Al termine della prima sfida dei playout di Eccellenza terminata 1-1 tra Alghero e Ferrini, il tecnico dei giallorossi Mario Fadda ha parlato così ai nostri microfoni sulla prestazione della sua squadra e dell’importanza del risultato in vista della partita di ritorno. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“Dopo il loro gol abbiamo subito il colpo. Abbiamo sofferto principalmente le loro verticalizzazioni, in particolare nel primo tempo, anche se noi siamo sempre stati in partita, ribattendo colpo su colpo. Abbiamo sofferto anche la loro fisicità: su questi aspetti non siamo stati molto bravi. Però, ciò che rimane è che siamo riusciti a riprenderla con un calcio di rigore, tenendo la qualificazione aperta. Andiamo a giocarcela in casa loro come se fosse una finale. Sappiamo di avere le nostre possibilità, specialmente fuori casa. È ancora tutto aperto”.
Morale
“L’aria che si respira nello spogliatoio? È quella di una squadra consapevole di poter fare di più, ma che oggi non ci è riuscita anche per merito di un avversario tosto ed esperto, che non ce lo ha permesso. Però, dal momento che abbiamo levato di dosso la paura, abbiamo giocato, tenendo la palla lì e costruendo due o tre occasioni clamorose. Ripartiamo dal finale. Sarò un presuntuoso, ma sono una persona positiva. So con chi ho a che fare, e per questo sono convinto che ci giocheremo la salvezza in casa loro”.
Prestazione
“È mancata la personalità, in particolare all’inizio, in cui, per la troppa frenesia, non abbiamo fraseggiato, buttando via diversi palloni. La giovane età, purtroppo, questo te lo fa pagare. Quando non si è abituati a queste partite, la tensione rischia di fare brutti scherzi. Però, secondo me, dopo aver capito che potevamo fargli male, siamo andati a prenderci il pareggio”.
Futuro
“Io ho fiducia in tutti. L’ambiente è straordinario: in questa categoria è difficile trovare dei tifosi così calorosi. Io ho fatto una scommessa con me stesso a due mesi dalla fine: sono venuto qui per dare una mano a questa squadra e a questa dirigenza, fatta di persone per bene, che ci tengono tanto. Lo ripeto, non ho paura di andare a giocare a Cagliari questa salvezza. Conosco le nostre armi e sono convinto che potremo dire ancora la nostra”.
Pressione
“La pressione si gestisce facendo capire che è uno sport, è un gioco, un divertimento. Le pressioni ci devono essere per altre cose nella vita. Andiamo a giocare una partita di calcio che sarà importante e fondamentale, ma con la tranquillità di fare il nostro dovere. Se noi riusciremo a fare questo, sono convinto che saremo superiori a loro”.
Giuseppe Meloni