C’è stata anche un po’ di Sardegna alla cerimonia di premiazione dei Collari d’oro del CONI 2024 svolta oggi nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’ di Roma: tra i numerosi sportivi premiati ci sono state anche le due medagliate d’oro a Parigi 2024 Alessia Orro e Marta Maggetti.
La cerimonia ha visto premiati le medaglie d’oro dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, i campioni del mondo, i grandi tecnici, le società sportive e le personalità che si sono distinte nel corso dell’anno . “Abbiamo raggiunto risultati straordinari, ma sappiamo di non poter vivere di rendita- ha dichiarato il presidente del CONI Giovanni Malagò– . Ogni volta si scrive una nuova pagina del meraviglioso libro della storia dello sport italiano. Nel 2024 l’Italia è terza nel ranking mondiale di tutte le discipline olimpiche considerando le competizioni internazionali. È la classifica che più di tutte rende l’idea delle forze mondiali dello sport. Primi gli Stati Uniti, seconda la Francia, terza l’Italia. Questo terzo posto è confermato nella classifica del numero di podi. Slittiamo al quarto posto solo nel numero di vittorie. Questo fa capire la forza del nostro meraviglioso 2024: 3.686 atleti sono andati a punteggio, 1.585 in top 3, 485 hanno vinto una medaglia d’oro. Non era mai successo”.
Sul palco anche Marta Maggetti che ha ricevuto il collare d’oro in seguito al meraviglioso primo posto conquistato nelle acque di Marsiglia nell’ iQFoil al termine di una medal race tutta in rimonta. La velista cagliaritana è stata premiata insieme agli altri medagliati a Parigi 2024 della vela italiana Ruggero Tita e Caterina Banti, e a Nicolò Renna campione mondiale dell’iQFoil. Non è stata presente alla cerimonia per ritirare il premio insieme alle altre compagne Alessia Orro: la palleggiatrice di Narbolia, oro a Parigi 2024 con l’Italvolley, non ha potuto presenziare a causa del mondiale per club che vede la sua Vero Volley impegnata nelle prossime ore. La squadra della pallavolista sarda sarà infatti impegnata in Cina per la prima partita contro le brasiliane del Gerdau Minas nella prima partita della competizione iridata.
La Redazione