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Cagliari, Angelozzi: “L’obiettivo resta la salvezza, ma vogliamo far divertire”

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Conferenza stampa di presentazione per il nuovo direttore sportivo del Cagliari, Guido Angelozzi, che da pochi giorni ha sostituito Nereo Bonato.

a cura di Roberto Pinna

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La situazione su Zortea nel mercato? “Lui è un giocatore forte sul quale c’è stato un investimento importante, se arriva un’offerta la valutiamo ma l’intenzione è quella di tenere quasi tutti. Poi va capito se i giocatori vogliono rimanere o vogliono andare via. Devi ascoltare anche le lamentele perché a me i giocatori con il mal di pancia non mi piacciono. Chi sta a Cagliari deve restare con la voglia, chi non la ha valuteremo il da farsi”.

Quanto influirà il ritiro sulle valutazioni per la costruzione della nuova squadra? “Stiamo lavorando per fare arrivare qualcuno il prima possibile, può arrivare domani come tra una settimana. Ma io non ho fretta, vado con i ritmi giusti. La fretta consiglia l’errore a volte. Qualche giocatore che abbiamo in casa poi lo devo valutare ancora perché non li conosco. Voglio capire cosa possono dare e poi ci adegueremo sul mercato”.

L’errore che fece il Frosinone in A due anni fa che il Cagliari non deve ripetere? “Lavorare per non fare errori come la sconfitta arrivata a Cagliari quando vincevamo 3-0. Dobbiamo essere bravi a non sbagliare certe cose a livello di mentalità. Guardate Cagliari-Bari dei playoff, all’andata i rossoblù meritavano di perdere, al ritorno senza San Pavoletti al 94′ magari non andavi in A. In certi momenti c’è una certa magia e dobbiamo provare a portarla dal nostro lato”.

Chi saranno i leader del nuovo Cagliari? “Cagliari ha Pavoletti, che ha passione, esperienza, che è legato a questa piazza. E poi Deiola, Mina, Luperto che hanno tantissima esperienza. E poi ci sono i vari Caprile, Adopo e compagnia che hanno fatto tanti campionati anche se sono giovani. Questa è una base forte che va solo completata per esprimersi al meglio”.

Ci saranno rinforzi a centrocampo dopo l’uscita di Makoumbou? “Sì, miglioreremo questa squadra in tutti i reparti. Non prenderemo uno simile ma un centrocampista dalle due fasi che sappia fare più ruoli sì”

Quale sarà l’obiettivo della nuova stagione e chi teme per la corsa salvezza? “Fare nomi di squadre non mi piace, il campionato di Serie A è tosto. Pensiamo al Cagliari e sono convinto che potremo fare un ottimo campionato. L’obiettivo principale resta la salvezza, poi se la raggiungeremo subito potremo fare altri discorsi. Ma il traguardo sarà confermare la categoria, anche perché la prossima Serie A vede delle neopromosse con grande capacità economica, saranno in tanti a lottare per non retrocedere”.

Che uscite ci saranno? “Stiamo lavorando, qualche uscita ci sarà, ma ci saranno anche degli acquisti. Ci sto lavorando e spero che prima del raduno ci sia già qualche novità. Ma non deve essere un assillo, partiamo da una buonissima rosa”

Cosa le ha chiesto Giulini per costruire la nuova squadra? “Il presidente mi ha detto: cerca di tenere l’asse principale della squadra e poi migliora i reparti dove manca qualcosa. Ma i discorsi sono condivisi da tutti, da staff, allenatore e direttore sportivo. Siamo un trio forte e abbiamo dietro una società solida. Vogliamo fare il bene del Cagliari, io non vi dirò mai chi vogliamo prendere ma posso garantirvi che vogliamo migliorare la struttura partendo da una solida base. La società ha già speso 30 milioni per confermare un gruppo di giocatori. E sinceramente di questi tempi è raro vedere un investimento così. Vogliamo fare un calcio sostenibile nel tempo e a volte devi sacrificare qualche giocatore per mettere in ordine i bilanci. Il presidente qui è da solo non c’è un fondo che mette soldi e poi scappa. Qui c’è una proprietà che fa di tutto per far crescere il Cagliari. Non ho mai visto un presidente così presente nel calcio italiano, ci tiene davvero tanto al club. Anche nel settore giovanile lui c’è sempre. Lui mi ha chiesto lavoro e rispetto e migliorare la rosa. In più costruire un sincero rapporto con i tifosi”.

