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Cagliari, Usai: “Nicola? Soddisfatti, ma avremmo voluto valorizzasse meglio alcuni giocatori”

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Il vice-presidente del Cagliari Fedele Usai è intervenuto ai microfoni di Radiolina durante la trasmissione “Il Cagliari in diretta”: vi riportiamo alcune dichiarazioni del vice-presidente rossoblù.

La stagione 
“Abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati, sostituire un mostro sacro come Ranieri non era facile. Abbiamo ringiovanito la rosa e da un certo periodo in poi, non siamo stati mai sotto la linea di galleggiamento anche se la salvezza è arrivata ufficialmente alla penultima giornata. Penso che i tifosi abbiano il diritto di sognare, se parlo da tifoso mi sarebbe piaciuto avere l’ambizione di stare nella colonna sinistra della classifica, ma questa era davvero una stagione piena di incognite”.

Sul rapporto con Giulini
“Mi sono incontrato con Tommaso qualche anno fa, siamo amici e ho grande stima nei suoi confronti. Tutti siamo sottoposti alla critiche, Tommaso lo è ancora anche indebitamente. Faccio il vice-presidente pro-bono, lo faccio per passione e per rispetto di Tommaso, ma anche per il fatto che mio padre e mio nonno erano tifosi del Cagliari. Soffro ancora nelle partite importanti, come andare dal dentista: preferisco andare in curva a volte per scaricare la tensione”.

Strategia
La rosa rispetto all’anno scorso è più giovane, con talenti importanti, ma questo non significa niente quando scendi in campo. Credo che il punto vero sia il piano e la strategia di crescita dietro una società come il Cagliari. Il calcio è cambiato dal punto di vista della competitività e delle attenzioni, se vogliamo concedere ai tifosi il diritto di sognare bisogna lavorare nel creare identità della squadra e della società. Questa non significa una “sardizzazione” in tutte le componenti, ma di creare un senso di appartenenza come sta avvenendo con le formazioni giovanili con la Under 17 nelle finali playoff Scudetto e la Primavera che ha sollevato un trofeo, la Coppa Italia. Gli arrivi di Obert e Luvumbo in prima squadra penso siano anche frutto di questa strategia, dobbiamo continuare a investire sui prospetti e sul lungo periodo Il Cagliari ha un suo DNA, quello di creare compattezza e senso di appartenenza che coinvolge tutti, se continuiamo a fare questo possiamo sognare. Il Cagliari è una società sana finanziariamente, abbiamo creato un comparto giovanile importante apprezzato in Italia e non solo. Abbiamo un centro sportivo di primo livello e tutte queste cose sono importanti”.

Su Nicola
“Martedì avremo un incontro con lui. Non era facile sostituire Ranieri e fare questo campionato ottenendo la salvezza, ma ci sono degli asset societari e, parlo di giocatori, che mi sarei aspettato di vedere valorizzati di più. Questo è un tema di cui parleremo con l’allenatore che è una persona che stimiamo: vediamo se riusciamo a proseguire su questa strada. Il campionato l’anno prossimo sarà ancora più competitivo, ci saranno Pisa e Sassuolo che allestiranno delle rose forti. Ci siamo presi una settimana di tempo per ricaricare le pile, è stato un campionato duro e quindi è anche per questo che abbiamo lasciato trascorrere un po’ di tempo prima di vederci con Nicola. Sono soddisfatto di quanto fatto dal nostro allenatore, bisogna solo capire se alcune cose di questo campionato che potevano essere fatte diversamente possano costituire la base per il prossimo campionato. L’errore fatto con la conferma di Semplici? Si impara tanto, quindi è importante avere una convergenza sulle strategie per evitare errori”.

Sui rinnovi di contratto e i riscatti
“Sono contento del rinnovo di Deiola e davvero mi dispiace vedere qualche attacco nei suoi confronti. Lui è un ragazzo che dà tutto dentro e fuori dal campo, rappresenta l’identità del Cagliari. Non è strano che nelle partite decisive abbia rivestito un ruolo fondamentale, è una figura romantica che in altre parti sarebbe più apprezzata. Rappresenta i valori che tutti dovremmo avere in società. Sui possibili riscatti parliamo di tre giocatori che apprezziamo, ci piacerebbe trattenerli e ci impegneremo a farlo anche se è complicatissimo. A questi si aggiunge l’acquisto di un giocatore che purtroppo non ha reso come ci aspettavamo, e dovremo capire perché, anche se è risultato incisivo in alcuni tratti del campionato in cui è stato disponibile. Ho trovato le scritte nei confronti suoi e di Elia Caprile davvero vergognose. Ci eravamo accordati con Gaetano che un secondo dopo la matematica salvezza lui avrebbe fatto questa pulizia al ginocchio per averlo pronto per il ritiro, mentre Elia già con il Venezia sembrava Robo-cop con tutte quelle infiltrazioni fatte per giocare, per questo trovo quelle scritte fuori luogo”.

Sullo stadio 
“A oggi guardiamo allo stadio con un certo ottimismo, cosa che non avevamo fino a poco tempo fa”.

La Redazione

 

 

 

 

 

 

 

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