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Torres | Passiva e timorosa: contro il Gubbio un pari che fa male al morale

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Risveglio amaro in casa Torres all’indomani del pareggio per 0-0 contro il Gubbio, un risultato giusto per quello visto sul campo, ma che allo stesso tempo non sposa né le ambizioni da Serie B, né il percorso fatto in queste prime settimane del 2025 dai ragazzi di Alfonso Greco. Due punti lasciati indietro che gettano acqua sul fuoco dei sogni di un primo posto che la Virtus Entella, dopo il successo sul campo della Spal, sta sempre più legittimando.

Prestazione
Non è stata una bella Torres quella vista al Vanni Sanna nella gara contro il Gubbio. Una squadra spenta che di fronte al proprio pubblico, dopo la carica di entusiasmo arrivata dalla vittoria all’ultimo respiro contro il Sestri Levante, si è dimostrata poco coraggiosa al cospetto di un avversario venuto a Sassari con il coltello tra i denti. L’impressione dalle tribune era che, sia i rossoblù sia mister Greco, non si aspettassero questo atteggiamento così pressante da parte degli umbri, sensazione poi smentita dallo stesso allenatore romano in sala stampa: “Noi sapevamo che il Gubbio avrebbe fatto questa gara, ce lo aspettavamo”. Però il campo ha mandato dei segnali chiari: come la difficoltà nell’impostare dal basso e nel far salire la squadra. Un atteggiamento spaesato e confuso, in controtendenza con quello visto nelle ultime uscite, che ha portato i rossoblù a commettere diversi errori banali. Tutti aspetti che altro non hanno fatto che dare morale e carica agli avversari di giornata, facendo perdere la propria identità alla Torres.

Scelte
Tra le note dolenti della gara di ieri 9 gennaio c’è sicuramente quella relativa all’utilizzo del doppio centravanti, con Zamparo e Diakite schierati davanti a Fischnaller. Negativa sia perché la Torres è riuscita poco a servire le punte, ma allo stesso tempo perché l’intesa tra il numero 17 e l’ivoriano va ancora registrata e affinata. Segno meno sul registro anche perché l’utilizzo di Fischnaller così lontano dalla porta, sebbene la sua intelligenza calcistica gli permetta di interpretare bene il ruolo e la sua dedizione al sacrificio consenta ai rossoblù di avere un uomo di sostanza tra le linee. Un posizionamento dell’altoatesino che va a discapito della pericolosità offensiva che l’uomo più prolifico dei rossoblù può garantire. Scelte che non hanno permesso alla Torres di attaccare la profondità con mordente. Come avvenuto dopo l’ingresso di Varela con la velocità e la fisicità dell’ex Reggiana che hanno creato non pochi grattacapi agli ospiti. Però, come giustamente dice Greco, in campo ci sono gli avversari. Gli stessi che hanno dimostrato maggiore carattere e voglia di fare la differenza rispetto ai sardi.

Percorso
Un pareggio contro il Gubbio che gioco forza frena gli entusiasmi di primato della Torres. Un punto conquistato, ma allo stesso due punti persi dalla vetta con il successo della Virtus Entella contro la Spal che fa scappare la capolista sul +7. Con la Ternana avanti di una lunghezza che stasera sfiderà l’Arezzo, prossimo avversario di Antonelli e compagni. Ed è un peccato lasciare per strada questi due punti, specie se si considera le tante sfide difficili da affrontare lontano dal Vanni Sanna tra cui gli scontri diretti da giocare a Terni e Chiavari. Il percorso però è ancora lungo e la parola fine sulle possibilità di rimonta non le mette certo questo pari con il Gubbio. Un pareggio che non lascia rammarico perché arrivato in una gara difficile, ma allo stesso tempo un risultato che fa male al morale di una Torres che in questo mese di febbraio dovrà evitare passi falsi per continuare a credere in un aggancio che ormai appare estremamente difficile.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie C Torres
 
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