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Cellino: “Brescia in vendita? Cagliari e Leeds li ho ceduti a persone serie”

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Lunga conferenza stampa dell’ex presidente del Cagliari, ora patron delle Rondinelle sul futuro del club lombardo. Vi proponiamo un estratto dalle parole riportate dai colleghi di Bresciaingol.

Massimo Cellino non ama certamente il concetto di banalità. E le sue dichiarazioni seguono questo paradigma, come in occasione dell’ultima conferenza stampa tenuta dal vulcanico patron del Brescia Calcio. Sul futuro societario delle Rondinelle, Cellino è stato chiaro: “Brescia in vendita? Ho comprato il Cagliari e poi l’ho venduto, ho preso il Leeds e l’ho risanato. Brescia non è nelle condizioni devastanti del Leeds, ma era in difficoltà. A me piace risanare le aziende, ho lavorato tanto, ora inizio a vedere i giusti collaboratori e quindi voglio godermela questa azienda. Ho fatto tanti errori, ma sempre per il bene del club, per la sua sopravvivenza. Se devo andare in pensione me lo deve dire il calcio, mi metto in discussione ogni giorno. Non ho intenzione di svendere. C’è stato qualche corvo o sciacallo che ha cercato di prendere il club, un paio li ho visti girare e penso anche voi. Non mi auguro mai che il Brescia finisca in mano a certi condor. Cagliari e Leeds li ho ceduti in mano a persone serie (Tommaso Giulini e Andrea Radrizzani, ndr). Non sono uno che deve scappare di notte. In questi anni ho fatto tanto, ma non avevamo nemmeno un ufficio. Ora faremo una bella sede qui al campo di Torbole, una Club House con un ristorante per far entrare tutti e stare insieme. Per fare questa casa ho subito denunce e indagini”.

I calciatori fatti crescere a Cagliari

“Gli esami li passa chi li dà, è più facile passarli tutti insieme. Con quello che incassiamo con gli abbonamenti in B non ci pago un giocatore, non è una questione economica, ma di sentirci vincenti. Siamo onorati di rappresentare Brescia, non sono i soldi che fanno la differenza. Se un giocatore è sbagliato sono il promo a rinunciarci. Daniele Conti l’ho aspettato 6 anni, Suazo 7, come O’Neill e Francescoli, mentre Dely Valdes e Dario Silva all’inizio non erano nessuno. Tanti miei colleghi presidenti lavorano in modo vecchio, per fare la Serie A bisogna ogni giorno scoprire l’acqua calda. Brescia non può competere con Milan e Inter, ma con le altre sì. Quando torneremo in Serie A sarà perché è giusto. L’ anno scorso non è stata una stagione buttata del tutto. Huard, Karacic, Van de Looi, Bertagnoli hanno più esperienza, Bisoli sta acquisendo personalità da capitano come suo papà a Cagliari. Abbiamo Ayè e Olzer che speriamo stiano bene, Bianchi che può farci vedere belle cose: l’anno scorso l’ho preso proprio in prospettiva. Dovevo prendere Coda, 34 anni, con 7 anni di contratto? Allora riprendiamo anche Caracciolo… Spero che le incertezze si trasformino in certezze”.

La Redazione

TAG:  Serie B
 
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