Un nuovo turno di campionato sotto il cielo della Serie D è andato agli archivi e, come ogni lunedì, arriva puntuale un nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale dedicata alle quattro formazioni sarde impegnate nel girone G della LND ovvero Arzachena, Ilvamaddalena, Costa Orientale Sarda e Atletico Uri.
Arzachena
Un passo indietro, più nel risultato che nell’atteggiamento visto in campo. L’Arzachena torna in Sardegna dalla trasferta di Frascati a mani vuote e con del rammarico per non aver dato continuità alle due solide vittorie con Cassino e Real Monterotondo. C’è da dire che non era però un compito semplice fare risultato contro una Lupa ben messa in campo e con alcuni giocatori in ottima forma (su tutti Ferraro e le due punte D’Angelo e Senesi). Nel pomeriggio di Frascati hanno deciso due calci piazzati, con il fallo che ha scaturito la rete su punizione di Senesi contestato a fine gara da mister Nappi. Nella ripresa una piccola disattenzione su un corner ha messo ancora più in salita una gara che l’Arzachena aveva giocato in maniera accorta, senza tuttavia pungere dalle parti di Casagrande. Gli smeraldini sono arrivati poco in area, forse più merito della Lupa che per demerito proprio. Le assenze di Nino Pinna e Antonio Loi hanno forse pesato su un tridente ieri un po’ opaco che ha faticato a trovare spazi, nonostante alcuni spunti incoraggianti di Lika e Gibilterra, ieri titolari insieme a Sartor. Quello di Frascati è comunque un ko che non mina le speranze per un posto nella zona playoff che attualmente dista solo 1 punto, in un campionato tutto sommato equilibrato (vedi colpo dell’Atletico Uri contro la capolista Paganese). Il cammino degli uomini di Nappi passerà anche dalle prossime tre insidiose gare contro formazioni di medio-bassa classifica. Contro Pomezia, Tivoli e Vis Artena sarà fondamentale fare un buon bottino di punti, per poi arrivare alla prima sfida del mese di marzo contro il Sorrento, bivio che potrebbe risultare cruciale per le ambizioni dell’Arzachena (Matteo Porcu).
Ilvamaddalena
L’entusiasmo iniziale sembra oramai un lontanissimo quanto remoto ricordo in casa Ilvamaddalena. Se infatti nella prima parte di campionato la formazione guidata da Aldo Gardini sembrava essere proiettata a sorpresa verso l’alto nelle posizioni nobili della classifica del girone G della Serie D, ora i maddalenini stanno scoprendo loro malgrado un’altra dimensione all’interno della stessa stagione, ovvero quella di rimanere impantanati nei bassi fondi della classifica, che ora recita un eloquente zona playout. Il 2023 dell’Ilva è iniziato come peggio non si poteva con soli 2 punti raccolti nelle ultime cinque partite disputate, peggior rendimento di tutto il torneo. Oltre ai risultati, in casa biancoceleste si piange anche per i numeri sterili dell’attacco (solo 5 reti), troppo dipendente dall’argentino Hernan Altolaguirre e una difesa che deve assolutamente ritrovarsi e che, nel suddetto parziale, ha subito la bellezza di 13 reti al passivo. Numeri a parte, l’Ilvamaddalena deve ritrovare prima di tutto la compattezza e il cinismo di inizio stagione. Con questo giusto mix, i ragazzi di Gardini potranno risalire la corrente e dimenticare questo brutto momento. Il calendario, per provare a scappare via dalla zona playout, non viene certo in aiuto dei maddalenini, che dovranno vedersela con due avversarie top con Sorrento e Paganese e in mezzo c’è l’impegno con una mina vagante come l’Aprilia di Marco Mariotti. Ora l’obiettivo è ritrovarsi.
