Intervistato dai colleghi di El Espectator Deportes, testata sportiva dell’Uruguay, l’ex giocatore del Cagliari attualmente in forze all’Al-Qadisiah Nahitan Nandez ha parlato non solo della sua esperienza nella Saudi Pro League ma anche di quando il presidente dei rossoblù Tommaso Giulini gli ha fatto visita. Di seguito vi riportiamo un estratto delle sue parole
Sulla sua esperienza nella Saudi Pro League
“Io vivo giorno per giorno. Mi sento bene qua, sono contento della mia esperienza qua. All’inizio pensavo di pentirmi della decisione di venire a giocare qui nella Saudi Pro League, però con certezza ti dico di no. Abbiamo un gruppo divino e il gruppo ha voglia di fare qualcosa di importante. Poi non so se rimarrò qua per tre anni oppure se al termine della stagione me ne andrò. L’unica cosa che posso dire e che mi sento contento e in forma. Bisogna sempre pensare alla famiglia, qua siamo felici. La nostra carriera è corta e bisogna sfruttarla al massimo, però allo stesso tempo a me piace competere. Qua, con la nazionale o in Italia, indipendentemente dal posto. La durata del mio contratto? All’inizio erano 5 anni, però poi abbiamo firmato per 3 anni con opzione di rinnovo”.
Sulla visita di Tommaso Giulini
“Qua il calcio non ha tanto seguito mediatico, lo sappiamo tutti. Però sta crescendo tantissimo considerati i prossimi mondiali. Stanno rivoluzionando tantissimo, sono convinto che nei prossimi anni crescerà tanto anche sotto questo aspetto. È venuto qua a trovarmi anche il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, con cui ho un ottimo rapporto, quando abbiamo giocato contro l’ex squadra di Neymar (lo scorso 27 gennaio, in concomitanza con le ultime giornate di mercato). Fu una grande partita con tantissimi giocatori di livello, come Milinkovic-Savic e altri. Dopo la partita ci siamo visti e mi disse che non si aspettava di vedere questo tipo di calcio, con così tanta intensità. Gli dissi di che anche io la pensavo come lui però poi la verità è stata differente”.
Su un possibile ritorno al Penarol
“Nonostante ho 29 anni mi piacerebbe sempre tornare al Penarol e ci penso sempre. Però nel caso in cui dovessi ritornare devo essere utile per la causa. Grazie a Dio ho un fisico privilegiato che mi ha permesso di giocare sempre al limite, sentirmi bene fisicamente mi aiuta ad affrontare tutto al meglio psicologicamente”.
La Redazione