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Cagliari, Pisacane: “Non sono Guardiola, ma porto spirito di sacrificio e identità”

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Conferenza stampa di presentazione per Fabio Pisacane, nuovo allenatore del Cagliari: il tecnico risponderà alla prime domande in merito alla squadra e al mercato dei rossoblù.

a cura di Roberto Pinna 

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Un commento sulla morte di Diego Jota di queste ultime ore? “Ci ha sconvolto questa notizia, me l’ha comunicata Andrea Cossu e ci ha sorpreso un po’ tutto. Lascia tre figli e ci dispiace tanto. Ci uniamo al dolore della famiglia”

Da Idrissi a Cavuoti e Veroli, quali giovani valuterete in ritiro e quali della Primavera saranno aggregati? “Idrissi e Veroli sono due ragazzi che hanno già fatto esperienza e sarebbe un peccato non valorizzarli a casa nostra, non sono più calciatori da settore giovanile. Liteta e Vinciguerra li conosco bene e spero possano stupire un po’ tutti e dare ragione al sottoscritto per le qualità che intravedo in loro. Ci seguiranno in ritiro e ci aiuteranno nell’aspettare i tempi di recupero di alcuni infortunati. Con lo staff vogliamo costruire qualcosa, parlare del passato e di quanto fatto in Primavera ora però sarebbe banale”.

Ritrovare gli ex compagni Deiola e Pavoletti? “In realtà ho giocato anche con Marin, Zappa e Rog. Sono cinque compagni con i quali ho raggiunto tanti obiettivi. Tutti vogliamo dare tanto per Cagliari e sappiamo il sacrificio che deve esserci. Cambiano i ruoli ma non cambia il rispetto. Cambiano gli scenari ma la stima è la stessa. Queste saranno le basi per trasferire agli altri giocatori quello che Cagliari chiede. I social? Io mi sono staccato se non per eventi. Un allenatore come me che ha iniziato stamattina non deve pensare ai social”.

Cosa gli hanno detto i ragazzi della Primavera dopo la promozione in prima squadra? “Abbiamo fatto un percorso forte e di valore insieme, i trofei poi aiutano in questo. Erano felici per me, quando alleni un giovani percepisci il lato caratteriale, tanti mi hanno scritto, tanti li ho visti di persona. Non è nulla di nuovo per me, abbiamo costruito qualcosa che resta lì”.

Cosa manca ai giovani per il salto dalla Primavera alla prima squadra? “I ragazzi vanno messi nelle condizioni di sbagliare per la loro crescita. In Primavera parliamo già di ventenni e non possiamo più parlare di giovani perché a 20 anni ci sono giocatori che fanno la Champions o giocano titolari ovunque in prima squadra. Io posso promettere di mettere tanta cura per la loro crescita”.

La partenza di Makoumbou apre alla ricerca di un sostituto? “Lui ha dato tanto in questi anni, così come Viola, Augello, Palomino o Jankto. Sono tutti grandi giocatori che vanno ringraziati, così come va ringraziato Davide Nicola. La salvezza non è mai banale. Stiamo lavorando per non farci trovare impreparati a centrocampo dopo la partenza di Mako”.

Come vuole utilizzare Gaetano e Prati? “Gaetano è un giocatore che ha bisogno di non essere imprigionato nei vincoli tattici, cercheremo di valorizzarlo e di responsabilizzarlo. Prati idem. Lui in questi anni ancora non si è espresso per quanto vale e mi auguro che quest’anno possa farlo”.

Il sostegno dei tifosi che si vede già nella campagna abbonamenti? “Per l’amore che provo verso questi colori per me è una forte responsabilità. Sappiamo che abbiamo un popolo intero alle nostre spalle. Ci sono tanti bei ricordi ma nel calcio conta il domani e da domani noi dovremo correre tanto e parlare poco. Ringrazio i tifosi per l’ottima campagna abbonamenti senza precedenti. Io non prometto nulla se non che servirò il Cagliari e non mi servirò mai del Cagliari. Questa è la mia filosofia. Voglio rendere orgogliosi i cagliaritani”.

Che Cagliari sarà, in campo e sul mercato? “Ho avuto la fortuna negli ultimi anni di vivere sia mister Ranieri che Nicola. Questa squadra ha usato due vestiti il 352 e il 4411, io penso che il concetto del modulo sia un po’ superato. Il modulo serve più a come vuoi difendere in base ai tuoi principi. Vorremmo con lo staff occupare bene gli spazi e avere una forte identità, compatti senza palla e coraggiosi con la palla”.

Cosa gli ha insegnato l’ultima stagione? “Il corso Uefa Pro mi ha lasciato tanto, specie con il confronto con i colleghi che stimo. Ma io parto da lontano, vista la mia storia con il ginocchio e i tanti infortuni da subito avevo iniziato a studiare. E questo mi ha perso nel tempo di crescere con costanza. Ho scelto uno staff con uomini che mi possano dare una mano, sia lato umano che sul campo. Come sarà Giacomo Murelli. Io sono ambizioso, non vengo a fare il Guardiola ma metterò sempre il sacrificio. Ma le idee non mancheranno e possiamo fare qualcosa di importante. Sono felice di iniziare questa mia avventura con un uomo buono come Angelozzi, anche se a Bari saltò tutto perché poi lui non mi ha voluto (scherza, ndr). Io vorrei essere uno dei tanti allenatori lanciati da Angelozzi nel calcio che conta”.

Quali saranno i valori del nuovo Cagliari di Pisacane? “Ci vuole tanta pazienza. Quando fai un progetto come il nostro la pazienza deve essere la prima arma. Questa squadra ha già degli elementi che vengono dal settore giovanile. Io non voglio cambiare la mentalità, non cambio nulla, voglio dare continuità a un qualcosa che il club già stava iniziando a portare avanti negli ultimi anni”.

Quali sono le paure per questa nuova avventura? “La paura è dentro ognuno di noi e ci deve spingere a raggiungere i traguardi. La sana paura spinge gli uomini. Io ho avuto paura in carriera di non essere all’altezza e l’ho combattuta con la voglia di lavorare. La stessa paura che ho avuto quando ho preso la Primavera, a stagione in corso, dovendo salvare la categoria”.

Quanta ha pensato a questi 10 anni che ti hanno portato dal campo alla panchina del Cagliari? “Ogni anno dentro il Cagliari per me è stato un percorso importante e son sempre voluto rimanere qui perché per me la Sardegna è sempre stata un punto di arrivo. La vita è bella per questo e spesso ti dà delle cose incredibili come queste”

11.46 – Fabio Pisacane è da poche settimane il nuovo allenatore del Cagliari. Il tecnico campano ha preso il posto dell’ex Davide Nicola. I dettagli nel pezzo.

11.40 – Segui anche le parole di Guido Angelozzi: qui il nostro live testuale.

11.30 – Buongiorno amiche e amici di Centotrentuno, siamo pronti a raccontarvi la prima conferenza stampa del nuovo allenatore del Cagliari, Fabio Pisacane. La conferenza inizierà a breve.

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