Costa Orientale Sarda
Seconda sconfitta consecutiva, l’undicesima in totale che ne fa la prima nel girone per battute d’arresto nel proprio percorso, e anche la seconda giornata di fila senza far gol. Ma soprattutto un penultimo posto che forse nessuno si aspettava a questo punto della stagione, anche dopo la striscia di risultati utili consecutivi portata fino a quota quattro prima dello stop di Uri. Qualcosa che non poteva essere frutto del caso, ma che sottolinea ancora una volta la complessità di un girone G aperto a qualsiasi tipo di esito. Lo avevo detto sin dall’inizio della stagione Francesco Loi che l’obiettivo dei suoi era la salvezza. Un traguardo però tutto da conquistare. Per farlo i gialloblù dovranno andare oltre lo 0-2 con la Casertana, aggirare un comprensibile nervosismo dato dalla situazione e affidarsi alla coesione del gruppo per reagire e risalire la china. Serve un segnale forte da parte di Piredda e compagni, per superare che prendono il nome di infortuni ma anche di disattenzioni, che al di là delle singole partite hanno caratterizzato la prima parte dell’esordio in Serie D della nuova formazione sarrabese-ogliastrina. Le qualità per farlo ci sono. Andrà trovata una maggiore solidità nella fase difensiva, dove complice l’assenza di Moi e malgrado i miglioramenti evidenti di Derbali la squadra di Loi fa più fatica (37 gol subiti, peggio solo Uri e Pomezia). Mentre da centrocampo in su servirà solo maggior continuità e maggior cinismo (secondo miglior attacco del girone con 35 reti). La Cos è stata spesso bella, dovrà diventare anche sporca e cattiva se vorrà prendersi quello che la carta le prometteva. Basta poco per guardare la realtà da un’altra prospettiva e quel poco si chiamano tre punti in una classifica che al momento dice che la salvezza diretta è a due punti di distanza. La prima occasione per farlo è nel prossimo turno con il Portici. Uno scontro diretto in cui far incanalare la rabbia nei canali giusti per riuscire ad andare oltre i propri limiti. (Matteo Cardia)
Atletico Uri
L’uragano forza 5 chiamato Atletico Uri si sta abbattendo con pericolosità, forza e determinazione sul girone G della Serie D. I giallorossi di mister Paba, dopo aver attraversato fino allo scorso dicembre uno dei periodi più complicati della sua breve storia in quarta serie, sono usciti fuori dal guscio proprio nel momento del bisogno, mettendo in fila una serie di risultati forse impensabili per chi, fino a qualche settimana fa, occupava gli ultimi posti della classifica e aveva il morale sotto ai tacchi. Invece, ecco improvvisamente il Rinascimento Giallorosso: cinque risultati utili consecutivi, di cui 4 vittorie e 1 pareggio, 13 gol fatti e solo 5 subiti nonché miglior squadra per rendimento in gare ufficiali dall’inizio del 2023 con 13 punti conquistati, addirittura meglio delle corazzate del girone che puntano alla promozione diretta in Lega Pro come Lupa Frascati, Casertana e Paganese, tutte ferme a quota 10 punti in questo parziale. Già, proprio la Paganese, che prima di affrontare la ciurma di mister Paba in un Marcello Torre a porte chiuse, era reduce da una serie incredibile di 15 risultati utili consecutivi, che avevano permesso di scalare la vetta del girone G conquistando il primato. Invece i campani hanno dovuto soccombere a un Atletico pressoché perfetto, con un 3-0 che fa molto rumore ma che, per quanto visto nelle ultime settimane, non sorprende più di tanto. L’Atletico Uri c’è, è vivo, è caparbio, è cinico al punto giusto e il suo cambio di veste dal punto di vista dell’atteggiamento e della proposta tecnico-qualitativa sul campo sta mettendo a dura prova diverse contendenti, segno che nulla è nato per il frutto del caso. La riscossa a tinte giallorosse ha preso piede non solo grazie all’ottimo lavoro della società e dello staff tecnico ma anche attraverso le prestazioni di alcuni giocatori, su tutti bomber Alessandro Aloia, autore di una doppietta contro la Paganese, è sicuramente la punta di diamante della piramide di mister Paba. Il numero 11 giallorosso ha raggiunto la doppia cifra – a quota 10 gol – ma ora vede avvicinarsi un obiettivo ancora più grande, ovvero la vetta nella classifica dei cannonieri del girone G, per ora occupata dal più esperto Ferrari della Casertana, distante solamente una lunghezza. Esperienza e gioventù per i giallorossi, con l’esplosione del talento di casa Luca Fiorelli (classe 2005) come esempio lampante. Ora l’Atletico Uri non ha intenzione di fermarsi e punta ad aumentare la sua forza distruttrice, guardando con molta più fiducia e serenità ai prossimi tre impegni di campionato, che lo vedranno impegnato contro altre due big come Lupa Frascati e Cassino e poi, a stretto giro di posta, un Tivoli che lotta nei bassi fondi del girone G e che punta ad uscire dalle sabbie mobili della zona rossa della classifica.
Fabio Loi