Uno dei giocatori ceduti dal Cagliari nel mercato di gennaio è stato Mateusz Wieteska, partito in direzione PAOK Salonicco in prestito oneroso con il diritto di riscatto in favore del club greco fissato a 2,5 milioni di euro. L’ex difensore rossoblù ha parlato ai microfoni del portale polacco Kanal Sportowy all’interno della trasmissione “Polacy za granica”, con alcuni passaggi che hanno riguardato il suo recente passato in Sardegna e la possibile cessione nella scorsa estate.
Il trasferimento a Salonicco
“Il PAOK è stato diretto, mi hanno voluto e io ho visto l’opportunità di raccogliere minuti in questa seconda parte di stagione. Sono orgoglioso della scelta, è stata ponderata. Mi volevano anche nella precedente finestra di mercato, ma l’affare non si è potuto perfezionare. Ho deciso di accettare questa soluzione perché voglio giocare così da mettere in difficoltà il commissario tecnico della nazionale quando dovrà scegliere la squadra”.
Esperienza in Italia
“Ho cominciato giocando la partita in Coppa Italia (contro la Carrarese, ndr), poi nella gara contro la Roma. A quel punto sono stato informato che avrei dovuto cercare un nuovo club in prestito perché non avrei giocato. Avevo 8-10 giorni prima che il mercato chiudesse e ci sono state diverse opzioni in quel momento. Una con l’Udinese, ma non si è finalizzata perché è saltato lo scambio con un altro giocatore (il portiere Silvestri, ndr). Ero arrabbiato perché non sono riuscito ad andarmene. Sono stato sei mesi in panchina”.
La Redazione