Ritorno al Pala Serradimigni per Gianmarco Pozzecco dopo l’influenza che l’ha tenuto lontano dalla panchina nella sfida contro Varese: il tecnico ha commentato così ai microfoni di Dinamo TV la prossima gara di Champions League contro Tenerife.
Sugli avversari: “Tenerife è una squadra che a me fa impazzire. Ha una conformazione quasi esclusivamente europea, ha un mix di giocatori esperti e giovani, è la classica squadra spagnola. Fino a sabato era imbattuta, ha perso a Barcellona dopo un record di 6-0 ma secondo me al momento è una delle squadre che gioca meglio a pallacanestro in Europa, tra le più belle che finora ho visto quest’anno insieme allo Zalgiris Kaunas e qualche altra squadra. Tendenzialmente dico che è la favorita alla vittoria finale di questo torneo; lo dico perché voglio mettere pressione al coach avversario, ma perché sono davvero entusiasta di quello che fanno”.
Sulla situazione sanitaria commenta: “Come ha già detto il presidente Sardara, in questo momento bisogna avere la forza d’animo di mettere davanti a tutto il rispetto degli altri e la volontà di non contagiare chi ci sta intorno. Noi in questo momento dobbiamo essere capaci di accettare le assenze, sono estremamente orgoglioso di quello che ho visto domenica, ho goduto nel vedere la mia squadra giocare bene e ascoltare in modo rigoroso e disciplinato le indicazioni che venivano date dal mio staff, per me questo ha un valore enorme”.
Così Pozzecco sul sopperire alle assenze: “Parlando con Federico Pasquini dicevamo che dobbiamo essere focalizzati su noi stessi. E’ necessario capire che in campo bisogna aggiungere piccoli dettagli con grande continuità, Jack Devecchi domenica lo ha fatto benissimo. Se lavoriamo tutti in tal senso allora possiamo competere con chiunque e questo è il nostro obiettivo”.
Sulla polemica della lettera del basket europeo: “Pur non essendo un manager condivido il fatto che sia necessario prendere delle decisioni insieme, condividere le cose per un bene comune. In questo campionato ci sono delle diversità tra i vari club ed è complicato prendere una soluzione che gratifica tutti, ma penso non sia impossibile. Discuterne anticipatamente penso sia necessario per cercare di prendere un’unica direzione”.