Il rapporto con Pisacane? “Fabio lo conosco da anni, doveva venire a giocare con me a Bari e poi saltò tutto. Abbiamo le stesse idee di calcio, è stato un bel incontrarsi. A tutti e due piace lavorare con i giovani e questo è perfetto per il nostro percorso. Entrambi avremo pazienza con il materiale umano, se ci seguite quest’anno ci divertiremo”.

La strategia sarà quella di trovare talenti a poco in Sardegna, come si cambia questa mentalità in una squadra? E quanta voglia c’è di riscatto dopo Frosinone? “Le due stagioni di Frosinone in realtà non sono andate male. Solo l’ultimo anno in B è andato meno bene. In A siamo retrocessi al 94′ e dico solo Empoli-Roma per non riprendere le polemiche. Abbiamo fatto 35 punti con la formazione più giovane d’Europa. E guardate dove giocano quei giocatori che avevamo, da Soulè a Zortea. A livello lavorativo quella è stata un’ottima stagione. L’anno scorso dovevamo stare nei primi posti e poi la stagione è stata sfortunata. Però abbiamo già venduto giocatori incassando una somma importante. Le stagioni vanno valutate a 360 gradi. Che Cagliari sarà? Il presidente ha cambiato mentalità, quando affidi la panchina a un allenatore come Pisacane ha già tracciato una strada. Il Cagliari poi ha fatto un base solida grazie al lavoro di Bonato. Io cercherò di portare dei rinforzi, grazie ai miei collaboratori, ma la squadra è già strutturata. Dall’oggi al domani non si cambia tutto, è un percorso che tutti dentro il Cagliari abbiamo iniziato. Vogliamo andare avanti con la filosofia sulla valorizzazione dei giovani. Ieri abbiamo fatto una riunione con tutti i dipendenti, io mi sono emozionato a vedere tutti questi dipendenti così legati al territorio e alla maglia. In altre società io non avevo trovato questo. Il Cagliari è un club in netta crescita, magari voi non ve ne accorgete ma io che vengo da fuori sì”.

Quali sono le difficoltà di questo nuovo progetto? “Sinceramente ho tanta energia dentro che non vedo difficoltà, scalerei una montagna per Cagliari. Porto il mio entusiasmo, ora ho il compito di conquistare la società e tutta Cagliari e tutta la Sardegna. Vi garantisco sempre passione. Io sono uno che ha sempre fatto sacrifici. Io ho lavorato in piazze grosse e difficili, ma questo ti stimola ancora di più nel lavoro. E sempre con educazione e rispetto verso la gente. Alla fine il pubblico che vive intorno alla squadra è la cosa importante”.

Si aspettava la chiamata del Cagliari? “Per me essere qui è bellissimo. Alla mia età non è facile essere chiamato da un club come Cagliari. Sono molto orgoglioso di questo. Mi ha chiamato Giulini di lunedì sera, io il martedì dovevo firmare per un altro club, poi mi ha contatto Romei ma io non ci ho pensato un attimo. Ho fatto una cosa che non si dovrebbe fare e ho cambiato all’ultimo idea perché ero strafelice. Mi ha invitato il presidente a cena e io ho subito accettato”.

I saluti del nuovo diesse del Cagliari Angelozzi: “Io vorrei ringraziare il presidente Giulini per questa opportunità, sono in un grande club. Ringrazio anche il mio ex presidente Stirpe che mi ha dato la possibilità di venire a Cagliari liberandomi dal contratto in essere. Spero di ripagare questa grande fiducia con tanto lavoro e lavoro fatto bene. Con il tempo mi conoscerete, io sono un uomo di campo e lì sempre mi troverete. Quando al Cagliari servirà Guido ci sarà sempre”.

L’intervento iniziale del direttore generale Stefano Melis: “Iniziamo questa nuova stagione con soddisfazione, per me è un onore aprire in prima persona questo nuovo capitolo. Pisacane e Angelozzi saranno due protagonisti indiscutibili della prossima stagione”.

11.50 – Guido Angelozzi, ex ds di Frosinone e Sassuolo, ha sostituito Nereo Bonato nel ruolo di direttore sportivo dei rossoblù. I dettagli sul suo profilo nel nostro pezzo.

11.40 – Segui anche le parole di Fabio Pisacane: qui il nostro live testuale.

11.30 – Buongiorno amiche e amici di Centotrentuno, siamo pronti a raccontarvi le prime parole in rossoblù del direttore sportivo Guido Angelozzi. La conferenza stampa inizierà a breve

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