Weekend nel complesso positivo quello appena trascorso per quanto riguarda le quattro squadre sarde che partecipano al girone G della Serie D 2023-2024. Continua a sognare e a volare la Costa Orientale Sarda di Francesco Loi, così come l’Atletico Uri di Massimiliano Paba, entrambe reduci da successi rispettivamente contro Boreale e Trastevere. Bene anche il Latte Dolce di Mauro Giorico contro il Gladiator. Amarezza, invece, per il Budoni contro la Cavese.
Costa Orientale Sarda
Poteva essere la classica trappola. Perché la classifica diceva seconda in classifica contro ultima e perché, in fondo, le leggi non scritte del calcio dicono che è il campo l’ultimo giudice. Per questo la vittoria del Costa Orientale Sarda, per dirla come il tecnico Francesco Loi, non vale tre punti, ma ne vale sei. Non solo perché tiene invariate le distanze dalla vetta e dalle inseguitrici, ma perché arrivata in un pomeriggio in cui la qualità del gruppo sarrabese-ogliastrino si è vista solo a sprazzi, complice la buona prova della squadra ospite arrivata in Sardegna con uno spirito combattivo dopo il cambio in panchina. È stato un autogol a risolvere una gara da cui il Cos esce con la certezza di poter sfruttare al meglio una panchina profonda nonostante le assenze, con un secondo tempo in cui la squadra ha concesso meno libertà agli avversari, e con la consapevolezza di poter stringere i denti e le maglie della difesa quando in avanti la giornata è condizionata dall’imprecisione negli ultimi venti metri. Un segnale di maturazione evidente e che è stato accompagnato dalla terza porta inviolata consecutiva, ma che soprattutto infonde fiducia in un gruppo che si prepara allo scontro diretto a Cava de’ Tirreni. Quello con la Cavese, in uno stadio in cui la tifoseria si fa sentire così come le pressioni, sarà uno scontro in cui il Cos potrà godersi completamente quanto fatto finora. Una partita che sarà tutta da giocare e che come dicono le leggi non scritte del calcio è aperta a ogni pronostico. (m.c)
Atletico Uri
Come tutte le opere in costruzione ci vuole pazienza, lavoro ma soprattutto tempo. “Siamo un cantiere aperto”. Le parole del tecnico dell’Atletico Uri Massimiliano Paba sono ormai un ricordo lontano. I giallorossi hanno finito i lavori e il cantiere tanto caro al tecnico degli uresi si può considerare chiuso. Una vittoria da squadra matura, capace di soffrire e allo stesso tempo di sfruttare il momento giusto per far male. Vedasi l’uno-due firmato Fangwa-Demarcus allo scadere del primo tempo contro il Trastevere. Il percorso di crescita in quel del Ninetto Martinez, come detto a più riprese dal tecnico ex Latte Dolce, passava dalla crescita dei giovani. Ebbene questa crescita è avvenuta, partendo da Tirelli che ha trasformato le critiche ricevute all’esordio in Coppa Italia contro i cugini biancocelesti, in applausi grazie alle tante parate e uscite sicure fatte in questo avvio. Passando per Pisano che partita dopo partita e chilometro dopo chilometro macinato sulla corsia mancina, ha permesso a mister Paba di affidarsi all’esperienza di Fadda come braccetto nella difesa a tre. Per concludere con Valentini che in mezzo al campo ha dimostrato personalità agevolando e non poco il lavoro di Attili in mediana. “Finora abbiamo fatto un percorso straordinario, ma andiamo avanti con umiltà rimanendo concentrati sul nostro obiettivo: la salvezza”. Parole e musica del direttore d’orchestra giallorosso Paba, che nonostante la felicità dimostrata per l’andamento della sua squadra, ha chiesto di tenere i piedi ben saldi per terra. Ora arriva una serie di sfide difficili e impegnative. Nel 13° turno Fadda e compagni riceveranno l’Ischia che grazie al pareggio casalingo contro il Cynthialbalonga ha inanellato il quinto risultato utile consecutivo poi invece, nella giornata numero 14, i giallorossi voleranno in Campania per sfidare la Nocerina di Marco Nappi, squadra a caccia di punti per inseguire l’obiettivo promozione. Consapevolezza, entusiasmo ma allo stesso tempo umiltà. Sono queste le caratteristiche principali dell’Atletico Uri 2023/2024 che, con il duro lavoro unito alla voglia di crescere e stupire, dovrà continuare a mettere in pratica per non smettere di sognare. (a.o.)
