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Michele Filippi, tecnico del Cagliari Primavera

Cagliari Primavera, Filippi: “Punto positivo, giocata una buona partita”

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L’allenatore del Cagliari Primavera, Michele Filippi, ha parlato ai nostri microfoni dopo il pareggio interno per 0-0 ad Asseminello contro l’Empoli. Queste le sue parole.

Mister Filippi, un pareggio che interrompe una serie di risultati negativi. C’è però qualche rimpianto visto quanto avete creato nel secondo tempo?

“Innanzitutto penso che sia un punto positivo che è figlio di una prestazione buona, comunque ricca di contenuti per cui l’entità del bottino va rianalizzata in funzione di come si arriva poi al risultato. Il primo aspetto da sottolineare è che la prestazione è stata giusta, solida, compatta, di una squadra presente in campo, che ha cercato di fare la partita dal primo all’ultimo minuto. Effettivamente è mancato solo il gol. Su quello potevamo essere più bravi a gestire qualche situazione sporca capitata negli ultimi 25 metri e poi potevamo essere maggiormente bravi a cercare di fare un po’ quelli che erano gli intenti della gara cioé mettere qualche palla laterale dentro con maggiore frequenza, anche perché sapevamo che era una situazione che loro soffrivano particolarmente. La squadra però, soprattutto nella costruzione della manovra, ha palleggiato bene, l’ha fatto con personalità, con pulizia. A volte ci siamo fatti trascinare, specie nel primo tempo, da un po’ di fretta nell’arrivare in avanti senza aver preparato prima la copertura del campo però sono dettagli che i ragazzi poi sono stati bravi a correggere nel corso della partita, per cui va bene così. È un punto positivo. Si cerca di vincere, si vuole sempre vincere però bisogna tenere conto delle difficoltà della gara e delle problematiche che gli avversari ti pongono”.

Nel secondo tempo avete aumentato il peso offensivo, anche con l’ottimo ingresso di Vinciguerra. Secondo lei manca quel qualcosa in più negli ultimi 20 metri?

“Questa è una squadra che, dalla ripresa del campionato in poi, ha attraversato un momento particolare perché ha avuto difficoltà nell’avere continuità di lavoro sia per la presenza di infortuni che ci hanno riguardato direttamente e che hanno condizionato la nostra rosa ma anche per qualche infortunio che ha inficiato la prima squadra e, di conseguenza, ha determinato che molti nostri giocatori – con piacere – andassero in prima squadra interrompendo un po’ un percorso di lavoro al quale noi ci affidiamo tantissimo e penso che abbia rappresentato la più grande risorsa durante tutto il girone d’andata. Ora. pian piano, stiamo recuperando tutti i giocatori – Vinciguerra è uno di quelli – e ovviamente le possibilità tecniche che abbiamo lì davanti, soprattutto nelle caratteristiche, possono variare. Si è cercato un po’ di cambiare il tipo di partita anche adattandosi a quello che era il film della gara. Ci aspettavamo comunque una squadra, l’Empoli, che potesse provare a palleggiare un po’ di più e invece ci siamo resi subito conto che difendevano molto bassi, addirittura a volte facevano una linea di 6 giocatori abbassando i due esterni alti, palleggiavano poco, sporcavano molto la gara per cui, a quel punto, era molto più produttivo probabilmente andare a creare i duelli sulla loro linea difensiva. L’idea, fondamentalmente, è stata questa. Non avevamo bisogno di tanti giocatori che costruissero, che palleggiassero, per cui l’idea era quella di togliere un giocatore in costruzione e mettere un giocatore più in su negli ultimi 25 metri e attaccare la loro linea difensiva ed è una soluzione che ha pagato. Ripeto: dobbiamo essere più bravi a mettere qualche palla dentro in più non buttata dentro l’area di rigore ma intendo dallo sviluppo esterno. Oggi le note liete sono il recupero di alcuni giocatori che erano da tempo fuori, adesso aspettiamo di recuperare tutti in maniera tale da mettere tutti i giocatori nelle migliori condizioni per far bene perchè in molti, da gennaio, si sono dovuti adattare a svolgere dei compiti non propriamente consoni alle loro qualità e alle loro caratteristiche per gestire un momento di difficoltà. Ci tengo anche a dire che, secondo me, a parte la partita con l’Inter che è stata una partita che non abbiamo giocato secondo quelle che erano le nostre aspettative, le altre sono state partite interpretate correttamente, che ci possono dare qualcosa in prospettiva pur non avendoci dato punti. Dobbiamo continuare il nostro percorso con tranquillità, dobbiamo guardare solo a noi e affrontare, come dico sempre, partita dopo partita perché questa è la realtà di questo campionato estremamente equilibrato e alla fine vediamo dove riusciamo ad arrivare”.

La Redazione

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