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Dinamo, Restivo: “Ripartire è stato difficile, ora serve continuità”

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Antivigilia della sfida alla Scotti USE Empoli per Antonello Restivo che ha presentato ai canali ufficiali della Dinamo, la prossima partita di campionato delle sassaresi.

Il coach biancoblù è partito analizzando la sconfitta di Cinzia Arioli e compagne contro Costa Masnaga: “Sicuramente certe sconfitte ti lasciano qualcosa dentro, oltre alla rabbia anche un malessere che non ti fa dormire. Resta della frustrazione, ma l’unica cosa da fare in questo caso è buttarla in campo: ne abbiamo parlato in riunione al primo allenamento e le ragazze lo hanno capito, ho visto nei loro sguardi la voglia di resettare e lavorare. Sappiamo che l’unica strada è lavorare, riprendere a fare le nostre cose e ritrovare quella condizione fisica e mentale che avevamo raggiunto e dobbiamo ottenere. Arriviamo da una settimana di allenamenti super; se devo ripercorrere quello che abbiamo vissuto finora penso alla prima di campionato, avevamo fatto solo tre giorni al completo dall’arrivo di Kennedy Burke, poi abbiamo affrontato due trasferte vicinissime cui è seguita una buona settimana che si è tradotta in buona partita con la Virtus. Quindi abbiamo affrontato Geas e ci siamo fermati. Ripartire è stato difficile, soprattutto riprendere condizione e attitudine. Abbiamo bisogno di continuità: dobbiamo essere bravi a tenerla a mente per non ripeterci e l’imperativo, anche quando facciamo fatica, è buttare in campo tutte le energie -anche se poche- cercando un modo di canalizzarle. Costa Masnaga è una squadra giovane, che usa tanto le rotazioni e mette molto le mani addosso; con squadre così devi avere quel qualcosa in più o cercare di addormentare la partita. Ma di base devi fare canestro, fare cose diverse in attacco. Rivedendola i primi 5 minuti non siamo andati così male, abbiamo anche difeso, attaccato bene e preso tanti tiri: ma se non trovi le energie giuste perché sbagli tre contropiedi o butti tre alto-basso per dare la palla in postbasso e la lanci in tribuna ovviamente in difesa fai due passi indietro, cosa che non deve succedere. Dobbiamo continuare a giocare, a creare il nostro gioco anche se non abbiamo i nostri terminali – e sabato ci sono mancate ad esempio Arioli e Calhoun- e trasformare quella situazione per trovare un’altra soluzione per cercare di rimanere in partita. Abbiamo patito sotto l’aspetto mentale ma anche fisico”.

Restivo ha analizzato così le avversarie: “Empoli è una squadra costruita bene che può puntare ai playoff, con tante giocatrici pericolose sul perimetro, in uno contro uno, ha gioco in postbasso e può contare su un numero quattro come Premasunac che ha tantissima energia e dà grande presenza alla squadra, attenta a rimbalzo offensivo e in attacco, che mette tanta pressione sui cambi e in difesa. È una squadra completa che gioca bene; noi stiamo crescendo e secondo me Kennedy non è ancora al massimo del suo potenziale. I suoi 23 anni pesano forse nell’adattamento nel ruolo diverso rispetto alla Wnba. Deve capire quanto sia importante la sua fisicità in questo campionato, ma sono sicuro che una volta limati questi aspetti e preso maggiore confidenza con il suo ruolo sarà una delle migliori straniere del campionato. Ha dei numeri importanti e deve capire anche il suo ruolo all’interno della nostra squadra, non è facile, lei sta crescendo bisogna avere pazienza: alla sua crescita deve corrispondere anche quella di tutte le altre. Dobbiamo cercare di farci dare qualcosa in più da tutte. Cosa servirà? Principalmente l’intensità difensiva, perché se parti soft e dai dei minuti dove non giochi difensivamente gli avversari possono piazzare un break importante perché azzannano subito  la partita, attaccano il ferro e in transizione e puniscono con tiro da tre punti. Dobbiamo fare una partita di grande attenzione difensiva, e bisogna togliergli i punti creati con Ravelli in transizione. Ovviamente qualcosa la dovremo concedere e qualcosa prenderanno ma sarà importante la concentrazione e la voglia per disputare quaranta minuti di grande attenzione e capacità difensiva. Sarà fondamentale avere qualcosa da tutte”.

La Redazione

 

 
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