Il tecnico del Cagliari Primavera, Michele Filippi, ha parlato in conferenza stampa a margine della sconfitta interna per 3-1 contro il Lecce. Queste le sue dichiarazioni.
Mister Filippi, è arrivata oggi una sconfitta contro la capolista Lecce. Eppure nella prima mezz’ora si è visto un grande Cagliari.
“Abbiamo continuato come nel finale di Napoli. Il Cagliari ha ripreso a fare quello che ha fatto per lunghi tratti della stagione, dimostrando la solita identità. Sul gol loro, su una rimessa laterale nella nostra metà campo, potevamo essere un po’ più presenti anche perché in quel momento della partita potevamo andare al riposo in vantaggio. Nel complesso, penso che sia stata una prestazione giusta, condizionata ovviamente nell’evoluzione dai gol presi, che hanno fatto perdere un po’ di sicurezza e tranquillità alla squadra. Tuttavia penso che alla lunga, continuando a lavorare e facendo prestazioni di questo tipo, si possa ritrovare il filone che momentaneamente abbiamo perso”.
Siete andati subito a prende alti il Lecce ma alla fine forse avete pagato lo sforzo fatto durante la gara.
“È sempre stata un po’ la nostra matrice quella di essere aggressivi, selezionare le palle da attaccare. Nel primo tempo, in particolare, ne abbiamo create tante, eravamo giusti, riuscivamo a ricacciarli indietro. Quando avevamo la palla, avevamo la lucidità e la tranquillità di invadere la loro metà campo. È chiaro che poi, a volte, il possesso palla degli avversari ti costringe ad abbassarti però la partita è stata preparata sul filone di partite già giocate, per cui posso solo dire che quando mettiamo in campo quell’idea, poi le partite le riusciamo a indirizzare dove vogliamo. Ora bisogna avere la forza e la continuità di andare avanti e non farsi condizionare troppo e riprendere il filone appena smarrito”.
Vi è mancata un po’ di cattiveria nella parte centrale del primo tempo dove potevate mettere il Lecce ancora più in difficoltà.
“Sì, anche se secondo me alcuni palloni nella parte centrale del primo tempo potevamo gestirli meglio. […] Negli ultimi 25 metri non tirare in porta o fare un cross fuori misura alla fine ti può dare anche un senso di inconcludenza che invece non sembrava esserci. Nel secondo tempo, oltre a non aver dato la stoccata quando bisognava darla, secondo me dovevamo riprendere a palleggiare. Il cambio di Carboni ci ha costretto a rivedere quello che era il film della partita, abbiamo provato a mettere un attaccante in più che però contro una squadra fisica come il Lecce probabilmente non era una cosa che pagava. L’idea si imballava tra quella di far entrare subito Conti e mantenere la stessa struttura o far entrare Konate e rimanere con un centrocampo a due. Forse la prima idea poteva pagare di più ma poi l’abbiamo rimessa subito in campo con Conti e Masala perché sembrava che la squadra potesse avere più palleggio. Poi sono mancate probabilmente le energie e da quel momento in poi abbiamo faticato a mettere pressione, a gestire il possesso e senza creare occasioni per andare a pareggiare la partita”.
Nel prossimo turno ci sarà lo scontro diretto contro la Sampdoria. Da dove riparte questo Cagliari?
“Si riparte secondo me da due partite in cui la squadra ha ricominciato a giocare come ha fatto nella prima parte di stagione ma anche tutto gennaio. Si riparte da lì con la consapevolezza che, attraverso il gioco, questa squadra tornerà a fare risultato cercando di curare meglio qualche dettaglio e dare qualche sensazione di fragilità in meno. Ora i contenuti devono portare la testa verso quello che sappiamo, in modo tale da riportare a casa un risultato positivo. Penso che basti una vittoria per cambiare nuovamente l’inerzia”.
La Redazione