in conferenza stampa al termine del match. Pazienza nell’attendere la maturazione dei giovani, ma allo stesso tempo la necessità di intervenire sul mercato. Situazione dovuta in particolare ai diversi infortunati presenti in rosa e la condizione da perfezionare di alcune pedine fondamentali, come Sartor e Piredda, che hanno trascorso un’estate alle prese con diversi problemini fisici. Ora per Ladu e compagni è tempo di resettare, di lasciarsi alle spalle questo momento difficile per ripartire con slancio già dalla prossima gara contro il Cassino. Al di là della qualità, ciò che sarà fondamentale per imboccare la giusta strada sarà l’atteggiamento, la capacità di adattarsi alle avversità che si possono incontrare durante una gara. Come per esempio il metro di giudizio arbitrale, le difficoltà nell’affrontare dinamiche di gioco ostiche come accaduto contro l’Atletico Uri. Tutte dinamiche lecite per una squadra che comunque ha deciso di puntare sui giovani e che, come è giusto che sia, deve avere tempo e modo di adattarsi alla categoria.
Latte Dolce
Nonostante le pesanti assenze, nonostante la tanta qualità dell’avversario, il Latte Dolce di mister Gabriele Setti esce a testa alta dalla sfida contro il Savoia. Un pari (per 1-1) quello conquistato contro i campani che dà fiducia e consapevolezze ai biancocelesti che sono stati capaci di andare oltre le difficoltà date da un attacco falcidiato dagli infortuni, uscendo indenni al termine del quarto turno del girone G. Certo, a voler cercare il pelo nell’uovo, con maggiore attenzione di ritorno dall’intervallo si sarebbe potuta evitare la rete del pareggio, però è lecito per una squadra ricca di giovani farsi sorprendere dai tanti cambi attuati nella ripresa dal tecnico dei bianconeri. I sassaresi hanno saputo difendere, hanno saputo proporsi in avanti con pericolosità, ma il passo più importante da fare per il futuro è quello relativo al gioco corale. Non andare sempre e per forza alla ricerca del guizzo dei propri interpreti offensivi, con Kone che sì ha fatto una gara di spessore, ma molto spesso si è fatto ammaliare dal pallone liberandosene dopo qualche tocco di troppo. Il risveglio è comunque positivo specie perché il reparto difensivo ha concesso meno rispetto alle precedenti uscite, dimostrandosi più attento nelle varie situazioni di gioco. Ora in vista del prossimo turno di campionato ci sarà la Sarnese ad attendere il Latte Dolce e sebbene l’astinenza dai tre punti non stia pesando nella mente dei sassaresi, come detto da mister Setti ai nostri microfoni, è necessario iniziare a fare risultati importanti.
Andrea Olmeo