Poche ore fa, la Dinamo Sassari ha annunciato sui suoi canali social il rinnovo del coach Massimo Bulleri fino al 2027. Sul suo canale Youtube, il club ha pubblicato un’intervista all’head coach proprio per celebrare il suo rinnovo di contratto. Ecco le sue parole.
Sull’inizio dell’avventura a Sassari
“Quando ho avuto l’opportunità di cambiare ruolo non ho posto davanti a me obiettivi o traguardi personali particolari. Ho intrapreso questo percorso con l’idea di fare il meglio possibili settimana dopo settimana, con l’obiettivo finale di salvare la categoria. Questo è stato l’approccio emotivo avuto dall’inizio e mantenuto fino alla fine. Dare il meglio possibile partita per partita, dando il meglio anche durante la settimana. Ho cercato di porre me stesso nella maniera più trasparente e spontanea possibile giorno per giorno, cercando di trasmettere questi sentimenti ai giocatori. Nessun paragone tra prima e dopo, ma ho cercato di mettere le mie emozioni e me stesso all’interno della squadra”.
Qualità umane
“L’ambizione va misurata alla realtà. Le cinque vittorie sono state un premio per i giocatori rispetto a quanto sono riusciti a mettere in campo. C’è rammarico per non aver continuato un certo tipo di percorso tecnico a causa degli infortuni, ma dobbiamo guardare il quadro nella sua interezza: secondo me ci sono più aspetti positivi che negativi. I giocatori sono andati oltre agli infortuni, sacrificandosi nell’interesse della squadra. Tutto ciò è stata una chiara cartina tornasole della qualità umana di questo gruppo”.
La svolta della stagione
“Partita della svolta? Treviso. Ci siamo arrivati con strascichi importanti e questo rendeva la partita importante. L’abbiamo giocata con un roster ridotto e l’abbiamo vinta con grande solidità, freddezza. Questo ha acceso in noi una fiammella e abbiamo pensato di essere sulla strada giusta. Da lì sono nate le altre partite e lo spirito combattivo che continua a esserci”.
Futuro
“Mi piacerebbe vedere una continuità fra lo spirito e l’ardore di quest’anno e di ritrovarlo l’anno prossimo. Vedremo cosa riusciremo a fare sul mercato, ma questo deve essere il collegamento tra questa stagione e quella successiva. Questo campionato insegna che le squadre che stanno bene insieme vanno oltre a una mera somma di valori. Forse, tolte le prime due, le altre sono molto vicine e le dinamiche umane fanno la differenza. Non sai mai le dinamiche umane finché non conosci i giocatori, ma avere un certo tipo di personalità sarà una discriminante per fare, il prossimo anno, un certo tipo di stagione”.
Aprire un ciclo
“Tutti noi ci misuriamo in base a quello che vinciamo. Qua a Sassari si è vinto tanto. Cicli? Non ne ho idea, ma vorrebbe dire avere risultati. Il mio focus sarà sempre quello di lavorare settimana per settimana, partita dopo partita”.
La Redazione
