L’ex portiere del Cagliari dello Scudetto e della Nazionale Ricky Albertosi ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport: vi riportiamo alcune delle sue dichiarazioni.
Sul Cagliari
“Abbiamo fatto la storia, svelato un’altra Sardegna, restituito identità e dignità ad una terra che l’Italia aveva dimenticato. Una squadra di amici veri, con Beppe Tomasini siamo fratelli, ci sentiamo ancora. Quell’anno ho subito solo 11 reti – tra cui due autogol e un rigore – in 30 partite. Se l’anno dopo Gigi Riva non si fosse infortunato in Nazionale, avremmo vinto di nuovo. La mia maglia rossa? Ebbi l’idea guardando un portiere inglese. In allenamento Riva mi confermò che il rosso disturbava l’attaccante, diceva che sembravo più grande e lo inducevo a sbagliare”.
Su Riva
“Fumavo un pacchetto di Marlboro al giorno, ma Gigi pure di più. Scopigno lasciava fare: in campo davamo il massimo, non c’era nulla da rimproverare”.
Sull’eredità
“Mi piace Carnesecchi, un po’ mi ci rivedo. È spericolato, incosciente come si può esserlo da giovani. Io mi sono rotto due volte il setto nasale e ho perso quattro denti. Farà una grande carriera”.
La Redazione