Latte Dolce
Tre punti frutto di una gara di sacrificio, cinismo e anche di un pizzico di fortuna dopo alcune settimane complesse. Il Latte Dolce è tornato alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive, prendendo una boccata d’ossigeno importante più per il morale che per la classifica che nonostante i passi falsi era rimasta per quanto corta comunque positiva. Il successo sul Gladiator grazie al gol di Faye in un pomeriggio povero di occasioni, è utile per allontanarsi ulteriormente dalla zona caldissima della classifica. Ma è stato soprattutto importante per le risposte ottenute da Giorico da tutto il gruppo, che contro un avversario spigoloso ha dato risposte sotto il profilo della tenacia e della prontezza. A Santa Maria Capua Vetere, il Latte Dolce era arrivato infatti con assenze importanti. A partire da quella di capitan Cabeccia, sostituito però bene da Patacchiola, così come bene ha fatto Imoh, che in avanti ha preso il posto di Muscas ed è stato preferito a Scognamillo, prendendosi sulle spalle la responsabilità offensive della squadra. Sintomi importanti di una mentalità che potrà essere utile anche in futuro, sia nel lungo che nel breve periodo. Con i sassaresi che domenica 26 avranno una chance di ripetersi contro il Trastevere per mettere così altra distanza dalle zone basse della classifica e continuare a navigare in acque più che tranquille. (m.c)
Budoni
Carattere e determinazione sempre al primo posto, con un abito operaio nella prima frazione a fronte di un secondo decisamente più battagliero e aggressivo. Il Budoni di mister Raffaele Cerbone, nonostante la sconfitta casalinga di misura per 2-1 contro la capolista Cavese di Daniele Cinelli, può comunque trarre delle indicazioni positive per il futuro. È pur vero che il successo ai sassaresi manca da tre turni ufficiali (ovvero dal 3-1 sempre in casa contro l’Ostia Mare) ma le prestazioni, come anche in questa gara, non sono affatto mancate. Se infatti nel primo tempo il Budoni ha sofferto, in particolare nella prima mezz’ora, la pressione avversaria; nel secondo si è rivista la versione più conosciuta dei ragazzi di Cerbone, ovvero quella da baricentro alto, dal giusto tasso di agonismo e soprattutto da squadra che sa quello che vuole. Il gol di Bammacaro dopo una decina di minuti della ripresa, il suo secondo in questa stagione, ha improvvisamente riacceso in un lampo l’entusiasmo dei tifosi di fede biancazzurra presenti al Pasquale Pinna. L’assalto finale, caratterizzato anche da episodi arbitrali dubbi (su tutti il rigore chiesto a gran voce dalla panchina sarda per un presunto contatto su Lancioni), è stato quello di una squadra che non è stata affatto a pensare alla grandezza e alla classifica dell’avversario ma che aveva in testa solo l’obiettivo di riprendere la partita. Il Budoni, dal canto suo, ce l’ha messa tutta e anche se ciò non è bastato a portare a casa punti importanti ha comunque dato prova di potersela giocare con tutti. “Noi dobbiamo ripartire da questa partita anche se si tratta di una sconfitta perché abbiamo messo in enorme difficoltà una squadra data per favorita assoluta in campionato”, ha dichiarato ai nostri microfoni nel post partita mister Cerbone, caricando ancora di più i suoi per il proseguo della stagione. Un messaggio senza alcun dubbio importante e diretto quello del tecnico del Budoni, a testimonianza che nulla è perduto in questa fase di campionato. I punti in classifica generale, che per ora vedono gli isolani in piena zona spareggi playout, sono attualmente 13 – gli stessi dell’Ostia Mare – con un vantaggio di 4 punti su Trastevere e Boreale, entrambe a 9 e ad oggi in zona retrocessione diretta. Ora il vero salto di qualità per il Budoni sarà quello di abbinare alle prestazioni anche il fattore non certo secondario dei risultati. Ogni partita nasconde tante insidie diverse, i punti acquisiscono sempre più importanza e portare quindi nuovo fieno in cascina significa acquisire maggiore fiducia e serenità nel percorso verso la salvezza, obiettivo principale del Budoni in questa annata in quarta divisione. La costanza della combo prestazioni+risultati, senza dimenticare il fattore atteggiamento, sarà determinante per i biancazzurri già a partire dal prossimo match di campionato. Difatti i sardi faranno visita, allo Stadio Comunale Bruno Abbatini di Albano Laziale, ad un’altra formazione accreditata alle posizioni di vertice come il Cynthialbalonga di Marco Mariotti, attuale quarta forza del girone G di Serie D e reduce dal pareggio esterno per 1-1 all’Enzo Mazzella contro l’Ischia. (f.l.)
La Redazione