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Dinamo, Bulleri: “Contro Milano dovremo andare oltre i nostri limiti”

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Le parole di Massimo Bulleri, coach della Dinamo Sassari, all’indomani della sconfitta in FIBA Europe Cup contro Cholet e in vista della partita di campionato contro l’Olimpia Milano di sabato 8 febbraio.

Momento
“Quella contro Cholet è stata una partita nella quale voglio cogliere più gli aspetti positivi che negativi, anche se l’aspetto principale è sempre la vittoria che non è arrivata. Ci sono però tante cose positive, la partita si è decisa per un approccio non così solido e aggressivo come ci aspettavamo. Nel corso della partita siamo riusciti a migliorare con il giusto agonismo e abbiamo perso solo nel finale. Peccato, ma ora voltiamo pagina. Con Milano sarà una partita dal pronostico che sembra scontato, che non ci vede favoriti. Quindi per noi deve essere motivo di rivalsa. Stiamo parlando di una squadra di Eurolega, con qualità e fisicità, ma anche versatilità. Vedremo di inserire Rashawn e vedere chi sarà della partita e chi no per il discorso degli stranieri a referto. Dobbiamo cercare di andare oltre i nostri limiti”

Su Thomas
“Per ora ha fatto solo un allenamento, tra l’altro nel giorno in cui ha fatto le visite mediche. Vediamo un po’ come stiamo e chi portare a referto, anche dopo ieri: prenderemo le nostre decisioni sabato mattina dopo l’allenamento”.

Approcci negativi
“Difficile spiegare gli approcci della squadra. Non ho una risposta, ma questo è uno dei margini di crescita che dobbiamo colmare il prima possibile”

Sulle condizioni di Bibbins
“Sto aspettando notizie dal comparto medico, spero di avere aggiornamenti a breve”

Su Sokolowski
“La notizia più importante è che si stia allenando da una settimana e stiamo gestendo il suo problema al piede. Per averlo al top ci vorrà ancora tempo, è stato fermo diversi mesi e dovrà ancora recuperare la condizione. Ieri ha dato spunti positivi importanti”.

Ancora sulla gara contro Cholet 
“Quintetto degli italiani? Penso non esista un discorso del genere sulla nazionalità del quintetto in campo, ma ci sono assetti che funzionano e altri no. I margini di crescita devono essere sull’approccio, dobbiamo aumentare il rendimento che abbiamo avuto per 30′ fino a 40 minuti”.

Sui lunghi
“L’attacco deve essere un attacco dove tutti sono a proprio agio e tutti devono essere coinvolti in base al loro talento. La palla ai lunghi va passata quando si può passare”

La Redazione

 

 
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