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Cagliari, senti Spalletti: “Al posto di Retegui potrei chiamare Piccoli”

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In occasione della conferenza stampa di presentazione dei quarti di finale di Nations League contro la Germania, in programma domani 20 marzo alle ore 20.45 allo stadio San Siro di Milano, l’allenatore dell’Italia Luciano Spalletti ha parlato non solo del match che affronteranno gli Azzurri, ma anche della situazione legata alle condizioni di Retegui e alle possibili decisioni da adottare in vista della gara di ritorno di domenica 23 marzo a Dortmund. Di seguito le parole del ct della Nazionale riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

Sulle condizioni di Retegui

“L’abbiamo mandato a casa perché non ce l’avrebbe fatta, però si spera che recuperi con l’Atalanta per il campionato. Non ha un problema ben definito, ma un affaticamento. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio vedere come va la prima sfida: può darsi che possa avere bisogno di una prima o una seconda punta in base ai recuperi di Zaccagni e Cambiaso. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli, altrimenti Baldanzi”.

Sul fascino della sfida tra Italia-Germania

“È vero. Per i trascorsi, perché sono due nazionali fortissime, lo sono sempre state, e per la tipologia dei risultati che sono venuti fuori: hanno dato forza al fascino della partita. Sono convinto che sarà una bella gara, che entrambe giocheranno per vincere, a viso aperto. È chiaro che, se non saremo bravi nella gestione di alcune fasi della partita e dovremo rincorrere sempre, sarà molto difficile poterne uscire in maniera positiva. Per cui noi si va a giocare la nostra gara, loro ci metteranno la qualità che hanno: in alcuni momenti saremo costretti a scegliere come starci in questa qualità che esibiranno. E poi noi si vuole vincere: staremo a vedere”.

Verso le qualificazioni ai Mondiali

“Noto che sono convinti delle qualità che hanno e del tentativo di metterle in pratica. Mi sembrano ragazzi che riflettono su quello che devono fare: così si cresce. Se lavori in una direzione ripetuta per crescere, stai sicuro che cresci. Sono qualità che vedo nei nostri calciatori: li vedo riflettere, li vedo vogliosi di crescere”.

La Redazione

 
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