Secondo stop in campionato consecutivo per la Dinamo Sassari: coach Gianmarco Pozzecco ha parlato ai microfoni di Dinamo TV per commentare la partita.
“Faccio di nuovo i complimenti a Brindisi, stanno giocando molto bene e si è visto. Complimenti anche agli arbitri che hanno gestito una gara non facile. Sono convinto che abbiamo una parte del nostro gioco da migliorare in una maniera esponenziale. Abbiamo subito tanto a rimbalzo, cosa che negli scorsi due anni non avveniva: abbiamo concesso 18 rimbalzi che hanno fatto guadagnare fiducia e dare 21 punti su seconde occasioni. Questo non possiamo assolutamente concederlo. Brindisi ha strameritato, i rimbalzi sono stati determinanti: abbiamo costruito la squadra in modo che i rimbalzi possano essere una nostra forza e non solo per quanto riguarda i lunghi. Siamo un po’ incostanti, la giustificazione di tutto ciò è che abbiamo iniziato presto e abbiamo cambiato identità in vari momenti. Oggi eravamo quasi al completo, anche se Kruslin arrivava da 15 giorni a casa e ho preferito andare con gli altri perché sapevo che ci sarebbero volute grandi energie: dobbiamo ritrovare quell’identità che avevamo anche con le rotazioni più corte”.
“Bendzius e Tillman? Benji sta giocando una pallacanestro di alto livello ed era logico affidarsi a lui. Justin era gravato di quattro falli e oggi non è stato così determinante in altre occasioni. Kaspar avrebbe potuto sostituirli, ma veniva da 15 giorni di riposo. Dobbiamo inserire dei giocatori che hanno già giocato con noi, ma nello stesso tempo abbiamo cambiato dei minutaggi e dei ruoli nei mesi scorsi. Adesso certi giocatori in campo si trovano un po’ in difficoltà per questi motivi. Pensavo con l’inserimento di Justin di non soffrire a rimbalzo invece è successo e non deve ripetersi. Ad oggi la cosa che dispiace di più soprattutto per i ragazzi è il fatto che ci siano poche gerarchie, diventa complicato per loro. Sfrutteremo la pausa anche per essere più forti sotto. Miro BIlan ha fatto una partita pazzesca, dobbiamo essere un po’ più consistenti sotto canestro. Ora siamo al completo e abbiamo necessità di trovare quella chimica che ancora ci manca, giocare con Jack non è la stessa cosa che giocare con Kruslin per esempio: ci sono delle logiche di squadra che abbiamo stravolto e siamo altalenanti per questo”.
La Redazione